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Mi sveglio in una camera tappezzata da ogni tipo di poster, dai Pink Floyd fino ai Nirvana, abbasso lo sguardo verso il letto della ragazza.

Elizabeth Dust, così avevo letto ieri sera sul suo tesserino di riconoscimento coperto appunto da un foglietto con su scritto questo nome, è stesa a pancia in giù con una sigaretta fra le dita, ha i capelli corti color nero corvino e degli occhioni color nocciola, ha delle manine e dei piedi molto piccoli si può intuire che è di piccola statura, porta solo un perizoma nero, dio se starei lì ore a fissargli il culo.

Liz: Hai gli occhi più belli che abbia mai visto...

Con questa affermazione mi riporta alla realtà, è lì, che guarda attentamente ogni parte del mio corpo.

Nathan: Ah... Ehm... Ti ringrazio...

Pure il suo seno è piccolo ma non mi importa, è così bella, starei ore a guardare lei e il suo culo.

Elizabeth Dust POV

Mi sveglio e ritrovo improvvisamente il mio nuovo compagno di stanza che dorme nell'altro letto, trovo dei suoi documenti sopra il comodino, si chiama Nathan Jordison e ha quasi 19 anni.

Copro il mio seno con le braccia e mi avvicino per osservarlo meglio, i suoi lunghi capelli neri gli coprono il petto nudo, sposto delicatamente una ciocca dei suoi capelli, ha il viso pallidissimo e non ha le sopracciglia, osservandolo per bene noto il trucco sbavato e un piercing sul sopracciglio destro, quanto è bello aiuto.

Ritorno nel mio letto, mi stendo a pancia in giù e accarezzo con lo sguardo ogni suo centimetro di pelle mentre dorme profondamente.

Nathan Jordison POV

Si alza all'improvviso e prende una canotta nera dalla cima di vestiti abbandonata sulla sedia, per un attimo ho visto la sua schiena nuda, cazzo se mi è diventato di marmo.

Prende una lozione struccante e del cotone e si avvicina, solo adesso mi ricordo che ieri ho dimenticato di lavarmi la faccia, si siede accanto a me e mette della lozione sul cotone.

Liz: Chiudi gli occhi.

Chiudo gli occhi, sento una mano che mi tocca gli occhi e l'altra che vaga sul mio petto, ha un tocco così delicato.

Liz: Fatto.

Adesso prende una matita nera, richiudo gli occhi e me la mette, la conosco da pochi minuti e non capisco il perché mi sto facendo toccare in questo modo.

Liz: Scusa volevo solo migliorare alcune cose.

Nathan: Stai tranquilla.

Si volta verso l'orologio a forma di orso appeso sopra la porta che segna le 8:30 del mattino.

Liz: Io vado a lezione, ci vediamo in giro Jordison.

Nathan: Ah.. Ok...

Peccato quelle sue attenzioni mi stavano facendo sentire in paradiso.

Si alza, mette il primo paio di jeans e scarpe che trova ed esce lasciandomi in questa piccolissima stanza non illuminata.

𝓟𝓸𝓻𝓷𝓸 𝓒𝓻𝓮𝓮𝓹  - 𝓙𝓸𝓮𝔂 𝓙𝓸𝓻𝓭𝓲𝓼𝓸𝓷Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora