♦ Luna
Sono nel palco seduta sullo sgabello del pianoforte con accanto a me Lucius; tutto attorno a noi è buio e l'unica luce che c'è, è quella che viene dai riflettori puntati su di noi. Se prima avevo affermato che non ero nervosa, adesso sono più che nervosa, sono addirittura spaventata: il cantare non era previsto. Tutto tace, tutto è in attesa di un suono, di un gesto, di un inizio. Vorrei che fosse solo un brutto sogno, ma purtroppo certe volte la realtà è peggiore di qualsiasi incubo.
Nonostante l'ira, nonostante l'odio che provo nei confronti di Lucius, sono curiosa di sapere che brano ha scelto, poiché quello su cui ci siamo esercitati non è un brano che va cantato. Sono curiosa di sapere come si sia organizzato per vincere, dato che ha fatto questo cambio dovrebbe aver scelto o un brano così conosciuto da non poter avere difficoltà a cantarlo o così semplice da non doverlo imparare oppure cosa davvero improbabile un brano di mia conoscenza di cui sono certa Lucius non sappia l'esistenza.
Mi faccio forza e guardo verso lo spartito, sgrano gli occhi a quella vista, leggo più volte il titolo, sperando che i miei mi stiano facendo un brutto scherzo, ma così non è. Conosco il brano anche troppo bene. Sono bloccata in una rigida posizione, incapace di compiere un qualsiasi gesto. Non può essere? Non quel brano. Perché mi fa questo? Come ha fatto a conoscere l'esistenza di questo testo? Troppi ricordi si affollano nella mia mente, tante scene fanno a gara tra di loro per avere la mia attenzione, se ripenso a questo brano. Esso fu l'ultima canzone che cantai. Quest'oggi sembra che mi vogliano far crollare: prima la gara, poi il cambio di brano, infine questo testo.
Devo iniziare io il brano, tutti sono in attesa di un mio gesto che dia vita alla musica. Faccio un sospiro di rassegnazione, esco dal mio stato di blocco, poggio le mani sulla tastiera, pigio un tasto, poi un altro e un altro ancora e in pochi istanti mi ritrovo a far musica. Ricordo perfettamente il testo, del resto come si farebbe a dimenticarlo; è impossibile dimenticare ciò che ti ha lasciato tanto da ricordare. Dopo un pò anche le mani di Lucius mi seguono in questa melodia, attenti a non avere nessun contatto con me, probabilmente perché lui è consapevole del fatto che io sia adirata nei suoi confronti per ciò che ha fatto.
L'atmosfera che ci circonda è quasi magica, incantata dalla musica e da tanti occhi fissi su di noi, che seguono diligentemente ogni nostro movimento, da tante orecchie in ascolto le quali non perdono una sola nota. Tutto procede in modo armonioso, le mie dita scorrono sui tasti come se già sapessero che devono stare lì. Nessuno penserebbe mai che questa meraviglia sia nata da un futile gesto, da un imbroglio.
Il tempo passa e si avvicina inesorabilmente il momento in cui dovrò cantare, più la clessidra del tempo scorre, più sento la mia sicurezza vacillare. Ho paura di sbagliare, ho paura che la mia voce non sia all'altezza, ho paura di non riuscire a proferire alcun suono; ma queste paure rispetto alla mia vera paura in questo momento, non sono niente; ho sempre avuto il terrore di non riuscire a mantenere quella mia promessa, fatta in un tempo così remoto rispetto a quello di adesso che potrebbe anche essere seppellito nel passato invece di essere vivo nel presente e nella mente di una persona; ricordo ancora le esatte parole che dissi a quel tempo:
"Non canterò più davanti a nessuno che non sia tu..."
Ma ormai è una promessa vana, una come tante altre che presto verrà spezzato. Chiudo gli occhi per prendere coraggio, lasciando che le mie mani continuino a suonare, non serve che io guardi il testo, esso è memorizzato nella mente ed inciso nel cuore. Ormai manca poco, ma all'improvviso apro di scatto gli occhi: Lucius che ha evitato ogni tipo di contatto con me, adesso ha poggiato la sua mano su uno delle mie, mentre le altre nostre due mani ballano in sintonia tra quei tasti. Lui sta cercando di rassicurarmi, di infondermi fiducia e appena sono consapevole di ciò, sento accendersi in me una piccola scintilla che mi dà forza, adesso mi sento pronta.
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Looking for The Lost Angel
ParanormalNon c'è un vero inizio, né una fine concreta, si può soltanto dire che tutto parte da uno scontro non proprio fortuito. Nel collegio Live School si presenta un nuovo ragazzo dal fascino misterioso e dallo sguardo di ghiaccio che subito suscita scalp...