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Quando la mattina mi sveglio, Tabitha ha un messaggio per me: i miei genitori sono fuori in barca con i Cameron, e io tiro un sospiro di sollievo.
La mattina passa piuttosto lentamente visto che non ho nulla da fare, ma non appena arrivano le 12:35 corro a prepararmi.
Indosso un vestitino bianco abbastanza corto abbinato alle all star nere, mi metto un po' di mascara e torno di sotto ad aspettare l'arrivo di Rafe.
"Come sei bella" mi dice Tabitha dopo aver ripulito il soggiorno. "Oggi mi abbandoni per pranzo?"
"Temo di sì, ma sarò tutta tua per cena."
Annuisce e va in cucina per prepararsi uno spuntino.
Quando suona il campanello mi sistemo un poco e prendo la borsetta con i soldi.
"Ehi" mi saluta Rafe sorridente.
"Ciao."
"Posso portarti fuori a pranzo?"
"Dal momento che l'ora è quella e io sono affamata, non vedo come potrei rifiutare."
Usciamo di casa e noto la sua bellissima moto parcheggiata li difronte.
"Non ti fidi?" mi chiede, notando la mia espressione.
"Dovrei?"
Mi sorride e mi porge il casco per poi stringerlo in modo che mi protegga al meglio.
Quando mette in moto rimbalzo in avanti e, per non precipitare, poso involontariamente tutto il mio peso sulla sua schiena.
"Cerca di resistermi" dice ridendo e io scuoto la testa mentre cerco di raddrizzarmi.
Arriviamo in un locale molto elegante, all'esterno è fatto in mattoncini bianchi con una grande scritta nera: Verpot.
"Ci venivamo sempre da piccoli qui, ricordi?" mi domanda aprendo la porta.
Annuisco e lo seguo dentro, un cameriere più o meno della nostra età ci accompagna al tavolo mentre un altro ci porta i menù.
"Come mai mi hai invitata?" vado dritta al punto.
Rafe sembra essere stupito dalla domanda. "Non posso voler passare un po' di tempo con un'amica?"
Scuoto la testa. "Sai bene cosa intendo, sono più di quattro anni che non ci sentiamo e non dico che sia colpa tua, ma all'improvviso sei interessato ad uscire con me... Qualcosa non mi torna."
Chiude il menù sbattendolo con forza e io sobbalzo.
"Non sempre c'è un secondo fine, Eden. Non voglio che tu ti innamori di me e non voglio necessariamente che torniamo a frequentarci" dice troppo ad alta voce, facendo girare una coppia seduta lì vicino. "Voglio solo parlare con qualcuno che abbia un minimo di intelligenza e che non sia della mia famiglia."
"I tuo amici Topper e Kelce, non erano disponibili?"
"Se non avevi voglia di venire potevi rifiutare."
Chiudo anch'io il mio menù rilegato in pelle bianca e lo guardo meglio. Nella sua espressione c'è nostalgia e forse, ora, anche un po' di rabbia.
"Esatto, se non avessi voluto non avrei accettato, quindi significa che mi faceva piacere." Sembra tornare un po' più tranquillo.
Facciamo un segno al cameriere di prima, che mi scruta anche troppo a lungo, e ordiniamo due filetti e una coca-cola per me e una birra per lui.
"Volevo parlarti di una cosa" mi dice abbassando il tono della voce.
"Certo."
"So di un relitto che è affondato qui ormai tempo fa, la storia è davvero interessante e ti sorprenderesti nello scoprire la quantità dell'ora che contiene."
Mi irrigidisco sulla sedia, non starà mica parlando della Royal Merchant?
"Ah davvero?" cerco di fingere un'incredulità.
"Ah-ah" dice annuendo. "Io e mio padre la stiamo cercando, e ci terremo tutto ovviamente. Ecco stavo pensando che magari vorresti aiutarci..."
"I miei genitori? Sono coinvolti?"
Rafe tira un sospiro. "Sì, per quello escono sempre insieme, stanno perlustrando la zona marina ora."
Veniamo interrotti dal cameriere che ci serve tutto su due piatti molto chic.
"Capisco..." Appena mi libero del Cameron aggressivo dovrò raccontare tutto ai miei amici, penso. "Perché i miei non mi hanno detto nulla?"
"Perché non siamo gli unici alla ricerca della Royal Merchant."
No era ovvio visto che anche noi siamo sulle sue orme.
Mi alzo dopo aver dato due morsi al filetto. "Scusami, non mi sento molto bene, devo proprio andare" dico correndo fuori dal locale e accertandomi di non farmi trovare quando mi rincorre fuori.
Con aria spaesata Rafe torna dentro e, prima di incamminarmi, mi assicuro che si sia risieduto al tavolo per consumare il pranzo.

𝐁𝐋𝐔𝐑𝐑𝐄𝐃 𝐋𝐈𝐍𝐄𝐒 || 𝐉𝐣 𝐌𝐚𝐲𝐛𝐚𝐧𝐤Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora