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"dai minho smettila" scoppiai a ridere cercando di scappare da min e il suo dannato solletico "dai basta ti prego".

"non ti libererai facilmente di me, mi hai sentito bene?" ridacchiò lui continuando a rincorrermi e io risi ancora più forte.

"dai basta, lo sai che ti amo" sbarrai gli occhi accorgendomi troppo tardi di come quelle parole mi fossero scivolate così facilmente, pregai che non le avesse sentite nonostante sapessi fosse impossibile.

''certo che lo so, mi spiace solo che non sia corrisposto'' rise leggermente abbracciandomi da dietro come se non fosse successo niente, come se non mi avesse appena spezzato il cuore in mille pezzettini.

me lo scrollai di dosso mordendomi il labbro e chiudendo gli occhietti ormai colmi di lacrime ''s-sono stanco min, basta'' sussurrai andandomi a sdraiare sotto le coperte del mio letto, gli diedi le spalle ed ignorai le sue braccia che mi stringevano la vita.

'non c'è niente da fare, sa quello che provo per lui e non ricambia' continuavo a ripetermi, le lacrime che mi bagnavano le guance, la mano sulla bocca per impedire ai singhiozzi di farsi forti.

🍪

''ah ji, oggi non posso accompagnarti a casa, devo vederla'' sussurrò minho cercando di non farsi sentire dalla professoressa, un sorriso a illuminargli il viso, quel sorriso che faceva solo ed esclusivamente quando si trattava di lei.

''mh-mh'' annuii continuando a tenere lo sguardo fisso sulla lavagna ''buona fortuna'' mi voltai dall'altro lato inspirando profondamente sperando che quel peso al petto scomparisse il prima possibile, stufo di vivere così.

ma che ho fatto di male? che ho fatto per meritarmi questo? perchè non mi ami? non sono abbastanza per te? o forse il problema è che non sono una lei? o che non sono lei?

sbuffai stringendo forte la biro, talmente forte che le nocche mi divennero bianche e, ancora una volta, mi ritrovai a pregare che nessuno notasse i miei occhi lucidi, le lacrime che minacciavano di uscire.

''stai bene ji?'' mi chiese min massaggiandomi leggermente i capelli con uno sguardo preoccupato e mi venne ancora più voglia di piangere, perchè non mi ami?

no che non sto bene accidenti a te e al tuo essere sempre così gentile con me ''sì minho'' sospirai copiando quanto scritto dalla professoressa ''ora fai silenzio che voglio seguire'' continuai e con la coda dell'occhio lo vidi annuire.

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''allora ci vediamo domani scoiattolino'' sorrise minho mettendosi la cartella sulle spalle, poi mi scompigliò i capelli e strinse in un abbraccio.

''a domani min'' risposi stringendolo forte con un sorriso triste in viso, non andartene ti prego, resta con me.

si staccò dall'abbraccio e dopo avermi salutato un'ultima volta con la manina uscii dalla classe, scomparendo poco dopo tra l'ammasso di adolescenti.

misi lo zaino in spalle e cominciai a camminare verso la classe di felix con lo sguardo basso e l'umore a terra. dopo essere arrivato davanti all'aula del mio migliore amico mi appoggiai al muro di fronte alla porta della classe e aspettai che uscisse.

''squirrel'' esclamò correndomi incontro e abbracciandomi ''cos'è quella faccia bby, c'entra minho?'' chiese preoccupato staccandosi e prendendomi il viso tra le mani.

annuii abbassando lo sguardo ed evitando il contatto visivo, troppo in imbarazzo per guardarlo negli occhi.

''stai tranquillo bub, non devi vergognarti del tuo dolore, è normale che tu stia male e io sono qui per starti vicino senza giudicarti'' mi sorrise dolcemente circondandomi le spalle con un braccio e cominciando a camminare verso l'uscita.

''grazie'' sussurrai alzando lo sguardo verso di lui e lix sorrise scuotendo il capo ''non devi ringraziarmi bby, per il mio migliore amico questo ed altro''.

''dovevo vedermi con binnie ma visto che sei in queste condizioni penso che annullerò tutto'' disse estraendo il telefono dalla tasca dei pantaloni e io lo fermai prima che potesse fare qualsiasi altra cosa.

''no lix, esci pure con changbin'' mi sforzai di sorridere ''non annullare niente, starò bene'' continuai e lui mi guardò negli occhi inclinando il capo come per assicurarsi che fossi sincero.

''non lo so...non voglio lasciarti da solo'' mormorò abbracciandomi, scossi il capo sussurrando di lasciar stare e dopo qualche minuto riuscii a convincerlo ad uscire con changbin hyung.

''mh allora io mi fermo qua, devo aspettare binnie qui ma mh noi ci vediamo domani, ok?'' mi chiese dispiaciuto facendo il labbruccio e staccandosi da me, annuii sforzando un sorriso ''a domani allora bby, non piangere mi raccomando'' annuii ancora e mi voltai dall'altra parte andando verso il cancello.

camminai cercando di non andare addosso a nessuno dei ragazzi presenti nel cortile e con l'unico pensiero di tornare a casa sperando di non ritrovarmi davanti minho e lei.

qualcuno dall'alto mi odia, ne sono sicuro

mi fermai di scatto guardando la scena davanti a me: lei che gli circondava il collo con le piccole braccia, le mani di minho che stringevano i suoi fianchi, i sorrisi di entrambi prima di far scontrare le loro labbra in un bacio dolce.

scossi il capo abbassando lo sguardo e continuando a camminare in fretta, ormai non mi importava più di non andare a sbattere contro le altre persone, non me ne importava più niente, l'unica cosa che per me era rilevante in quel momento era quella scena.

la vista mi si annebbiò rapidamente a causa delle innumerevoli lacrime che riempivano i miei occhi scuri, il respiro si affannò e il battito accelerò, si erano baciati sul serio.

si erano baciati e io avevo visto tutto.

quelle stesse labbra che baciavano sempre le mie guance e che desideravo baciassero le mie ora avevano toccato quelle della ragazza dal fisico perfetto. ancora una volta minho aveva scelto una lei, aveva scelto lei e io ancora una volta per lui non ero altro che 'il migliore amico gay innamorato di lui'.

''jisung!'' sentii urlarmi alle spalle e faticai a dare un viso alla voce ''jisung sono seungmin'' continuò la voce, questa volta poco più vicina a me.

mi fermai sospirando e cercando di sembrare il più tranquillo possibile, come se non avessi pianto fino a quel momento ''oh ciao, non ti avevo riconosciuto'' provai ad incurvare le labbra in un sorriso ma fallii miseramente.

''tranquillo è normale, ci siamo parlati una sola volta'' sorrise amabilmente e mi ritrovai a pensare a quanto fosse carino quel piccolo sorriso che mi aveva appena rivolto ''stai bene jisung? ti vedo un po' giù e i tuoi occhietti sono rossi'' sbarrò gli occhi avvicinandosi al mio viso, mi mancò l'aria.

''s-sì, grazie seungmin'' spostai lo sguardo da tutt'altra parte, troppo sconvolto da quello che stavo provando per guardarlo negli occhi.

cosa mi sta succedendo?

''hai da fare?'' mi chiese qualche secondo dopo allontanando il suo viso dal mio ''stavo pensando di andare in quella caffetteria che ha aperto da poco'' sorrise tirando fuori dalla tasca della felpa grigia il telefono e facendomi vedere di quale caffetteria stesse parlando.

''in realtà no, quindi se questo è una specie di invito per me è un sì'' ridacchiai quando lo vidi arrossire e mettere via il cellulare.

''allora andiamo'' sorrise e io annuii riuscendo finalmente a fare lo stesso.

''andiamo''. 

hurts so good [minsung]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora