_ New Orleans, anni '80
L'atmosfera di quel posto era davvero particolare: grandi tavole rappresentanti gli Dei egizi appese alle pareti, tende dorate a coprire le finestre e una radio ferma su una stazione che dava soltanto swing.
Sephtis entrò di buon umore, con al seguito Aleaqrab: "Quale vuoi fare?" chiese il non-morto, guardandosi attorno incuriosito: "Septum" rispose Sephtis, avvicinandosi alla reception: "Penso sia quello che mi si addice di più" Aleaqrab annuì, fermandosi a osservare una pergamena con un occhio di Ra dipinto al centro: "Anche quello alla lingua ti starebbe bene" Sephtis scosse la testa sorridendo: "Però avevo promesso a Fenrir di non farmi prendere la mano" il non-morto sogghignò, avvicinandosi al medico: "Secondo me te ne puoi permettere due. Abbiamo lavorato sodo, te li meriti" Sephtis ricambiò il ghigno divertito: "Sei proprio un serpente tentatore, lo sai? Avrei dovuto darti Thueban come nome" Aleaqrab fece spallucce, allontanandosi di qualche passo: "Sei comunque tu il capo, la scelta rimane tua" Sephtis sospirò, osservando i vari piercing esposti alla reception.
Una ragazza dai capelli biondi si avvicinò ai due, osservando Sephtis nel tentativo di dedurne il genere: "Come posso aiutarvi?" chiese, non appena notò lo sguardo interrogativo di Aleaqrab: "Avevo un appuntamento per un piercing" la ragazza annuì, ammaliata dalla voce femminile di Sephtis, e li accompagnò in una stanza nel retro: lì un ragazzo, i capelli rasati su un lato, stava disegnando per passare il tempo.
"Jay, la ragazza che ha chiamato l'altro ieri è arrivata" il ragazzo alzò lo sguardo, osservando per qualche secondo Sephtis: "Certo, falla accomodare. Vado a prendere l'attrezzatura" la ragazza dai capelli biondi annuì e indicò un lettino: "Puoi sederti lì" Sephtis annuì, guardandosi attorno: "Quindi, Miss Sephtis?" sogghignò Aleaqrab, appoggiandosi al muro con le spalle: "Ne farai uno o due?" Sephtis sospirò, ricambiando poi il ghigno divertito: "Due. Non riesco a scegliere quale mi piaccia di più" il non-morto annuì: "Bella mossa. Fenrir ne sarà felicissimo" Sephtis rise tra sé e sé, guardandosi attorno.
Jay, il tatuatore, tornò nello studio con varie pinze e aghi: "È il tuo primo piercing?" chiese, sedendosi davanti a Sephtis: "Ho fatto i buchi per gli orecchini, ma sono passati veramente tanti anni" Jay annuì, avvicinandosi all'essere immortale: "E che piercing vuoi fare?" Sephtis sorrise e fece spallucce: "Pensavo ad un septum e ad uno alla lingua" Jay sorrise e indicò Aleaqrab: "Il tuo ragazzo è d'accordo?" Sephtis rise e scosse la testa: "Certo che è d'accordo, altrimenti non mi avrebbe portato qui" Aleaqrab scosse la testa, sogghignando divertito: "Certo, a parte che non sono il tuo ragazzo. Le ho fatto conoscere io questo posto: sono già venuto diverse volte" indicò il cerchio dorato che aveva al naso: "Sono amico di Robert" Ray annuì, facendo un puntino nero con un pennarello sul naso di Sephtis: "Sei Gen?" chiese, prendendo poi un ago cavo.
Aleaqrab scosse la testa: "No, Al. Abbiamo bevuto insieme un paio di volte" il tatuatore annuì, forando la pelle dell'essere immortale con precisione: "Allora sono felice di conoscerti, Al" Sephtis si lamentò appena quando Jay sistemò un semicerchio in ferro dove poco prima aveva aperto un foro.
"Non ha fatto male" disse, osservandosi allo specchio: "Te l'avevo detto" ridacchiò Aleaqrab, sistemandosi il piercing al naso: "Ora tocca alla lingua" disse Jay, disinfettando gli strumenti appena usati.
Sephtis annuì e tirò fuori la lingua: "Devi stare ferma ora" con un panno asciugò la saliva e, come per il septum, fece un puntino da entrambe le parti della lingua.
Aleaqrab si avvicinò, silenzioso, osservando l'ago cavo attraversare quel muscolo così particolare.
"Brava" mormorò Jay, facendo cenno a Sephtis di chiudere la bocca: "Per un po' non riuscirai a parlare bene, ma per ora come te lo senti?" Sephtis annuì, mugugnando un "bene" un po' confuso.
Jay sorrise e si rivolse ad Aleaqrab: "Se avete bisogno di altro venite pure da noi" il non-morto annuì e prese la mano di Sephtis: "Certo. Magari quando riuscirà a parlare potremmo organizzare qualcosa con Rob" Jay parve contento di quella risposta e accennò un saluto con la mano: "Sarebbe fantastico, sì".
Sephtis e Aleaqrab uscirono dal negozio fianco a fianco, il non-morto nel suo metro e ottantatre e l'essere immortale ancora un po' dolorante: "Ora manca solo la ramanzina di Fenrir" commentó Aleaqrab.
Sephtis rise tra sé e sé: era felice.
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Sephtis' Adventures
Fantasy(one shot) Sephtis, essere immortale dalle sembianze androgine, gira per il mondo alla ricerca di altri esseri immortali. Non è un viaggio facile, e la sua memoria fa spesso cilecca, ma di sicuro dei cadaveri che camminano sono un ottimo passatempo.