Le origini: il popolo della foresta

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Il primo popolo nato dal prodigio dell'occhio della vita è la stirpe di Tasarau il saggio, un enorme ciclope con 4 braccia, originatosi da ciò che rimaneva delle rigogliose foreste dell'isola. Credo di poter ritenerli come i più strettamente legati al loro elemento, sia perchè le foreste stesse sono una sorta di macrorganismo (e qui rimando agli studi sull'interconnessione delle piante operata dalle ife fungine),sia perchè spesso viene citata la saggezza degli antichi alberi.

Anzitutto, un gormita della foresta è esso stesso una forma di vita "vegetale",un po' come gli Ent di Tolkien o i sylvaneth di Warammer Fantasy, traggono nutrimento dal suolo fertile (lontano da esso i loro poteri vengono meno ,basti pensare a come l'antico mimetismo di Tasarau sia meno efficace in ambienti aridi come visto nei dvd Final Evolution) e probabilmente la loro fisiologia sarà più simile a quella vegetale che animale. Non credo abbiano bisogno assimilare cibi o bevande (a parte quelli basate su piante carnivore)sebbene non è da escludersi una qualche integrazione alimentare per coloro provvisti di apparato buccale, saranno forse capaci di compiere sia fotosintesi che di respirare (come le comuni piante),probabilmente la comunicazione verbale riveste una importanza molto marginale. Infatti credo che abbiano una sorta di "telepatia", di affinità,che li consente, chi più chi meno ,di comunicare coi propri simili, che siano essi gormiti o altri vegetali (ritengo quindi una quasi totale identificazione tra questo popolo e la foresta stessa, un insieme di entità strettamente in contatto, seppur mantenendo la propria identità). Inoltre penso che presentino una enorme varietà di forme e colori (come del resto le nostre piante, ricordando che molti colori non sono compresi nello spettro visibile, ma sconfinano negli ultravioletti),forse in base anche a variazioni climatiche e stagionali, nonchè di bioma. Oltre all'illustrazione di Supplzio che riporta un ambiente desertico nel classico territorio della foresta, credo che prima del maleficio di Magor non avessero un confine territoriale netto, dovendosi occupare della buona gestione delle terre di Gorm, erano probabilmente diffusi su tutto il territorio fertile.

Verosimilmente la loro struttura sociale potrebbe essere la più armoniosa tra i vari popoli, con una totale comprensione dei cicli naturali. Nella seconda serie è citato ''Il gran consiglio", una qualche assemblea composta dai membri più anziani e forse anche da alberi più ordinari. Vi potrebbe essere una quasi totale assenza di propietà privata, almeno nei mezzi di sussistenza o produzione.

La metallurgia è ben sviluppata, ricordo il primo artwork di Florus. Una conoscenza nella produzione della carta può essere contemplata, almeno per la realizzazione degli involucri dei fuochi pirotecnici. Si può ipotizzare anche una qualche industria tessile (qui cito la bandiera mostrata alla fine del torneo della grande eclissi),il che porterebbe a chiedersi come possa inquadrarsi in un contesto dove l'abbigliamento non sembri molto importante, ma ci tornerò tra un momento.


La riproduzione avviene probabilmente tramite spore e semi, in base al tipo specifico di gormita, con una non netta patria potestà, ma piuttosto una condivisione di stampo platonico. Dimorfismo tra generi del normale tipo contemplato dalla botanica, con possibilità di ermafroditismo. Quasi sicuramente non vi è necessità di allattamento, sebbene non sia totalmente da escludersi una qualche forma di integrazione alimentare.

Infine ,due riflessioni valide anche per i popoli a seguire.

Tornando alla questione vestiario, non credo che abbiano necessità di vestiario ordinario. Le principali funzioni a qui adempie sono protezione, morale e di comunicazione. Ritengo errato sostenere che degli esseri nati dalla natura per la natura (citando il fumetto) abbiano bisogno di protezione dalle intemperie (previa casi eccezionali, come un gormita del mare che abbia la necessità di recarsi sui picchi più gelidi). Sulla pubblica decenza non vedo cosa possano avere da coprire, non essendo fisiologicamente umani,e comunque con una mentalità radicalmente diversa. Potrei considerare invece una forma di comunicazione, per fini identificativi o ritualistici, magari in ricorrenze come il Valladòin.

Discorso simile vale per le corazze. A meno di gormiti particolarmente fragili, ed in casi eccezionali, non ritengo che ce ne fosse necessità, quindi niente gormiti che mettano o tolgano corazze ed armature (ed in generale armi).

Infine ritengo che per i popoli della natura valgano le leggi dell'evoluzione naturale e adattamento , progettazione e miglioramento per i gormiti del vulcano, che li porterebbe ad essere totalmente asessuati.

GORMOLOGIA,ovvero Analisi Ragionata del mondo dei GormitiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora