Capitolo 3

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"Tu devi essere Vittoria" mi voltai e vidi quegli occhi, quei bellissimi occhi, annui e diventai un pò rossa perché mi imbarazzava di non averlo riconosciuto prima
"Oh, non preoccupatevi, nemmeno io vi avevo riconosciuta prima" disse lui come se mi avesse letto nel pensiero ed io sbarrai gli occhi, non sapevo che dire, che figura!
"Emh, siete cambiato molto dalla prima volta che vi ho visto" intanto stavamo continuando a camminare visto che anche lui avrebbe pranzato con me
"Anche voi, ovviamente in meglio" disse lui fermandosi davanti alla porta della sala da pranzo e baciandomi il dorso della mano; io stavo andando a fuoco, quanto era sfacciato quell'uomo!

Entrammo insieme e mia zia come tutti se ne accorse e mi guardò con una faccia che non capivo, non capivo a che stava pensando così la guardai di rimando mente mi mettevo a sedere al mio posto e lei mi riguardò con tono di sfida così io feci lo stesso, intanto c'era Francesco che guardava prima sua madre poi me e stava per scoppiare a ridere, avremmo continuato per sempre ma grazie al cielo il re ci fermò "Vittoria, ho saputo che hai conosciuto anche Maria, e te e Bash vi siete riappacificati" io volevo sotterrarmi che vuole dire "riappacificati"?!
"emh, si?"
Francesco che non si tratteneva più iniziò a ridere ed io gli diedi un calcio guardando freddamente ma comunque sorridendo per non destare sospetti, lui mimo un "ahi" con la bocca e vidi Bash nasconde una risata dietro ad un bicchiere d'acqua
"Loro riappacificarsi? Forse in un altro mondo" disse Francesco sempre ridendo, io guardai Bash tipo per chiedergli "ma di che parlano" visto che non avevo quasi nessun ricordo con lui e lui mi fece cenno di non chiedere.

Il pranzo andò bene se non fosse per il fatto che sentivo uno sguardo bruciarmi la pelle, mi girai più volte e c'era sempre lui, il re, a fissarmi ma non ci feci tanto caso
"Vittoria cara, sei crescita molto dall'ultima volta, ora sei una donna, una bellissima donna" non detti peso a quel commento e dissi un semplice grazie con un falsissimo sorriso ma lo stesso commento aveva attirato l'attenzione di Bash che aveva stretto il pugno e quella cosa fece come risvegliare Francesco che si irrigidì a sua volta
"Padre, non credo sia questo il modo di fare i complimenti a una donzella" disse il biondo coprendo perfettamente il suo fastidio
"Credo anche io" disse questa volta il castano, però nella sua voce si capiva che era alterato, così lo guardai negli occhi e lui sembrò rilassarsi, comunque nessuno disse più nulla anche se il re teneva gli occhi fissi su di me, ed il pranzo finì.
Maria, Francesco e Caterina andarono nelle loro stanze mentre Sebastian sembrava mi volesse dire qualcosa ma degli uomini lo presero in disparte per parlare, così mi avviai anche io verso la mia camera; svoltato l'angolo qualcuno mi afferrò il polso e mi fece voltare, ero terribilmente vicina alla faccia del re
"Vittoria, perché non venite a parlare con me, nelle mie camere" mi disse all'orecchio con voce roca
"Vostra Maestà, non penso sia una buona idea" dissi con voce rotta, ammetto che ero un po' spaventata, quelle parole fecero stringere la sua presa sul mio polso
"Non era un invito, sono il re, è un ordine" disse sempre vicino al mio orecchio e stringendo sempre di più la presa, avrei voluto dargli uno schiaffo è andarmene ma era il re, non potevo.

Vittoria Elisabetta de'MediciDove le storie prendono vita. Scoprilo ora