Capitolo 8

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Mi svegliai di scatto, ero tutta sudata, avevo risogniato tutto...
Visto che non riuscivo più a dormire mi alzai, una fitta di dolore pervase in tutta la fascia bassa della mia pancia, mi vestii ed era più o meno ora di cena ma decisi di non andare, così mi misi a girare per il castello.

"Lady Vittoria!"
"Lord Narcisiste!" l'uomo mi prese la mano e me la baciò provai una sensazione strana ma sapevo che Narcisse non mi avrebbe fatto niente
"Perché non siete a cena con la vostra famiglia?" chiese curioso
"Non ho fame" mentii, molto probabilmente non volevano che si sapesse in giro...
"Beh, allora vi va di fare un giro con me?"
"Con piacere" dissi io prendendo il braccio che mi aveva porso
"Tutte le volte che vado alle scuderie i miei occhi cadono sul vostro bellissimo cavallo... quando siete venuta non lo avevate portato con voi o sbaglio" ma quanto può essere curioso quest'uomo
"No infatti, mi è stato regalato la scorsa settimana"
"Da chi se posso chiedere" forse era davvero stato lui?!
"Un ammiratore segreto" dissi guardandolo, lui mi guardò confuso
"Non penserete che sia stato io?"
"Beh, io no... però diciamo che io Maria e le sue dame abbiamo visto alcune "opzioni"..."
"Ditele anche a me, potrei aiutarvi" inizialmente fui titubante ma poi decisi di raccontargli tutto a parte l'opzione re
"Sebastian potrebbe essere, non è da lui ma per voi farebbe anche questo" io lo guardai storta
"Che intendete"
"Oh, niente d'importante... per Giacomo sarebbe complicato, ma è rimasto affascinato da voi quindi potrebbe essere anche lui"
"Quindi non mi avete aiutata affatto" dissi io, aveva solo riconfermato le ipotesi
"Beh vi ho detto che non sono io"
"Devo fidarmi?" prima che potesse rispondere qualcuno ci chiamò
"Lady Vittoria, Lord Narcisse"
"Principe di Condé" lo saluta i io, ma perché è ancora qui? Si sa che era l'amante di Maria...
"Perdonatemi Vittoria ma dovrei parlare con Lord Narcisse"
feci cenno di si con la testa e andai nella mia camera.

Mi feci un bagno, uscii dalla vasca e feci in tempo a mettermi un asciugamano addosso che la porta si aprì di colpo
"Buon Dio!" quasi urlai io, erano Francesco e Sebastian
"Che state facendo?!" stavolta urlai, mi hanno fatto perdere due battiti, appena mi videro si tranquillizzarono
"Sono venuto a portarti la cena in infermeria ma non ti ho trovato" disse il biondo
"E questo vi da il permesso di fiondarvi in camera mia!" risposi risoluta
"Beh, eravamo preoccupati" rispose sempre Francesco, Bash continuava fissarmi e io ero un po' a disagio
"Bene grazie, ora uscite" dissi io ammiccando al fatto che avevo solo un asciugamano attorno al corpo
"Oh, si, certo" disse il biondo ed entrambi uscirono; mi cambiai e dormii, quella notte non avevo sognato niente...

La mattina dopo mi vestii e andai insieme a Leith a fare colazione nelle cucine
"Caterina non sarà molto contenta di questo" disse l'uomo
"Non mi va di vedere il re o Maria"
lui annui e mi accarezzo la schiena; finito di fare colazione girai per tutto il castello in cerca della regina scozzese, volevo assolutamente scusarmi

"Greer, Kenna, Lola, avete visto Maria?" le tre erano intorno al bambino di Lola, l'aveva avuto insieme a mio cugino Francesco, da quanto ne so era stato un momento di debolezza quando si pensava che Maria sposasse Sebastian; il piccolo aveva quasi un anno e si chiamava Giovanni, aveva i capelli del padre e gli occhi della madre, sorrisi nel vederlo e lui ricambiò, era bellissimo
"Penso sia nei giardini con Francesco" disse Greer riportandomi sulla Terra
"Grazie" risposi semplicemente e mi congedai.

Vidi da lontano Francesco e Maria che passeggiavano insieme, appena il biondo mi vide ci lasciò sole.

Vittoria Elisabetta de'MediciDove le storie prendono vita. Scoprilo ora