"non c'è nessuno in casa?"

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Mentre cercavo di addormentarmi dopo quel brutto inconveniente con quella signora spaventosa sentii draco che incominciava ad avvicinarsi nella mia parte di letto, e infatti ne abbi la conferma quando sentii le sue mani fredde sui miei fianchi, istintivamente avrei voluto fare un movimento per allontanarlo ma in quel momento non sembrava il malfoy che era di solito, sembrava quasi timido e vulnerabile cosi decisi di lasciare tutto così com'era.... La mattina dopo mi svegliai e non vidi il biondino nel letto con me cosi ebbi la grandiosa idea di andare il camera mia. Ma spalancando la porta vidi narcissa preoccupata seduta sul mio letto, e mi catapultai affianco a lei per capire cosa le fosse successo, inutile dire che partì il solito interrogatorio che accomuna i malfoy. Le raccontai tutto quello che era successo la notte scorsa saltando certi dettagli del tipo che il suo bellissimo figlio biondo si era attaccato a me tutta la notte, e lei a sua volta mi spiegò chi era quella donna, Bellatrix Lastrange, sua sorella che aveva nominato anche draco ieri. Passai giorni monotoni al manor, che sembravano infiniti, ogni tanto aiutavo narcissa con le faccende ma lei odiava che lo facessi, mentre in altri momenti leggevo nel grande salone, avvolte in presenza di draco e ci scappavano certe occhiatine e sorrisini che io ancora adesso non riesco a spiegarmi. Ma ci fu finalmente quel giorno diverso da tutti gli altri, ovvero quando, mentre facevo il mio pisolino pomeridiano un gufo mi si schiantò contro la finestra, lasciandomi una lettera sigillata con della cera rossa e una H incisa sopra. Corsi giu per le scale correndo con il rischio di cadere, cercando narcissa, ma non la trovai, sembravano usciti tutti di casa ma sentii un rumore provenire dalla soffitta, inconsciamente decisi di andare a controllare chi ci fosse. Ero arrivata, mi bastava girare l'ultimo angolo, ma ero un po' spaventata, e non mi restava altro che prendere coraggio, cerai in tasca la mia bacchetta che ovviamente non trovai, che riuscì a sostituire con la mazza da baseball di draco che fortunatamente lascia sempre in giro. Mi feci forza e girai il famosissimo angolo, vedendo che era tutto come immaginavo, il rumore proveniva dalla soffitta deducibile dalla lunga scala che pendeva dal soffitto, cosi l'unica cosa che mi rimaneva fare era appunto salire le scale verso quella stanza polverosa. Avvicinandomi i rumori erano sempre più forti, si sentivano scatoloni che venivano spostati da una parte all'altra della stanza, salii le scale ma mi resi conto che i rumori erano alle mie spalle, non era difficile dovevo solo girarmi. Quello che vidi dopo essermi girata mi tranquillizzò, era semplicemente draco che spostava gli scatoloni immagino per cercare qualcosa. Gli parlai dicendogli affannata: dra! Ma che cosa fai qui, pensavo che ve ne foste andati tutti per fare commissioni, mi hai fatto prendere un infarto. Sorrise. E subito dopo mi rispose:cerco delle cose, ma davvero non c'è nessuno in casa?. Continuai la conversazione annuendo alla sua domanda, e lui di scatto si avvicinò a me e mi sfiorò con la sua guancia la mia testa essendo davvero molto più alto di me, e dopo essere sceso dalla scalinata stretta e malandata della soffitta mi invitò a seguirlo.

𝐢𝐥 𝐬𝐢𝐥𝐞𝐧𝐳𝐢𝐨 𝐭𝐫𝐚 𝐧𝐨𝐢Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora