Entrai nella mia nuova camera, era enorme ed aveva una stanza da bagno altrettanto grande; congedai le due ragazze ed appena se ne andarono chiusi la porta e mi fiondai addosso al ragazzo biondo che non aveva mai smesso di sorridermi
"Leith!" urlai in preda all'euforia, lui ricambiò l'abbraccio calorosamente
"Mi aspettavo che non ti ricordassi di me" disse un po' imbarazzato
"Io non ricordarmi di te?! Come potrei!?" esclamai ancora contentissima dandogli una pacca sulla spalla. Lui era il mio migliore amico alla corte, infatti quando avevo 15 anni ho vissuto qui insieme alle mie sorelle perché in Italia degli uomini stavano andando contro la nostra casata ed era pericoloso rimane; al castello le mie giornate erano stressanti così quando volevo stare da sola andavo in un posto, che credevo sconosciuto a tutti o quasi, era un giardino vicino alle cucine, e lì incontrai Leith, così quel posto divenne il nostro punto d'incontro dove ci vedevamo ogni giorno, non potevamo stare insieme in pubblico perché lui era un cuoco e sarebbe stato sconveniente per me farmi vedere con lui anche se eravamo solo amici; ricordando ciò una domanda mi balenò in testa
"Leith ma perché sei qui? Cioè come mai mia zia mi ha fatto accompagnare da un cuoco? -dissi con aria interrogativa- Non che mi dispiaccia" aggiunsi
"Beh, non sono più un cuoco, mi hanno reclutato per diventare soldato ed avendo salvato tuo cugino, il Delfino, sono entrato nelle sue grazie ed ora sono una guardia Reale. Poi tua zia voleva qualcuno che tenesse d'occhio sua nipote e appena ho realizzato che fossi tu mi sono proposto" disse lui
"O mio Dio, Leith è fantastico!" esclamai, ero contenta di stare con qualcuno che conoscevo
"Mi devi assolutamente raccontare cosa è successo qui, ho sentito dire che per un po' Francesco non era più il Delfino e-" Leith mi blocco
"Ti racconterò tutto ma non adesso, hai fatto un lungo viaggio e devi riposare" non dissi niente, lui mi posò un bacio sulla fronte ed uscì dalla camera.
Io mi feci un bagno ed andai a dormire.La mattina dopo mi svegliai perché avevo sentito la porta della mia camera aprirsi, era una delle due ragazze di ieri, aveva dei bellissimi capelli rossi tirati su da uno chignon e i suoi occhi verdi luccicavano alla luce del sole.
"Perdonatemi lady Vittoria, non volevo svegliarvi, volevo solo controllare che stesse bene" disse lei molto imbarazzata
"Non ti preoccupare, che ore sono?" le chiesi tirandomi a sedere sul letto
"sono le 11:30 milady" disse lei in risposta, appena lo disse sbarrai gli occhi, come ho potuto perdermi la colazione, mia zia sarà furiosa, mi alzai di scatto e mi feci aiutare per vestirmi il più velocemente possibile, oggi indossavo un abito verde smeraldo, il mio colore preferito, e i miei capelli erano legati in un semplice chignon decorato da una treccia.
Uscì di corsa dalla mia stanza e mi ricomposi aggiustandomi il vestito."Vittoria!" disse qualcuno alle mie spalle, avevo riconosciuto la voce, mi voltai e corsi in contro all'uomo biondo che mi aveva chiamato
"Francesco!" lo abbracciai e lui ricambio, era uno di quegli abbracci che danno le persone quando non si vedono da tanto, rimanemmo abbracciati per qualche secondo che sembro infinito
"Sai che mia madre è arrabbiatissima perché hai saltato la colazione?" disse lui serissimo
"Davvero?!" chiesi completamente in panico
"No, stavo scherzando" disse lui ridendo, la risata contagiò anche me ma gli diedi un piccolo calcio sullo stinco che gli fece dire un "ahi""Francesco" disse una voce femminile alle mie spalle, mi voltai e c'era una donna alta con lunghi capelli corvini, io capii che era la Regina Maria Stuarda di Scozia, non che moglie di Francesco e quindi feci un mezzo inchino
"Maria, lei è mia cugina Vittoria" un sorriso si aprì sul volto della donna ed io lo ricambiai
"Molto piacere, Francesco mi ha parlato molto bene di voi" disse lei sempre sorridendo
"Il piacere è mio Vostra Maestà" dissi io in risposta
"Per favore, chiamatemi solo Maria. Perdonatemi ma vi devo portare via Francesco, questioni politiche..." mi disse lei, io annui e feci un segno di saluto a Francesco che lui ricambiò.Stavo andando da Nostradamus il veggente di mia zia, mi divertiva parlare con lui; mentre camminavo per il corridoio notai un ragazzo alto, anche lui sulla ventina che parlava con degli uomini ed incrociò il mio sguardo, mi sembrava di conoscerlo, lui rimase a fissarmi mentre gli uomini che aveva intorno continuavano a parlargli ma lui sembrava non farci caso; a riportarmi sulla terra ferma fu Leith.
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Vittoria Elisabetta de'Medici
Fiction généraleVittoria Elisabetta de'Medici viene mandata da suo padre alla corte francese per trovare marito, ma cosa succederà? La ragazza riuscirà a sposarsi e rendere felice la sua famiglia? 🥇#reign (11/01/22)