7. addio o arrivederci pt2

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ELEONORA

Osservo il via vai che si è creato questa sera in ufficio, da lontano, appoggiata allo stipite della porta. Chi anche dopo otto ore di lavoro non si ferma, come Sophia che corre per l'ufficio in cerca delle copie dell'ultimo progetto o i ragazzi del team dei Designer che litigano sulla scelta del colore del tessuto di una giacca al contrario molti posti sono già stati liberati da chi ha finito il suo lavoro o chi come Clarissa e altri 2 ragazzi che chiacchierano liberamente , quando mi volto nella loro direzione noto che la loro attenzione era già su di me mentre bisbigliano di chissà quale argomento, evito di farmi troppe domande dato che qui in ufficio i gossip non mancano mai.

ogni mattina puntualmente alle 10:00 Clarissa è pronta a far girare la rivista di gossip, girando per l'ufficio accompagnata da una tazza di caffè per cominciare la giornata, alzo gli occhi al cielo e sposto lo sguardo, ora lo scenario si concentra su Alice e Mattia, il portatile acceso davanti a loro sembra non esistere dato che i due innamorati si limitano a guardarsi e chiacchierare, sorrido guardandoli tutti quanti sapevano della cotta storica di Alice per Mattia

"se trovo chi disperde le mie cose in giro gliela faccio pagare" la voce di Amelia interrompe i miei pensieri e mi accorgo che la ragazza nervosa è di fronte a me mentre scorgo Camille in lontananza che si avvicina a noi

"sono quasi sicura che sia stato Andrea" ironizzo indicando il ragazzo ad una debita distanza da noi "lo sapevo" esclama furiosa, un'espressione minacciosa comparve sul suo viso e lancia un occhiataccia al ragazzo in lontananza, che gli incute timore "ne parliamo domani"

"vogliamo andare?" domanda Cami poggiando una mano sulla spalla di Amy che continua a fulminare il ragazzo mentre ci allontaniamo salutando gli ultimi ragazzi rimasti in ufficio

"che si fa oggi?" domanda Camille interrompendo le lamentele di Amelia non appena salimmo in auto, quando sentì la mia pelle a contatto con il sedile della macchina, avverti i muscoli delle gambe rilassarsi.

feci un sospiro profondo, finalmente questa giornata burrascosa sta finendo, e questo lo capisco nel momento in cui noto che il sole stanco, sembra si stia ritirando portando con sé la sua luce e lasciando spazio alla luna appena visibile da lontano, sorrido e d'istinto stringo il ciondolo che porto al collo

"il mio stomaco dice pizza" commenta Amy inserendo la prima marcia,

"e allora dì al tuo stomaco di regolarsi, sono tre giorni che ordiniamo la pizza" risponde con tono rimproveratorio Camille seduta accanto a me sui sedili posteriori, noto dallo specchietto retrovisore la sua espressione contrariata, e mi lascio scappare una risata divertita, in questo momento la mia migliore amica non sembra un ventenne in carriera ma sul suo viso si disegna l'espressione di una lei bambina a cui vietano di mangiare il suo piatto preferito "beh il quarto giorno sarà ancora meglio credimi Cami" risponde aggiungendo, il nomignolo che diamo alla bionda, per risultare più dolce e cercare di arrivare ad un risposta affermativa, eppure fu inutile dato che Camille le lancia un'occhiataccia di negazione che la castana alla guida riesce a decifrare come un "no"

"va bene ma io non entrerò in cucina stasera, i miei poveri piedi non reggono più"

"perché non chiamiamo Mathias quel ragazzo è la soluzione a tutti i nostri problemi" nel momento in cui sento il nome del nostro vicino di casa uscire dalla bocca della castana abbandono la vista del panorama notturno di Firenze e mi volto verso di loro "per quale motivo dobbiamo chiamarlo?" si può notare certamente la mia aria confusa e anche un filo paura nella mia voce, mi conoscono abbastanza da capire che c'è qualcosa che non va "credo che l'offerta delle lasagne di sua madre sia ancora valida"risponde tranquilla Amy, Camille mi guarda con un'espressione preoccupata.

AGAIN ?// FEDERICO CHIESADove le storie prendono vita. Scoprilo ora