chapter:5

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circuito di silverstone📍

"Tu"
"Tu"
Risposi perdendomi in quei dannati occhi, tutte e due ci stavamo scrutando per capire se era vero o meno, volevo dirgli così tanti insulti, ma allo stesso tempo non riuscivo a dire nulla, ero esterrefatta.
A rompere tutto questo scomodo ma utile silenzio fu charles:
"Ah giusto voi due non vi conoscete, allora pierre lei è bendetta che sarà il nuovo terzo pilota della tua scuderia, bendetta lui è pierre il primo pilota della tua scuderia."
"Piacere"
Disse lui con un tono privo di emozioni, freddo,antipatico se così si può dire, ma poi dissi la mia risposta che forse era il triplo peggio ma non mi importava
"Ciao"
E dopo me ne andai, ancora incredula a cosa era successo, ma mentre ero girata di schiena dovetti bloccarmi perché sentii charles dire
"Ah Pierre, noi stasera andiamo a cena fuori con bendetta per festeggiare sei dei nostri?"
"Ok, quale ristorante?"
"Quello sulla ventiquattresima"
"Parfait a plus tard"
"A plus tard"
Rispose charles e mi raggiunse, così gli dissi
"Ma sei serio, l'hai invitato?"
"Certo è un amico, poi nemmeno lo consoci, siete entrambi privi di sentimenti magari vi andate a genio"
"Fottiti"
Gli lasciai una pacca sulla spalla e me ne tornai in camera, già il cosi detto pierre io non lo conosco.

Appena arrivata in camera, con la testa ferma a quell'incontro chiamai subito lily, che mi rispose dopo uno squillo:
"Ghiacciolo"
"Stronzaaaa"
"Allora come è andata?"
Gli spiegai tutto per filo e per segno, anche se sulla cosa delle scuderie era palesemente confusa perché non capisce niente di formula uno, ma poi arrivai a dire la cosa di pierre
"....e poi ho incontrato occhi blu, è un pilota della mia scuderia, si chiama pierre, e stasera ci devo andare a cena fuori perché gli altri ovvero charles l'ha invitato per festeggiare il mio nuovo posto di lavoro."
Ci fu un attimo di silenzio, io ripresi fiato perché avevo detto tutto così velocemente che non avevo pensato a respirare, ma la mia attenzione venne attirata dal mio telefono così aggiunsi
"Oddio mi perseguita"
"Ma chi ao"
"Pierre mi ha chiesto di seguirlo su insta, io lo rifiuto"
E così feci,premetti quel tasto elimina,ma poi sentii
"ma sei cogliona? Magari vi innamorate stai vivendo questa cosa come se fossi in un film!"
"Kate a me fa schifo l'amore lo sai, non riesco a capire come una persona possa diventare dipendente dall'altra, oppure ascoltare tutte quelle cose da diabete non fa per me"
"L'amore non è solo questo"
"Per me si, e mi fa schifo, e non sentirò la predica che l'amore è qualcosa di più perché non ho voglia e devo preparami"
"Ora capisco perché a 18 anni sei ancora vergine"
"Vaffanculo Kate"
Dissi e attaccai, che urto quando parliamo di amore, per me c'è solo una tipologia di amore, ed è quello che ho per le macchine, vero e puro amore e poi stop.

Dopo qualche minuto mi comparse una notifica sul telefono era un messaggio da kathe;

Non sei incazzata vero?

No stupida

Okok poi dimmi come va la cena!

Certo

Dopo questo spensi il telefono e andai a cercare un vestito decente da mettere.

Erano passate due ore ma non trovavo niente da mettere, avevo fatto prove su prove, e mi trovavo ancora in tuta, non riuscivo proprio a capire perché questa volta era così difficile scegliere un fottuto vestito. Mentre stavo per smadonnare sentii bussare alla porta e andai ad aprire senza nemmeno chiedere chi fosse.
Ma mi ritrovai davanti Max
"Ehy"
Dissi nel modo più gentile possibile
"Sono qui solo perché me lo ha chiesto charles, ha paura quando guidi"
"Che scemo"
Dissi ridendo, ma poi mi accorsi dello sguardo serio di Max e annullai il sorriso e con tono serio stavolta dissi
"Comunque io devo ancora prepararmi che non so cosa mettere, se vuoi intanto mettiti sul letto"
"Dai ti aiuto io a scegliere"
Ci mettemmo entrambi davanti alla valigia totalmente incasinata e Max iniziò a tirare fuori qualche vestito, e li mise sul letto, vestiti che avevo già provato ma per come li aveva abbinati lui sembravano perfetti
"Vai inizia a fare le prove con tutti questi vestiti"
"Come ai vecchi tempi?"
Dissi con voce speranzosa
"Come ai vecchi tempi"
Riprese Max e potrei giurare di aver sentito il mio cuore esplodere di gioia.

Ridemmo e scherzammo tutto il tempo per le mie pessime doti da modella, Max provò ad insegnarmi a camminare stile top model, ma fallimmo miseramente, però alla fine trovammo un vestito, era bianco, ed era costituito da due fasce che mi coprivano perfettamente il seno e mi lasciavano la pancia scoperta che si riattacava ad una gonellina aderente che mi arrivava poco più su del ginocchio.
Ora mi trovavo sul letto, con le gambe sopra quelle di Max, mentre gli raccontavo tutto quello che avevo fatto negli ultimi due anni, però  venimmo interrotti  dalla suoneria del mio telefono, raccolsi  quest'ultimo da per terra, e lèssi il nome di charles sullo schermo
"Ehy monegasco dimmi"
"Ma dove siete tu e Max vi stiamo aspettando tutti!"
"Oh cazzo la cena, charles arriviamo subito"
Dissi frettolosamente e attaccai subito, guardai Max che aveva sentito tutto e ci piegammo in due dal ridere, prendemmo le chiavi dell'aston martin di Max e uscimmo di corsa dall'hotel.

"Sai mi sei mancata così tanto"
Disse Max per rompere il silenzio che si era creato nella macchina
"Anche a me tanto"
Ma non lo feci parlare che ripresi il discorso
"Max io voglio che tu sappia che io non perdonerò mai me stessa, perché ho sbagliato e di questo avrò rimpianti per sempre, ma sto cercando di andare avanti, di farmi una nuova vita, e tu in questa non puoi non esserci, non fare come ho fatto io ti prego"
"Okay non me ne andrò, ma non fare gli stessi sbagli ti prego"
"Questo mai"
Dissi e misi la mia mano sopra la sua che si trovava sul cambio, parcheggiammo proprio davanti al ristorante e potei vedere le facce di charles, lando e Daniel incazzate per l'attesa.
Scesi dall'auto e dissi:
"No vi prego non ci ammazzate, non trovavo un vestito da mettere"
"Non ho parole"
Disse lando e risi per l'ironia della situazione, io non sono quel tipo di ragazze,mentre ridevo e ascoltavo i discorsi degli altri notai pierre, che si era tenuto in disparte, portava dei semplici jeans chiari con la camicia bianca sopra, che lo rendevano dannatamente sexi, ma tanto sapevo che era solo attrazione fisica.

Entrammo poco dopo nel ristorante, ordinammo da bere, e festeggiammo per tutta la serata, a parte per Daniel che era collassato dopo il 10 bicchierino di tequila, ma per l'intera serata sentivo i suoi occhi ardere sul mio corpo, ed era una sensazione davvero strana ma ci passai sopra.

Mentre gli altri pagavano uscii velocemente dal ristorante per prendere un po' d'aria, fino a quando non sentii la mia schiena scoperta bruciare, mi voltai e trovai lui, che mi scrutava come se fossi una statua in un museo, senza pudore, e poi sentii la sua voce roca dirmi:
"Allora è bendetta"
"Cosa"
"Il tuo nome"
"Ti interessa?"
"No"
Disse con modo freddo, ma il suo colpo non mi ferì così sparai anche io
"Allora è pierre"
"Cosa"
"Il tuo nome"
"Ti interessa principessa?"
Disse con un ghigno dipinto sul volto, ma io a mia volta dissi
"No assolutamente"
E salii nella macchina mentre lo avevo lasciato di sasso fuori dal ristorante, stavolta avevo vinto io.

SPAZIO AUTRICE:
Eccomi tornata!
Allora vi sta piacendo la storia?
Ora non so se lèggerete fino a questo punto ma ci provo lo stesso, che ne dite se apro un account Instagram chiamato per ora "storie_f1" e li vi posso informare sull'andatura della storia e possiamo stringere nuove amicizie? Vi piace come idea?
Dopo questo alla prossima
Baciii💘

~my favorite mistake~ Pierre Gasly Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora