chapter:46

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barcelona, spain📍

due giorni dopo...

Se ve lo state chiedono, no, con pierre non ho più parlato del bacio, o del bacio non dato, mi sono concentrata su me stessa e su quello che volevo, ma ovviamente è stato inutile perché nemmeno io lo sapevo.

Oggi ci sarebbe stata la gara, e stavo disperatamente cercando max per il box redbull, quando mi scontrai con crhistian:
"Ehy benedetta"
"Ciao crhis"
"Come va?"
"Non mi lamento"
"Sai ti siamo osservando, e molto bene"
"Dietro questa frase c'è sottinteso qualcosa?"
"Sta a te capirlo, forse si, forse no, adesso vado, che il tuo amico max ieri si è fatto soffiare la pole, invece pierre ha fatto un ottimo lavoro"
"Si lo so, ma sta tranquillo crhis, max recupererà la gara al massimo"
Salutai crhistian e mi diressi verso il motorhome di max, che ieri si era fatto soffiare la pole da hamilton, mentre al secondo posto c'era lui e al terzo lando, mentre pierre facendo un ottimo lavoro si era andato a posizionare quarto.

Entrai nel motorhome di max, ma appena entrai non mi fece dire niente che subito disse, lasciandomi spiazzata:
"No non voglio sapere nulla che riguardi la tua vita sentimentale con pierre, ti potevi svegliare potevi baciarlo non ho tempo di sentire i tuoi rimpianti, sto cercando di salire in testa al mondiale, non di salire in testa nel capire la tua vita sentimentale"
"Volevo darti solo la buona fortuna, coglione"
E non lo feci parlare che uscii dalla stanza sbattendo violentemente la porta.

Non volevo minimamente pensare a max adesso, anzi non volevo pensare proprio a niente, volevo solo staccare la spina per un attimo, anche 5 secondi.

E mentre camminavo quasi con gli occhi socchiusi mi scontrai con una persona, così aprii gli occhi e vedendo la povera persona dissi:
"Oddio scusami Lan, non volevo"
"Tranquilla, in genere si cammina ad occhi aperti però"
"Lo so è solo che è una giornata complicata e ho bisogno di staccare un attimo"
"Beh se vuoi parlare ci sono, dove stavi andando?"
"Da zak, mi accompagni?"
"Certo"

Camminammo in mezzo al paddock con le nostre mani che spesso si sfioravano a causa del movimento così vicino delle nostre braccia, e in mezzo al silenzio che c'era tra noi due, mentre fuori si udivano le urla dei fan sfegatati, lando mi disse:
"Zak ti ha invitato al matrimonio?"
"Quale matrimonio?"
"Il suo e di sandy"
"Cosa?"
Dissi e senza lasciarlo parlare iniziai a correre verso il suo ufficio con lando dietro che mi urlava di  fermarmi.

Salii velocemente le scale del box, ed entrai nel suo ufficio senza nemmeno bussare, e senza salutarlo dissi, con lando che mi aveva raggiunto e ora si trovava dietro di me:
"Mi stai dicendo che ti sposi?"
"Non volevo che lo sapessi così te lo avrei detto"
"Da quanto è programmato?"
"Da prima che morisse il nonno"
"Non ci posso credere"
Dissi e da qui cadde un silenzio imbarazzante che nessuno era intenzionato a rompere, non potevo crederci, mi sentivo presa in giro.

Stavo per andarmene quando sentii:
"Piccola aspetta"
"No, non puoi chiamarmi piccola dopo che mi hai nascosto per tutto questo tempo questa dannata e orribile notizia"
"Dovresti pensare anche alla mia felicità non solo alla tua"
"Tranquillo papà ci ho pensato alla tua felicità, ma sei proprio sicuro che sia lei la tua felicità?"
"Si"
"Perfetto allora, se ne sei convinto tu verrò al matrimonio, ma ti avverto, se ci rimarrai male, e se capirai che non era questa la decisione giusta da prendere, io non ne vorrò sapere niente, perché sia io che il nonno te lo avevamo detto"
"Va bene"
"Quando c'è tutto questo"
"Domenica prossima, nell'hotel vicino casa mia"
"Ora è diventata tua? No vabbè non voglio saperlo, ci vediamo domenica"
E detto questo uscii dalla stanza seguita da lando, che poco dopo mi disse mentre camminavamo:
"Senti, qua vicino c'è un centro commerciale, dopo la gara vuoi che ti accompagno, e ti aiuto a scegliere un vestito? Ho gusto sappilo"
"Va bene, ma prima di venire fatti una doccia"
"Era scontato"
"Buona fortuna per la gara Land"
"Nah non mi serve"
Risi, e me ne tornai verso il box alphatauri, ancora cercando di metabolizzare il mio litigo con max e il fatto che settimana prossima mio padre e Sandy sarebbero diventati marito e fottuta moglie.

Non appena vidi max contro il muro dallo schermo, corsi verso il box redbull, sapevo che qualcuno avrebbe dovuto calmarlo, e quel qualcuno dovevo pur essere io.

Entrai nel suo motorhome con il permesso di christian, e rimasi a vederlo da dietro mentre sbatteva la testa al muro:
"Procurarti un trauma cranico non cambierà la situazione max"
"Perché sei qui?"
"Perché non voglio vedere il mio migliore amico uccidersi solo perché hamilton ora gli sta avanti di otto punti"
"Mi dispiace per prima ero agitato"
"Non fa niente, ho rotto con questa storia"
"Che ne hai deciso a proposito?"
"Se è destino e ricapiterà un momento, mi butterò e ci baceremo, sennò morirò sola con quaranta gatti"
"Non sottovalutare Norris"
"Scordatelo max"
E dopo questo andai ad abbracciarlo, e dopo 20 min di abbraccio gli dissi:
"Te ne sapevi qualcosa del matrimonio tra zak e sandy di domenica?"
"Mi è arrivata la mail prima della gara, ti faccio da accompagnatore?"
"Ti prego si"
Dissi ridendo, e continuammo ad abbracciarci fino a quando un colpo di tosse ci fece staccare:
"Mon amour che mi dici?"
"Nulla norris mi ha detto che ti accompagna a farti il vestito"
"Si charles perchè?"
"Beh pensavi di escludermi brown? Questo è sempre stato il mio compito"
"Allora vengo anche io"
Disse max aggiungendosi, così risposi:
"Va bene venite anche voi, ma prima salite in camera a farvi una doccia, ci vediamo tra un'oretta con lando nella hall dell'hotel"
"Va bene ma anche tu devi farti una doccia puzzerai del nostro sudore"
"Perché-"
Ma non potei finire la frase per risplendere a charles che i due si fiondarono ad abbracciarmi, contagiandomi con la puzza del loro sudore appiccicoso, e dopo averli mandati a fanculo più volte chiesi a charles:
"Mon amour, quanto è arrivato pierre?"
"Rimasto quarto"
E ancora tra l'abbraccio pieno di sudore dei due non potei trattenere un sorriso, per il suo successo e scalata verso la redbull.

"Comunque vi odio lo sapete?"
"Anche noi tranquilla"
Risi staccandomi finalmente dall'orribile abbraccio che avevo appena subito, ma che me lo aveva dato la mia vera... famiglia.

SPAZIO AUTRICE:
BUON SANTO STEFANO, stasera non vi metterò ansia per il prossimo capitolo, ma sono qui solo per ricordavi: "Famiglia non sono per forza i tuoi genitori, la vera famiglia sono coloro che sai che ti ameranno e supporteranno per sempre, a costo della propria vita"
XOXOXO💘

~my favorite mistake~ Pierre Gasly Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora