capitolp 9. -sakuio

61 5 0
                                    

mi risvegliai in una cabina, era tutto buio, e stretto, na c'era una porta, anche se a malapena visibile.

cercai di aprirla con tutti gli sforzi e dopo un po'ci riuscii.

davanti a me si estendeva un corridoio, sembrava una cantina, ma più buia, e alla fine c'erano due porte.

camminai per il corridoio, e l'unica cosa che riuscivo a sentire erano il rimbombo dele goccie d'acqua che cadevano dal nulla, bagnando il pavimento.

arrivai davanti ad una porta, ma non si apriva, era come se ci fosse un proprietario, ma che al momento mancava.

andando a deduzione, se l'altra era chiusa, quella a sinistra si sarebbe aperta a mio comando, non c'era una maniglia, a confornto dell'altra porta.

iniziai a spingere e tirare, ma senza successo.

caddi a terra, finendo seduta.

"DIAMINE", urlai.

ma si sentii solo il rimbombo

"PERCHÈ SONO QUI", dissi prendendo in mano l'acqua che c'era a terra lanciandola per aria.

"LIBERATEMI"

"AAAAAAAA", urlai un utlima volta.

mi buttai a terra, con ancora la porta davanti aperta.

ma mi venne un colpo d'illuminazione.

magari, la tecnica mille falchi..

me l'aveva insegnata Sasuke, potrebbe essere d'aiuto.

mi alzai con un balzo e iniziai a concentrarmi.

man mano il mio chakra si stava accumulando, e in pochi secondi, ero già pronta per usare questa tecnica

"CHIDORI" urlai.

puntai il palmo della mano verso la porta, ma si aprì, prima che vi potessi usare la tecnica contro.

ma ora, cosa me ne facevo? avevo ancora la scarica di elettrocità sul palmo della mano.

beh, da assoluta riconglionità pensai bene di usarla contro il muro.

inizió a tremare tutto appena toccai la parete.

sentii un ruggito, da dove proveniva? forse dalla porta che si era aperta?

mi tirai su e andai verso la porta, e la aprii senza dire niente e senza pensare.

davanti mi ritrovai delle sbarre.

all'inizio era tutto nero, ma poi notai degli occhi.

erano bianchi, con dei simboli neri al suo interno, sembrava uno sharingan ma, bianco.

mi avvicinai mettendo le mani sulle sbarre, e da lì vidi delle cose che sembravano nastri rosa/bianco uscire dalle sbarre.

"chi sei?", dissi

"ció che abita dentro di te"

"dove sono?"

"benvenuta"

"passiamo alle presentazioni?", chiesi

"certamente mia signora, io mi chiamo Sakuio", disse, sporgendosi in avanti, facendosi vedere "e come puoi vedere, sono una specie di tigre bianca, la tigre del kaisendaro sharingan"

"sarebbe?"

"oh vedo che non ti sei informata, il kaisendaro sharingan è un occhio speciale, potrebbe sembrarti una via di mezzo tra byakugan e uno sharingan, ma non è nessuno di questi, c'è in realtà è uno sharingan, ma non come quello degli uchiha, è uno sharingan di un altro clan, ma che ha gli stessi poteri"

"io, sarei una portatrice di questo kaisendaro sharingan?"

"si, ma non lo hai ancora evocato, se non qualche settimana fa. Sai, mi hanno sigillata nel corpo giusto che non vorrei manco cambiare padrone,
ma vorrei ringraziarti per questo, perció, io ti lasceró usarmi senza problemi, è un ringraziamento per avermi ospitata"

ringraziamento per avermi ospitata, insomma, io non ne sapevo nulla fino a ieri.

in ogni caso, mi sedetti e mi lasciai spiegare da sakuio ogni cosa, finchè non mi ricordai che ero da troppo tempo lì, e dovevo tornare da gli altri.

"come faccio a tornare dov'ero prima?"

"apri la porta, e pensa al canyon dove eri prima"

lo feci, e mi risvegliai lì.

"questo è amore"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora