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24 Dicembre 2008

-Buon compleanno Lou!- lo abbracciò e bacio sulla guancia Harry.
Louis si sentiva così bene fra quelle braccia.
-Grazie! E buona vigilia a te Harold! Che mi hai portato?- chiese vedendo che il riccio stesse tenendo in mano un regalo di medie dimensioni, con una carta verde a pois bianchi.
-Il tuo regalo!- rispose sorridente il riccio.

Harry aveva una luce particolare quella sera. I ricci si erano fatti più lunghi di qualche centimetro nell'ultimo periodo, ed erano incredibilmente belli. E morbidi. Soprattutto morbidi. Una leggera barbetta cresceva sulle sue guance e gli occhi verdi erano più belli che mai. Per non parlare delle fossette adorabili e di quelle labbra rosse e piene che aveva.

Gli occhi sembravano brillargli. Forse erano le luci dell'albero alle spalle di Louis a renderlo così bello e angelico. O forse era quel sorriso stupendo che aveva sulle labbra. O forse era il Natale. Louis non lo sapeva proprio.

Sapeva solo che fosse cotto di lui. Era innamorato più che mai, non riusciva nemmeno ad esprimerlo a parole per dire quanto lo fosse.

-Lo apro subito?- chiese.
Harry annuì.
Louis ci mise un po' a scartarlo, Harry era bravissimo nel fare pacchetti, ma poi vi riuscì ed una magnifica felpa rossa con la marca scritta sul davanti si srotolò davanti a lui.
-Ma Haz..- rimase senza parole.
-La felpa che volevi da mesi. Esatto!- concluse per lui Harry, felice come una pasqua per il suo regalo.
-Ma costa tantissimo. Più di trecento dollari. Come.. come hai..
-Non importa come ho fatto ad avere tutti quei soldi. Mettila e goditela!
Louis era commosso.
Di slancio si buttò sul suo migliore amico e lo abbracciò al settimo cielo.
-Louis così mi uccidi!- lo prese in giro Harry.
Era sicuro di non fargli male affatto ma Harry doveva sempre scherzare, o non era contento.
Louis gli baciò più volte la guancia, felice.
-Ma io ti adoro!- disse infilandosela subito. -Beh, come mi sta?- chiese allargando le braccia.
-Fammi vedere.- disse Harry indicando la sala.
Louis ridendo sfilò per lui, poi Harry gli fece fare anche una piroetta.
Quando lo tirò a sé per un abbraccio, disse: -Perfetto.- poi gli lasciò un'altro bacio sulla guancia.
-Ragazzi?- li chiamò Lottie.
I due si girarono.
Lei e Zayn li stavano guardando.
-Mamma ha chiamato per la cena. Venite.- disse Lottie.
Zayn li aspettò e salutò Harry. Poi il riccio proseguì verso i genitori di Louis mentre il liscio e Zayn, dietro, si guardarono.
-Alle volte mi fate salire il vomito per quanto siete smielati. Ma mettetevi insieme e basta, no?- chiese retoricamente Zayn.
-Siamo amici Zayn..- sussurrò Louis.
-Si, certo. Come io sono amico con Mike.
Louis quasi rise.

Zayn aveva un nuovo.. amico, diciamo così.
Mike.
Più che amici, i due si davano molto da fare insieme.

-Per te è diverso.
-Ah si?
-Si. Mike non ti ha mai visto come un amico.
-Perchè tu hai mai visto Harry come un amico?
-Io no. Ma lui si. Quindi caso chiuso.
Zayn alzò di nuovo gli occhi al cielo.
Negli ultimi tempi lo faceva spesso ormai.

Si avvicinarono alla tavola, già imbandita di tutto punto.
Suo padre stava parlando con Harry del più e del meno mentre le bambine aiutavano Johannah ad apparecchiare la tavola.
Lui e Zayn erano stati esonerati dal farlo perché era il compleanno di Louis e perché Zayn doveva tenergli compagnia mentre loro si occupavano di tutto.

Di certo il suo amico non si era rammaricato di non poterle aiutare. Anzi!

Louis si tolse la felpa di Harry, avendo già sotto il suo maglione, e lo poggiò sulla spalliera del divano.
-Jim e Erica? Sai niente?- chiese Louis seduto sul divano insieme al suo amico.

Tutta la casa era piena di addobbi natalizi di ogni tipologia e persino Louis era stato "addobbato" con un maglione rosso pieno di ricami fatti ad albero di natale.
-Si, qualcosa.- rispose Zayn, il quale era stato obbligato da sua madre ad indossare un maglione verde con le palline di Natale appese che suonavano appena lui si muoveva. Louis non lo vedeva così nervoso da quando la professoressa Morrison aveva sbagliato il suo cognome in classe davanti a tutti. Per un anno intero era stato Malika.
-So solo che Jim è andato da lei la scorsa settimana. Hanno parlato ancora.
-Come ancora?
-Si. Ancora. E Susan sta a pezzi.
-Immagino. L'ultima volta che hanno parlato quei due si sono ritrovati a letto insieme.
Zayn annuì.
-Perciò. Susan non si fida più di lui.
Louis scosse la testa, sospirando.
-E Gemma?- chiese Zayn all'altro.
-Non si sa molto. Non si parlano lei e Susan da quando successe tutto con Erica e Jim e lei prese le parti di lui invece che di Milo. Hanno litigato seriamente appena siamo tornati dalle vacanze. Ricordi?
Zayn annuì.
-Da allora.. non si parlano.
-Dicono che Susan voglia provare a riparlarle.
-Non penso servi a molto.
-Non serve a molto cosa?- chiese Harry alle loro spalle.
Louis saltò sul posto.
-Susan vuole parlare con Gemma.- rispose Zayn mentre Harry si sedeva accanto a Louis.
L'espressione basita di Harry diceva tutto.
-È pazza! Gemma non vuole sentire nemmeno il suo nome pronunciato. Figurati se le riparla!
Zayn alzò le spalle.
-Cosi si dice.
-Chi lo dice?
-Mia.
-Perchè lei ancora parla con Susan?
Zayn annuì.
-Che coraggio. La stimo. Io non ci riuscirei dopo il modo in cui le ha trattate.
-Mia è buona.- la difese Louis.
-Lo so.- continuò Harry -Comunque i tuoi hanno detto che è pronto. Andiamo!
E così i tre si unirono al pranzo.

Come due bambiniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora