"Papà il mio nuovo professore di Pozioni desidererebbe parlarti, immediatamente."
"Che cosa è successo Jamie?!"
In quel momento Harry, suo padre lo guardò con aria interrogativa, nel mentre nella sua voce calma e tranquilla c'era un certo tono allarmato.
"No, niente, assolutamente. È solo che vorrebbe conoscere tutti i genitori dei suoi studenti e..."
A quel punto il moro, lo fissò con uno sguardo serio ed accigliato: alla fine dei conti, non poteva essere vera una cosa del genere e lo sapevano entrambi.
"Senti Jamie, se tu pensi davvero che io mi beva certe cavolate sei davvero un pazzo! Avanti, che cosa hai combinato?! Dillo subito e la chiudiamo qui!"
Il figlio maggiore del moro, dato che da Ginny, la sua ex compagna ne aveva avuti altri due, Albus Severus e Lily Luna, lo guardò per un secondo e poi alla fine, abbassando gli occhi, parlò.
"Ho preso a botte due miei compagni di classe, anche se alla fine non è stata tutta colpa mia."
"Che cosa hai fatto Jamie?!"
Dopo quelle parole Harry urlò con forza e sgranando gli occhi, lo guardò sconvolto.
James infatti non era un tipo del genere, non avrebbe mai e poi mai picchiato qualcuno!
C'era sicuramente qualcosa che non quadrava.
"Hai capito perfettamente."
A quelle tre parole Harry allora lo guardò con pura rabbia in corpo.
"Pretendo una spiegazione, ADESSO!"
A quel punto James tremò visibilmente, ma prima che il giovane diciassettenne potesse dire qualsiasi cosa, qualcuno arrivò immediatamente in 'suo aiuto'.
Ma chi poteva essere?
"Tutto bene signore/signorino Potter?" A quella domanda i due maschi Potter si voltarono immediatamente verso la direzione dalla quale proveniva la voce proprio dietro di loro. "Dobby ha sentito un forte chiasso e si chiedeva se fosse tutto a posto."
Harry quindi osservò il suo dolcissimo elfo domestico libero con un viso piuttosto cupo.
"Non direi Dobby. Qui non va niente a posto!" Rispose per poi guardare attentamente Jamie che teneva ostinatamente lo sguardo basso proprio per evitare gli occhi verdi e taglienti del moro. "Ma non ti preoccupare, davvero, adesso ci penso io e se vuoi puoi andare."
L'elfo domestico difronte a due dei protagonisti quindi gli fece allora un profondo inchino. "Con permesso." Per poi smaterializzarsi e lasciarli da soli.
In quel momento Harry quindi si voltò verso il figlio e con uno sguardo pur sempre cupo, ma un po' più calmo rispetto a qualche secondo prima, riprese a parlare.
"Allora Jamie, raccontami come è andata veramente." Potter non sapeva con precisione che cos'era che lo aveva tranquillizzato, ma gli occhioni gialli, grandi, ampi ed intensi dell'amico Dobby lo avevano rincuorato molto. "Perché hai picchiato due ragazzi?"
"Io... beh, il fatto è che da molto tempo ormai questi due ragazzi, David Corner Corvonero e Richard Finnigan, Grifondoro, hanno iniziato a deridermi perché sto con Teddy, dicendo che siamo omosessuali e che ci amiamo."
"E che è successo poi? Hai reagito?"
"Sì. Ho sbagliato papà, lo so, però non facevano altro che continuare a dirmi e soprattutto ad urlare davanti a tanti ragazzi che siamo gay e beh, è vero io lo sono, lo hai sempre saputo, come io so di te, della mamma, di tutto..." Disse con le guance in fiamme. "Ma non capisco che cosa ci sia di male!"
"Nulla, assolutamente. Ted invece che ha fatto?"
"In quel momento lui non c'era perché io ero da solo nel grande parco di Hogwarts e come al solito mi prendono in giro quando non c'è, forse sanno che io sono più debole, non so."
Dopo aver sentito quelle parole, Potter Senior sospirò e allargando le braccia, disse: "Vieni qui, dai."
E dopo quella dolcissima manifestazione di pace, Jamie non aspettò nemmeno un secondo e in un attimo allora si fiondò tra le braccia del padre che gli diede un bacio fra i capelli mossi e corvini come i suoi.
"Non ti preoccupare tesoro, adesso ci penso io, mh?" Il suo sguardo verde smeraldo era davvero rassicurante.
"E che cosa fai?" Domandò con una certa nota di curiosità, mischiata con gioia.
Suo padre infondo era il Responsabile di una ditta di ingegneri informatici e quindi poteva benissimo farsi sostituire dai suoi più stretti collaboratori, pronti a lavorare anche per lui, se necessario.
"Beh, innanzitutto prendo un permesso dal lavoro e poi vado a parlare con questo tuo nuovo professore. Sentiamo che cosa ha da dirmi." James a quel punto, annuì e Harry lo fissò. "Sicuro che mi hai detto tutto?"
"In che senso?!" Domandò con uno sguardo allarmato, non da lui.
"Beh, magari sono successe altre cose che ti hanno spinto ad un comportamento del genere."
"Oh, ehm, no papà, davvero, non ti sto nascondendo niente."
"Mh, ok! Allora vado al lavoro e vedo che cosa mi dice Ron."
Ron infatti, era il suo migliore amico e da molti anni ormai, lavorava a stretto contatto con Harry esattamente come Vice Responsabile, il suo sogno da una vita intera!
Mezz'ora più tardi, quando Potter Senior aveva parlato con tutti i suoi collaboratori circa la sua assenza e si era messo d'accordo con chi lo poteva sostituire, il moro dai capelli corti e ribelli si smaterializzò ad Hogwarts, la scuola di Magia e Stregoneria più famosa nel mondo magico e in un micro secondo venne accolto dalla preside; la professoressa Minerva McGonagall, sua ex insegnante di Trasfigurazione.
"Buongiorno, Harry! Sono felice di vederti qui!" Disse, stringendogli una mano con affetto, ricordando gli anni in cui lui stesso era un suo alunno ed era conosciuto da tutti come il "Bambino Sopravvissuto", una cosa che era attualissima anche in quel preciso momento. "Come mai sei venuto? È successo qualcosa?"
"Ciao, Minerva! Anche io sono felice, seppur non fosse per questa circostanza. Hai saputo di Jamie?"
"James? No! Che cosa ha combinato? È un ragazzo così bravo, non capisco proprio!" Rispose confusa.
Dopo quelle parole per un lungo attimo Harry pensò che Minerva fosse totalmente impazzita, ma che cosa stava accadendo realmente?
Dopo averle spiegato ogni cosa, Minerva era sempre più confusa della situazione e alla fine arrivò ad una conclusione. "Guarda Harry, sinceramente non so che cosa ti abbia detto James, l'unica cosa che posso fare è farti parlare con il suo professore."
"Va bene, ci vado subito e vedo di risolvere questa situazione. L'ufficio è sempre il solito, vero?"
"Sì. Quando hai fatto poi fammi sapere, mh?"
"Certo Minerva. A dopo!"
Non appena Harry arrivò davanti alla porta dell'ufficio del professore di James, il suo cuore si fermò ancora una volta: non solo ciò che suo figlio gli aveva raccontato pareva non essere vero, ma addirittura il docente di Potter Junior era nientemeno che Draco Malfoy, il suo peggior nemico!
E adesso che cosa sarebbe successo?
Ciao e grazie per essere qui!
Mi auguro che questa Drarry/Jeddy
sia di tuo gradimento!
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Drarry/Jeddy ~ Missione Cupido
FanfictionJames e Teddy hanno un piano ben preciso per rendere felice Harry una volta per tutte. Ma di che cosa stiamo parlando? 2021.