Assuefazione

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Giappone, 1960
una settimana dopo.

Se i vampiri potessero avere l'artrosi Minho ne avrebbe di sicuro sofferto. In piedi, davanti alla Corte di Giudizio, per una settimana aveva aspettato che prendessero una decisione sul suo fato, e quello di Jisung, e ci avrebbero messo anche di più, se Seungmin non avesse trovato le prove che i cadaveri non erano opera del novizio.
Jisung non aveva bevuto una goccia di sangue dalla sua trasformazione, o almeno non umano, e quelle che erano state mere supposizioni, ben presto divennero fatti, non lasciando altra scelta alla Corte di assolvere Han Jisung, affidandone la supervisione diretta a Mr Sakurada, il quale aveva diligentemente accompagnato Minho fino in Romania per sostenerlo.
Dori Sakurada, vampiro antico a capo della squadra di supervisione asiatica, e gestore diretto di tutti i vampiri dell'Asia.
Di origine giapponese, Dori, si presentava: alto, slanciato, con capelli lunghi neri, e tratti affilati a mostrarne la discendenza elegante. La sua età restava un mistero anche per lui stesso, affermando con fierezza che non se lo ricordava più. Mostrava una parvenza gentile, con un sorriso affascinante sempre in bella vista, pronto a conquistare tutti senza pietà, ed era meglio farlo rimanere così; Minho sapeva per esperienza che fosse meglio non mostrare l'altra faccia della medaglia.

-Seungmin siamo tornati . -

La villa distava poco dai pressi del Monte Kita, nella prefettura di Yamanashi; posizionata abbastanza strategicamente da non essere trovata con troppa facilità, anche se il cartello di proprietà privata che appariva sulla strada di immissione, dava il suo contributo.
Nonostante fosse stata progettata per non dare nell'occhio, era molto grande: rosso era il colore delle pareti, e l'architettura classica giapponese faceva ben vedere i quattro piani che conteneva, e mostrva, con caparbietà agli occhi di chi guardava.
Poteva sembrare una casa troppo grande per una persona sola, ma in realtà lo era anche per lui, Hyunjin, e Felix, che vivevano li da quasi ottanta anni ormai. Ovviamente Mr Sakurada era il proprietario, però la sua presenza era essenziale solo per i controlli mensili, dato che quella che in realtà poteva sembrare una reggia, era stata costruita apposta per rendere la detenzione di Minho e Hyunjin più piacevole. Felix era lì solo per suo volere, non sarebbe stato in grado di abbandonare Hyunjin neanche volendo, e in ogni caso, il via vai di "persone" in quella dimora era abbastanza frequente da non lasciarla vuota troppo a lungo.
Sia per via delle missioni da fare, sia per semplici visite di cortesia, lui e Hyunjin disponevano di tutta la compagnia che volevano, anche se ciò che davvero mancava davvero a Minho, era poter vedere il mondo senza limitazioni di alcun tipo; quella condizione gli pesava sulle spalle da davvero troppi anni per poter sperare di uscirne un giorno. Vampiro pericoloso era l'etichetta assegnatogli, e questo significava restrizion è servizio obbligatorio alla comunità del loro mondo, fino alla morte.
Erano quelle le condizioni per cui erano stati risparmiati. Le loro peculiarità erano state la salvezza per entrambi, ed al contempo, la loro condanna. Con sguardo perso, osservava le carpe koi, farsi strada nel lago artificiale del giardino, e nel mentre pensava che a Jisung, suo malgrado, era capitato lo stesso destino.
Era pomeriggio e la flebile luce del sole traspariva dagli alberi, illuminandolo il bracciale che lo proteggeva dai danni che il giorno poteva avere su di lui, ed anche se ciò non sarebbe servito ad ucciderlo, quel gioiello stregato rendeva più sopportabile stare all'esterno durante quell'orario. Minho adorava il sole, quando era stato trasformato, era convinto che oltre la solitudine avrebbe dovuto convivere anche con l'oscurità, ma fortunatamente non fu così.

-Sei pensieroso di nuovo? -

Mr Sakurada gli rivolse un sorriso amichevole.

-Lui non ha fatto del male a nessuno, non merita di essere tenuto al guinzaglio. -

I tratti dell'uomo si addolcirono  ancora di più. Esternare le proprie emozioni; Minho aveva un modo tutto suo per farlo, ma quando voleva, ci riusciva bene, e la premura che aveva nel preoccuparsi per gli altri era qualcosa che lo caratterizzava meravigliosamente, qualcosa che Minseok aveva sicuramente visto quando aveva deciso di proteggerlo.

Ambrosia | minsung |Where stories live. Discover now