10. Matrimonio

35 5 0
                                    

Il gran giorno era arrivato e Draco stava aspettando pazientemente sull'altare che sua moglie lo raggiungesse, per iniziare la cerimonia che li avrebbe resi ufficialmente marito e moglie, davanti alla legge e a Dio.

Quel pensiero aveva un non so che di comico.

Le panche della chiesa erano tutte piene e la maggior parte delle persone presenti erano state invitate dalla donna, mentre solo una decina erano amici e parenti del biondo.

Erano presenti i suoi due migliori amici - che gli stavano facendo anche da testimoni - i suoi genitori, e qualche parente che Lucius lo aveva costretto a chiamare per evitare che tutti pensassero che la loro fosse una famiglia divisa, nonostante di fatto lo fosse e tutti lo sapessero già.

Incluso Lucius stesso.

Proprio quando Draco stava per sbuffare per la lunga attesa, la sua futura sposa entrò dalla porta principale della chiesa e la melodia nuziale cominciò a propagarsi per la navata centrale.

Draco alzò leggermente le sopracciglia nel notare per la prima volta quanto fosse effettivamente bella la donna che stava per sposare: non solo fisicamente e caratterialmente, ma anche per il modo in cui risultava armoniosa e perfetta nel mondo e in tutte le sue occasioni.

Si avvicinava lentamente all'altare a braccetto con suo padre - il quale aveva benedetto quell'unione il giorno precedente, dopo aver conosciuto il giovane sposo "della sua bambina" e averlo definito "un bellissimo pupillo che porterà felicità nella vita della mia cara Astoria".

Draco lanciò uno sguardo a sua madre, che stava asciugando qualche lacrima di commozione; e a suo padre, che come al solito era impassibilmente freddo e osservava la scena come se non la toccasse minimamente.

Ma probabilmente non lo stava toccando minimamente per davvero, così Draco distolse lo sguardo e si concentrò unicamente sulla donna che era sempre più vicina a lui.

Era consapevole che non stava provando quello che gli sposi dovrebbero davvero provare, ma non si poteva definire triste.

Era davvero felice di aver trovato una donna come lei per passarci il resto della vita.

Proprio quando il prete cominciò a parlare e la donna afferrò saldamente la mano del biondo, il suo sguardo cadde malauguratamente sul viso teso di Harry, che stava guardando la scena con un distacco che fece tremare il biondo.

I loro occhi si incontrarono per un lungo secondo, poi entrambi distolsero lo sguardo e presero a concentrarsi solamente sulla cerimonia, entrambi con i cuori pensanti e stretti in morse che non avrebbero voluto sentire.

Giunse il momento del fatidico "Sì, lo voglio", che entrambi gli sposi pronunciarono senza alcun indugio, poi ci fu lo scambio delle fedi e infine il bacio tra novelli marito e moglie.

Draco non stava provando nulla, ma non in modo negativo: semplicemente era consapevole di star facendo la scelta giusta per la sua vita e quella della persona che aveva appena sposato. 

Lo sguardo scuro di Harry non si era mai spostato dalla sua schiena, neanche per un secondo, e fortunatamente nessuno oltre a loro due sembrava averlo notato.

Probabilmente il moro stava sperando con tutto sé stesso che il biondo ponesse fine a quella messinscena e scappasse insieme a lui in mezzo ai boschi, ma il biondo non aveva la minima intenzione di rovinarsi la vita, non più di quanto già non avesse fatto fino a quel momento.

Conosceva il moro da pochi mesi, e nonostante fosse quasi sicuro di essersene innamorato, non gli venne in mente neanche una volta di voltarsi verso di lui per ricambiare il suo sguardo.

La cerimonia non durò ancora a lungo e quando si concluse sembrava che gli sposi non avessero aspettato altro da quando quella giornata era iniziata: erano salvi e potevano vivere al meglio delle loro possibilità, ora.

Draco avrebbe voluto che Harry non avesse dovuto assistere a quella farsa, ma sua moglie era amica della sua, perciò non aveva motivo di rimuginarci così tanto: le loro vite erano ormai definitivamente intrecciate, se le loro rispettive mogli non avessero deciso in un futuro incerto di litigare o tagliare i rapporti.

In fondo, il biondo sperava che non succedesse: aveva preso una decisione si, ma restava comunque un essere umano. Ed era innamorato.

La giornata proseguì serenamente e il ricevimento fu un gran successo: persino Lucius sembrava quasi entusiasta di potervi partecipare,  come ospite d'onore per di più.

Durante la cerimonia gli era sembrato particolarmente freddo e il fatto che adesso sembrasse quasi emozionato forse era dovuto a diversi bicchieri di champagne che aveva bevuto fino a quel momento.

Ma Draco non lo biasimava affatto: avrebbe voluto bere anche lui per cercare di placare tutte le emozioni che stava provando al
momento - o  forse che non stava provando - ma non aveva avuto un attimo di pausa tra chiacchiere futili e presentazioni a parenti di sua moglie che molto probabilmente non avrebbe mai più rivisto.

«Draco, caro, vieni! Ti presento mio cugino!»

Astoria era completamente su di giri e tutti i suoi parenti e i suoi amici lo sembravano altrettanto: probabilmente, se Harry avesse smesso anche solo per un secondo di scrutarlo da lontano con quello strano sguardo indecifrabile, Draco sarebbe riuscito ad essere altrettanto entusiasta.

Insomma, adesso la sua vita poteva scorrere quasi del tutto tranquillamente!

Ma sapere che se fosse nato in un'altra epoca avrebbe potuto amare l'uomo, che al momento sembrava volersi sdraiare in mezzo all'autostrada per farla finita, lo faceva sentire completamente codardo.

E probabilmente lo era davvero.

«Tesoro? Forza, sta per andare via!»

«Certo, piccola»

Durante la presentazione il biondo rimase per lo più distratto, ma risultò comunque piacevole e alla mano, soddisfacendo in pieno le aspettative di quel cugino e di sua moglie, che annuiva in accordo ogni qualvolta il maggiore parlasse.

«Scusatemi, avrei bisogno di usare il bagno» e così riuscì a trovare una scusa per prendere una pausa da quella serata che si stava rivelando essere del tutto devastante per la sua sanità mentale - e fisica.

Lo scrittore aveva sonno, aveva sete, aveva fame e un mal di testa che non sembrava avere alcuna intenzione di lasciarlo stare.

Rimanere da solo in bagno per qualche attimo gli sembrava un'ottima soluzione per cercare di affrontare al meglio il restante tempo che aveva da trascorrere in quella sala.

Il semplice fatto che sarebbe tornato a casa da sposato, probabilmente con sua moglie in braccio o qualcosa di simile, gli faceva desiderare di essere altrove.

Ma allo stesso tempo, non voleva essere da nessun'altra parte: soprattutto, non in prigione o sotto terra, dove sarebbe a quel punto se non si fosse sposato con Astoria.

Era tutto perfetto.

Doveva esserlo: lo doveva a sé stesso e a tutte le persone che avevano e non avevano creduto in lui fino a quel momento.

Proprio quando Draco fece per tornare dagli altri, sentì la porta principale del bagno aprirsi e dopo pochi attimi chiudersi a chiave.

Era stato Harry a chiuderla.

Medioevo||Drarry Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora