Entrata a casa non c'era nessuno corsi in camera mia e iniziai a buttare più vestiti possibili dentro a due zaini e due borse, dopo ciò mi diressi verso lo studio di mio zio e presi 250€ dalla cassaforte, andai in camera e prenotai un biglietto per l'aereo che partiva alle 4 di questa notte è prenotai anche quello per il traghetto che avrei dovuto prendere dopo.
Dopo fatto ciò andai in cucina a mettere apposto i piatti e lavai anche per terra, non volevo che quei due esseri pensavano che stessi organizzando qualcosa.Passarono molte ore e ancora non tornavano, fino a quando alle 23:09 sentii aprirsi la porta di casa, e vidi entrare mio zio che venne da me urlando
" DOVE CAZZO SEI STATA STAMATTINA È TROIA!!!"
io ovviamente risposi a tono ma non so quanto mi sia convenuto
"VOLEVI FARMI UNA PASSEGGIATA E PIU HO 17 ANNI HAO DIRITTO A PRENDERE JNA BOCCATA D'ARIA"
Risposi ma lo vidi incazzarsi ancora di più e andò verso la porta della cucina e la chiuse a chiave, gli dissi
" che stai facendo?"
Venne verso di me e mi prese per i capelli e disse
"In ginocchio ora!"
"Non ci penso neanche" risposi
Ma lui apri il cassetto delle posate e prese il coltello per tagliare la carne e lo alzo in aria dicendo
"TROIA CHE NON SEI ALTRO METTITI IN GINOCCHIO" e mi puntò il coltello in faccia
In quel momento i miei occhi si riempirono di lacrime e lui mi diede un calcio e mi fece abbassare,
con la mano con il coltello si slacciò i pantaloni e si tirò giù i boxer
"Dai" mi disse
"No zio ti prego"dissi piangendo, ma lui mi prese la testa e mi apri la bocca ficcandoci il suo cazzo dentro e iniziando a spingerlo dentro la mia bocca fino a farmi quasi soffocare. Andammo avanti così per tipo mezz'ora e nel mentre mi prendeva a pizze la faccia, non c'è la facevo più, ma finalmente sentimmo aprire la porta dell'ingresso e così mio zio smesse io mi alzai e corsi in camera piangendo, ero orribile la mia faccia era piena di lividi e graffi, così che chiusi la porta a chiave e mi misi sul letto aspettai le 3 sveglia e aprii la finestra che dava sul retro, presi le cose e usciii, non volevo più tornarci lì dentro era come l'infero che Dante descrisse nella divina commedia. Mi diressi verso l'aeroporto è mi imbarcai sul mio volo.
Dopo un viaggio di 4 ore arrivai, feci una corsa e andai a prendere il traghetto, mi aspettavano altre 4 ore di viaggio così che mi addormentai, a svegliarmi fu la campana che avvisa i passeggeri di scendere, così presi la mia roba e iniziai a camminare fino al porto.
Li chiamai Sarah da Instagram e le chiesi se mi poteva venire a prendere,
Dopo dieci minuti la vidi corrermi in contro e abbracciarmi
"Quanto cazzo mi sei mancata madi" disse abbracciandomi,si staccò e la vidi versare qualche lacrima quando vide le mie condizioni.
"Anche tu Sarah mi sei mancata un Sacco" dissi continuando a guardarla e asciugandogli le lacrime che si erano formate sul suo volto.
Prese la mia roba e la carico in macchina, salimmo e mi disse
S: amica mia ora si va a fare shopping per consolarci
M: ma se non ho soldi?
S: tranquilla te li compro io
M: no non posso accettare
S: si che puoi
M: no Sarah sul serio
S: Madi sta zitta e fatti fare questo regalo guarda in che condizioni stai. mi disse guardandomi
Sapevo che aveva ragione ma...
S: niente ma è se sento uscire un altra parola dalla tua bocca giuro ch ti compro tutti i negozi.
Annui perché non volevo portarmi a casa tutti i negozi e iniziammo a ridere.
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DUE POLI OPPOSTI|| Rafe Cameron
AcakMadison chase è una ragazza rimasta orfana da piccola, è stata data in affido ai suoi zii, i quali abusano di lei. Quando aveva 10 anni gli zii sono dovuti partire per un viaggio alle Outer banks dove lei aveva fatto qualche amicizia che poi ha dov...