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jisung's pov

''dov'è finito?'' sussurrai tra me e me tenendo lo sguardo fisso sulla porta chiusa della mia classe, di minho nessuna traccia, erano ormai passati quindici minuti e lui non era ancora tornato.

scossi il capo cercando di non farmi paranoie, tentai di capire cosa stesse dicendo il prof e ricominciai a scrivere appunti ma ciò nonostante il pensiero di minho non lasciò la mia mente.

''finalmente lee'' sbottò poco dopo il prof, alzai di scatto lo sguardo dal quaderno, spostandolo sulla porta ormai aperta e minho, persi un battito guardando in che condizioni si trovasse.

''s-scusi'' sussurrò inchinandosi leggermente e andando poi a sedersi accanto a me, gli occhi bassi e la testa china, mi si spezzò il cuore.

mi avvicinai leggermente a lui toccandogli la spalla ''stai bene?'' sussurrai e lui si voltò verso di me sorridendo, un sorriso falso, lo guardai negli occhi e li vidi così rossi, come se avesse pianto.

''certo ji! stai tranquillo'' annuii fingendo di credergli e lo sentii tirare un sospiro di sollievo, chissà cos'era successo in quei quindici minuti, chissà cosa lo aveva ridotto in quello stato, chissà perchè mi stava mentendo così spudoratamente.

''non mi convinci, poi ne parliamo'' sussurrai voltandomi e spostando la mia attenzione sul prof e sulla lezione, pregando che finisse il prima possibile. sentii minho muoversi in modo agitato e sospirare, come se non volesse parlarne ma al tempo stesso sapesse che non avrebbe avuto scampo.

il resto delle lezioni passarono veramente rapidamente e prima che potessi rendermene conto stavo correndo in mensa con minho al mio fianco, il quale non faceva altro che mettermi fretta urlando quanta fame avesse.

sbuffai fermandomi di botto nel corridoio, troppo stanco per proseguire ''dai jisung! ho fame⁓'' si lamentò spingendomi e io lo spintonai in risposta infastidito.

''allora vai, io sono stanco e non ho intenzione di correre come un pazzo'' mi imbronciai incrociando le braccia e min rise forte abbracciandomi, il cuore cominciò a palpitare forte, strizzai gli occhi maledicendomi mentalmente.

''dai, non posso lasciarti dietro ma per favore sbrigati⁓'' disse sorridendo largamente e io alzai gli occhi al cielo ricominciando a camminare, lui esultò leggermente prima di affiancarmi e afferrarmi la mano iniziando a correre nuovamente.

quando entrammo finalmente in mensa, le nostre mani si erano staccate da poco e il fiato mi mancava, avevo un fiatone tale che quasi non riuscivo a parlare, i miei capelli spettinati e le guance arrossate per il caldo, la fronte imperlata di sudore.

''ma che avete fatto? avete corso una maratona?'' rise chan guardando le condizioni di me e minho, ma in particolare le mie. gli scoccai un'occhiata poco gentile e lui alzò le mani in segno di resa ridendo forte, cosa ci trovasse di divertente lo sapeva solo lui.

mi buttai di peso sul posto accanto a seungmin, il quale mi circondò immediatamente la vita con un braccio, stampandomi poi un dolce bacio sulla guancia, abbassai lo sguardo arrossendo e lui ridacchiò ''ciao sung'' mi sussurrò all'orecchio.

''h-hey minnie'' risposi mordendomi il labbro e prendendogli una mano, cominciando a giocherellarci ''come stai?'' chiesi poi alzando lo sguardo e incatenandolo al suo, lui mi sorrise dolcemente sussurrando un 'tutto bene e tu?'.

parlammo per qualche minuto, ignorando tutti gli altri, tutte le voci e persone attorno a noi scomparvero e mi sembrò quasi di essere dentro ad una bolla, mi sembrò come se all'improvviso ci fossimo solo noi.

io e seungmin.

''possiamo parlare?'' puff, la bolla venne scoppiata ''jisung? possiamo parlare?'' chiese ancora minho schioccandomi le dita davanti e io scossi il capo tornando alla realtà, spostai lo sguardo su seungmin e lui sorrise annuendo e ritirando il braccio dalla mia vita.

hurts so good [minsung]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora