Capitolo 14

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Passarono una decina di minuti da quando i ragazzi si stavano riscaldando per la partita Italia- Turchia. Si misero in fila, i Turchi iniziarono a cantare il loro inno, poi iniziammo noi, metà dello stadio si alzò in piedi, misero la mano sul cuore e iniziammo a cantare tutti insieme, ogni volta che cantavo quell'inno mi sentivo speciale e felice di essere di questo paese. 

Alle ore 21 iniziò il gioco. 52 minuti dopo Berardi lanciò la palla, un Turco cercando di prenderla la fece entrare in porta, un auto gol, tutti i ragazzi andarono incontro a Berardi, lo abbracciarono e poi continuò la partita...al minuto 65:34 Immobile fece goal. I ragazzi stavano andando alla grande! Ero molto felice per quello che stavano facendo. Non feci nemmeno in tempo a finire di esultare per quel punteggio di 2-0 che il mio nano preferito fece goal, tutti i tifosi Italiani esultarono come per ogni goal segnato. Mi rimisi a sedere perché ormai la partita era finita. 

Vincemmo noi, prima che entrassero in spogliatoio i ragazzi vennero da me e mi diedero un grande abbraccio

"Sono orgogliosa di voi piccoli uomini, però adesso lasciatemi che voi siete in 26 io una" tutti risero e anche io, prima di andare Fede si fermò da me e mi disse 

"Scusa se non ho fatto goal" vedi la sua faccia rattristire 

"Ehi amore! tranquillo, sei un grande giocatore e un grande uomo...sono sicura che tu ci porterai in finale"

"Crederò a quello che dici" con le mie dita mi avvicinai ai lati della sua bocca e gli feci fare un sorriso 

"Fede...voglio che tu sorrida. Non ti hanno messo in campo quindi fa lo stesso!" sorrise e poi gli diedi un bacio, mentre si era girato gli diedi una pacca sul culo per scherzare 

"Ehii ma sei pazza?!-disse ridendo- Questa me la pagherai!" se ne andò e io presi il mio telefono che era ancora appoggiato alla sedia e andai all'autobus. Vidi dei fan in lontananza, sapevo che mi avrebbero fatto delle domande sugli altri e io non avevo voglia. Corsi velocemente dentro l'autobus e feci chiudere la porta all'autista, io mi sedetti sui gradini che c'erano prima dei posti. 

"Grazie!" dissi 

"Oh di niente, sta bene signorina?" mi chiese 

"Si si certo...come si chiama lei?" avevo un leggero mal di pancia e non ne volevo parlare, quindi decisi di cambiare discorso 

"Mi chiamo Simone, lei è la figlia del Signor. Mancini giusto?" 

"Si sono io, ma la prego non mi piace quando qualcuno mi chiama per il cognome, mi chiami Marghe e soprattutto mi dia del tu" 

"Come vuoi tu Marghe" 

"Per fortuna che capisci molto in fretta -ridemmo tutte e due- già che quei bambocci dei giocatori ci metteranno 30 anni a prepararsi, perché non ci conosciamo meglio?" chiesi, Simone lo conoscevo da poco ma mi sembrava un ragazzo simpatico 

"Va bene, chiedi quello che vuoi!" mi disse sorridendo 

"Mhh quanti anni hai?" Marghe 

"30, tu?" Simone aveva 30 anni? Non li dimostrava!!

"Wow...non sembra. Non si chiede un'età a una donna eh, però te la dico, ho 22 anni" rise per la "battuta" che avevo fatto

"Sei sposato o hai dei figli?" chiesi 

"Si sono sposato e ho un bellissimo maschietto" mi rispose 

"E come si chiama il bimbo?" dissi con occhi dolci 

"Matteo" 

"Carinoo" stavo per chiedergli qualcosa ma qualcuno bussò alla porta, era mio padre con i ragazzi dietro che stavano aspettando di entrare 

"Scusate colpa mia, mi sono messa a fare due chiacchere" risi 

"Tranquilla Marghe, ora va a sederti che qua siamo tutti stanchi" disse il mister, feci come disse lui e andai in uno degli ultimi posti, mi piaceva stare in fondo, potevo vedere tutto. 

"Posso?" mi chiese Matte 

"Certo raggio di sole!" mi alzai per farlo sedere di fianco al finestrino, sapevo che lui amava guardare fuori durante i viaggi, anche io ma quella volta glielo acconsentì. Fede si sedette di fianco a Nico, ormai quei due lì erano inseparabili. 

Provai a parlare con qualcuno ma dormivano tutti, a quel punto presi le mie cuffiette, le attaccai al telefono e iniziai ad ascoltare la musica. Dopo un po' mi stancai allora mi alzai delicatamente e andai a sedermi vicino a Simone, gli feci compagnia, guidare per tutto quel tempo in silenzio era stressante e noioso. 

Parlammo del più e del meno fino alla villa, lo salutai e andai in camera mia. Mentre camminavo per il corridoio salutavo tutti che entravano nelle loro camere, la mia era la più in fondo e questo era un po' scomodo se eri stanco ma se volevi farti gli affari tuoi, magari con Fede, era molto utile, d'altronde eravamo isolati. 

Mi sentii arrivare una pacca fortissima sul culo, mi girai per dare uno schiaffo a quella persona e scoprii che era il mio ragazzo. 

"Vendicato, ora possiamo dormire" non feci in tempo a dire una parola che mi prese a sacco di patate e mi portò in camera, mi buttò sul letto e poi mi iniziò a baciare, sentivo che si era allungato verso qualcosa ma non ci diedi tanto peso. 

Mi iniziò a baciare il collo, mi tolse la giacca, poi il top, i pantaloni e poi si staccò dal quel bacio durato secoli. Mi aveva messo il pigiama e io ero così concentrata su di lui che non me n'ero accorta, sapevo che era stanco per farlo e se dovevamo farlo per la prima volta volevo che fosse bello carico e solo per me. Mi misi a dormire e lui si attaccò a me come una cozza, avevo leggermente caldo. 

Mise una mano sulla mia pancia e dal nulla mi chiese 

"Un giorno vuoi avere un bambino?" mi impanicai a quella domanda, non ero pronta, non li volevo 

"Un giorno si...ma non adesso. Non sono pronta" 

"Si tranquilla non c'è fretta" lo disse con tranquillità 

Mi girai verso di lui e lo guardai negli occhi. 

"Ti amo." dissi 

"Ti amo anche io" rispose, continuammo a guardarci negli occhi finché lui non sbadiglio

"Dormiamo dai...Buonanotte tato" dissi sorridendo e continuando a guardare i suoi piccoli occhi illuminati dalla luce della luna 

"Buonanotte bimba" a quelle parole mi sciolsi e ci addormentammo abbracciati. 


Scusatemi se è corto. Spero vi piaccia :) <3 

Grazie per il supporto, vi amo! 

La figlia del misterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora