~Facciamolo

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È passato un bel po' di tempo dalla mia "litigata" con Al.

<Andiamo! Davvero non avete fatto ancora niente?! Tesoro vorrei avere la tua forza d'animo> ridacchiai nervosa, io, Angel e Vaggie eravamo seduti nel divanetto della Hole, mentre Al e Charlie parlavano di cose amministrative riguardanti l'hotel. <Lasciala stare, magari non si sente pronta!> Vaggie mi poggiò una mano sulla spalla e mi sorrise, <Grazie Vaggie, ma io sono pronta, solo che Al ha diciamo il timore di poter fare qualcosa di sbagliato, a detta sua> i due mi guardarono sbalorditi, Angel mi prese per il viso schiacciandomi le guance <Tesoro, tu sei una vera seduttrice in fondo, io lo so. TIRA FUORI QUEL MAGNIFICO LATO DI TE!> mi lasciò la faccia e si alzò, andando a prendere nel frigo un ghiacciolo dalla forma... piuttosto ambigua. <Vaggie tu e Charlie dopo quanto avete avuto.. rapporti?> lei ci pensò per qualche secondo, poi mi rispose <Diciamo che ci abbiamo metto davvero poco, ma io e lei eravamo migliori amiche prima> mi appoggiai al manico del divano e gonfiai le guance lamentandomi <Angel che devo fare?> il ragno mi guardò ridacchiando in modo perverso <prendi l'iniziativa, non è ovvio? Un uomo non può dire no agli stimoli> tiro un sospiro, io? Fare la prima mossa? E poi chi mi assicura che Al non rifiuterebbe?! <Di che parlate?> Finalmente Charlie ed Al avevano finito di parlare, Angel mi guardò facendo un sorrisino <Oh niente di che, parliamo della voglia di Y/n di sc-> tappai la bocca al ragno con la mano <d-di... scovare Perla, non la vedo da stamattina> risi nervosa, non mi veniva nient'altro da dire, <Ma come.. probabilmente sarà in camera a dormire nell'armadio> Al alzo un sopracciglio, come se avesse capito, lasciai andare Angel e mi alzai dal divano <giusto, non ci avevo pensato, vado a controllare>, corsi su per le scale senza accorgermi che, dietro di me, mi stava seguendo Vaggie, mi accorsi di lei solo una volta arrivata al piano delle nostre camere, <Sai vero che lasciare Angel e Alastor nello stesso posto non è stata una mossa astuta?> mi misi le mani nei capelli quasi strappandoli <Tranquilla, c'è anche Charlie, che cosa può succedere> sospirai pensando ai passi indietro che avevamo fatto con Al da quella litigata, ogni cosa era una paura per lui, come se fossi fatta di porcellana.

Aprii la porta della stanza dove stavamo io ed Al, sapevo esattamente che fosse lì, ma ormai ero lì, perché non coccolarla un po'. Aprii l'armadio, dove dormiva sempre ormai, sopra la mia felpa pesante, la presi in braccio e mi sedetti sul letto, appoggiandola sulle mia gambe, accanto a noi si sedette Vaggie che iniziò ad accarezzarla <Ha paura di abbracciarmi> sospirai ancora guardando la micina che faceva le fusa <Ha paura di fare qualcosa di sbagliato, così non lo fa e basta, non mi tocca, non mi parla neanche più delle cose che fa quando non è nell'hotel> sentivo il suo sguardo addosso, preoccupato, era dispiaciuta per me, <Vedrai che riuscirai a riaverlo> mi abbracciò forte per tranquillizzarmi, io le sorrisi <grazie Vaggie, sei sempre di tanto aiuto>.

Giocammo un po' con Perla prima di scendere al piano terra dagli altri, mentre scendevamo, ad un certo punto, sentimmo un urlo, era palesemente Angel, infatti, non appena arrivate giù lo vidi correre dietro di me, per nascondersi. <Non volevo farlo!> davanti a me si mise Al, infuriato, <Oh, fermi fermi, che succede?> poggiai le mani sul petto di al per fermarlo, ma la sua giacca era appiccicosa, e come quella anche la camicia, <non l'ho fatto a posta, mi è caduto> Angel si affacciò poco per guardare il demone della radio, che stava probabilmente tenendo il suo istinto omicida dentro di se, ridacchiai capendo ciò che era successo, sbirciai dietro Al, e avevo effettivamente ragione, il ghiacciolo all'amarena di Angel era a terra, probabilmente gli sarà caduto addosso ad Al. <Dai, andiamo in camera, ti levi questi vestiti ed io li metto a lavare> sbuffò con fare offeso e si incamminò su per le scale volteggiando il suo microfono. <eheh, dai, vai, provocalo per bene> guardai Angel che mi stuzzicava col dito sulla spalla, allora lo aveva fatto a posta... idiota, sarebbe stato capace di ucciderlo e mangiarselo. Mi incamminai, di nuovo, su per le scale, iniziavo ad odiarle, Charlie dovrebbe fare un'ascensore.

Come ti vedo io~ {Alastor x reader}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora