chapter:58

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abu dhabi📍
1 settima dopo...

Mancava una notte alle qualifiche di abu dhabi, le prove libere erano andate bene, e i miei continui giramenti di testa non avevano influito affatto nei risultati che stavo ottenendo, questo circuito lo sentivo mio, e avrei fatto di tutto per arrivare su quel podio, del resto volevo chiudere la stagione decentemente.

Adesso mi trovavo in camera con pierre, lui dormiva, ed era così bello vederlo rilassato, io invece non riuscivo a chiudere occhio, avevo dei forti crampi alla pancia, e mi rigiravo nel letto in continuazione.

Decisi di alzarmi lentamente senza svegliare pierre, e mi diressi delicatamente verso il bagno, mi sciacquai la faccia con dell'acqua fredda, ma non cambiò niente, anzi i crampi continuarono ad aumentare, così per paura decisi di svegliare pierre:
"Petite ma che ore sono?"
"Non lo so, ma ho dei forti dolori alla pancia"
"Cosa?"
Pierre si alzò su immediatamente e mi rivolse la sua più completa attenzione:
"Ho provato a dormire ma aumentano"
"Andiamo al pronto soccorso petite"
"Pierre no, ci vorranno delle ore"
"Prima vieni tu e il bambino, poi viene il resto"
Pierre non voleva farmi camminare, così mi prese a modo di sposa e mi portò fino alla sua macchina, e come un fulmine guidò fino all'ospedale più vicino, mentre continuava a stringermi la mano.

Arrivammo all'ospedale e dopo aver spiegato la situazione alla guardia medica, ci portò in una sala d'attesa nel reparto ostetricia, ora dovevamo solo aspettare che l'ostetrica si liberava per ricevermi.
Mentre aspettavo appoggiai la mia testa sulla spalla di pierre, mentre le nostre mani erano incrociate sopra il bambino.

Poco dopo sentii dei rumori provenire dal corridoio e la guardia medica che cercava di fermare l'irruzione di max, charles e lando, così mentre stavano per essere cacciati intervenni:
"Nono loro sono con me"
La guardia medica se ne andò infastidita, mentre io ai tre dissi:
"Come ci avete trovati?"
Tutti e tre guardarono pierre, così io dissi a quest'ultimo:
"Ti avevo detto di non dirgli niente!"
"E secondo te ti do retta?"
Scossi la testa e mi piegai in due per il dolore, subito charles esclamò, facendomi sedere di nuovo:
"Cherie stai bene?"
"Sisi ragazzi non vi preoccupate"
Tranquillizzai tutti, infatti poco dopo arrivò l'ostetrica per ricevermi, così tutti ci alzammo e ci dirigemmo verso di essa, ma quest'ultima vedendoci così numerosi disse:
"Possono entrare solo la mamma e il papà"
Max si fece avanti lo stesso così dissi:
"Max dai, poi vi dico tutto"
"Va bene"
Disse sbuffando e io e pierre seguimmo l'ostetrica per fare l'ecografia.

Pierre ed io stavamo nello studio ad aspettare che la dottoressa tornasse con i risultati, avevamo paura perché non avevo la più pallida idea di cosa avessi, a risolvere i miei dubbi fu proprio la dottoressa che entrò poco dopo e iniziò a dirci:
"Allora, inizierei dalle buone notizie, ovvero dall'ecografia si vede il sesso del bambino, volete saperlo?"
Io e pierre ci guardammo e poi insieme dicemmo:
"Vogliamo aspettare il parto"
Ci guardammo e ridemmo, e anche l'ostetrica rise con noi, ma poi pierre aggiunse:
"Invece dottoressa le cattive notizie?"
"Allora il bambino sta bene, pensiamo che le contrazioni siano causate dallo stress del tuo lavoro benedetta, che non è poco, il nostro consiglio è quello di rilassarti e di metterti in pausa, può rischiare un aborto spontaneo così"
Subito risposi:
"Mi dispiace ma non posso, questa sarà l'ultima gara della stagione e non posso perderla"
Pierre non disse niente, perché sapeva quanto fossi ostinata, e penso che lo capì anche la dottoressa, infatti disse:
"Allora ti posso dare delle pasticche, per mantenere la calma, ne devi prendere solo una al giorno sennò puoi fare male al bambino"
"Va bene grazie mille dottoressa"
Disse pierre, la salutammo stringendole la mano e uscimmo dalla sala, per dire il problema agli altri, anche se trovammo charles e lando che giocavano con i giochi per i bambini e max che gli faceva dei video.

poche ore dopo...

Mi trovavo nella mia monoposto, pronta per entrare al via del mio ingegnere di pista, la paura che il troppo stress avrebbe ucciso il mio bambino era enorme, ma non potevo rinunciare al mio sogno, non era una cosa egoista, ma come mi ha sempre detto max "ogni tanto per te stesso devi esistere solamente tu, altrimenti ti annulli troppo".
Dopo essermi ripetuta questa frase dentro di me più volte, appena sentii il via da parte del mio ingegnere entrai in pista, accodandomi dietro la monoposto di max, ero la seconda ad entrare, e conoscendo max che mi stava davanti, avrebbe cercato di farmi passare così avrebbe preso la mia scia.
Infatti questo successe, e a porre fine al nostro litigio fu carlos, che ci sorpassò e io potei prendere la sua scia.

Il Q1 era finito stavamo aspettando l'inizio del Q2, e sia io che pierre stavamo dentro, i dolori però erano riniziati, così prima di entrare in pista nonostante l'ingegnere mi avesse dato il via, mi massaggiai la pancia e feci respiri profondi, e non so se era possibile, ma tutto passò, e magicamente stavo meglio, così entrai in pista, pronta per dare il massimo nonostante tutto.

Le qualifiche finirono, pierre si mise settimo, e io per pochi millesimi di secondo mi misi sopra di lui in sesta posizione, max aveva fatto la pole, e ora lui e hamilton erano a punti pari, e io non vedevo l'ora di vedere il mio migliore amico alzare la coppa e portarsi a casa il titolo di campione del mondo.

Io e il francesino stavamo tornando in hotel dopo esserci congratulati con max ma venni fermata per un'intervista e anche pierre, così accettai e vidi pierre spostarsi pochi passi più giù di me, la prima domanda esattamente fu:
"Signorina brown, lei chi tifa per il mondiale?"
"Beh mi pare ovvio, tifo max, ma non per ostilità contro hamilton o perché max è il mio migliore amico, ma perché ho visto il suo impegno in questa stagione, ho visto mescolarsi le sue lacrime e il suo sudore, e questo titolo se lo merita tutto."
"Bene grazie mille, posso farle un'ultima domanda?"
Annuii, e il giornalista riprese:
"Perché durante la gara aveva sempre la mano sul ventre? è una sorta di rito per portare fortuna?"
"Nono, sono incinta"
E detto questo me ne andai raggiungendo pierre, sotto i vari richiami del giornalista, avevo sganciato la bomba e non me ne pentivo.

SPAZIO AUTRICE:
La delicatezza su questa questioni del personaggio di benedetta è proprio fine direi (forse anche la mia) se volete saperlo non sono per niente soddisfatta di questo capitolo, ma mi rifarò con il prossimo
sapete di amarmi
XOXOXO💘

~my favorite mistake~ Pierre Gasly Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora