1969 Giappone. Prefettura di Shizuoka. Notte.
Le stelle erano luminose quella sera, e la luna risplendeva fiera rischiarando pacatamente l'area senza problemi.
Qualcosa di inutile per qualcuno come Minho, che vedeva tranquillamente al buio senza bisogno d'aiuto: dall'albero davanti a lui che distava qualche chilometro, fino a distinguere perfettamente, i dettagli dei capelli neri di Bang Chan, che sfrecciava a qualche metro di distanza da lui.-Che ore sono?-
Changbin era poco dietro di loro, che teneva il passo, anche se più lentamente.
Quello era un momento di piena tensione, e non potevano tardare per nessun motivo.-Quasi le otto. -
-Merda. Muoviamoci. -
La situazione era critica, e non solo sul piano sovrannaturale ma anche su quello mondiale.
Il 21 gennaio 1968 un commando delle forze speciali della Corea del Nord aveva attaccato la residenza presidenziale a Seul; i sudcoreani ebbero sessantotto morti e sessantasei feriti tra civili e militari, e quella era solo la punta dell'iceberg che aveva portato al loro coinvolgimento.
Tre giorni successivi al primo attentato, la Corea del Nord aveva perquisito in alto mare la nave spia americana Pueblo, che secondo il loro presidente, Pyongyang, era penetrata nelle sue acque territoriali. Nell'ottobre 1968 i nordcoreani tentarono un raid sulla costa est della Corea del Sud; ed infine il 15 aprile 1969 un Lockheed EC-121 Warning Star di ricognizione elettronica statunitense fu abbattuto sul mar del Giappone. Del suo equipaggio non sopravisse nessuno.
Di norma non dovevano mettere mano a faccende del genere, non erano di loro competenza se create da mano umana, ma il problema risiedeva proprio in questo, ed al perché Felix era tornato alla villa in fin di vita.
Qualche mese prima erano state segnalate dei movimenti particolari a proposito dei nordcoreani; sospetti e sparizioni inspiegabili, più strane morti non legate ad armi da fuoco. Data la guerra non ci avevano dato troppo peso, ma quando anche i vampiri cominciarono a sparire, le carte in tavola cambiarono.
Mr Sakurada non aveva scelto la loro divisione per indagare, aveva affidato l'incarico a quella cinese, mandando Mingi e Felix solo come supervisione,
ed il risultato era stato devastante.
Felix era stato l'unico sopravvissuto; si era salvato buttandosi in mare, ed aveva nuotato senza sosta per una settimana, prima di raggiungere la costa giapponese, trascinandosi appresso il corpo senza vita di Mingi.
Al suo arrivo, il ragazzo solare e gentile era scomparso, ed al suo posto era giunta una persona piena di rabbia, che sentiva più il dolore datogli dai suoi sentimenti che la mancanza di quasi tutto il lato destro del corpo. Minho socchiuse gli occhi al ricordo; aveva scorto le ossa spezzate di Felix sgusciare fuori dalla sua carne, come rami secchi di inverno, e la mancanza di un bulbo oculare rendeva solo l'idea di cosa l'amico aveva dovuto passare.
Se per Minho era stato doloroso, per Hyunjin fù anche peggio, lui che in quel momento non si trovava neanche in Asia, ed aveva percepito tutto tramite una lettera, ed il legame che lo univa al compagno.
Ma quelli che in tutto questo avevano sofferto di più, erano le persone che erano state costrette a dire addio a Mingi. Hongjoong aveva pianto per la prima volta dopo anni che lo conosceva, e quell'immagine, più Seonghwa e gli altri componenti della sua famiglia che abbracciavano amorevolmente il corpo ormai primo del cuore dell'amico, del fratello, diede a Minho una sensazione di puro malessere; una rappresentazione che in futuro avrebbe voluto evitare a tutti i costi.
E per quel motivo adesso si stava dirigendo a tutta velocità verso la costa, pronto a fare battaglia ai vampiri nordcoreani che erano in procinto di finire quello che avevano iniziato.
A dare via a quella strage era stata un vampiro idealista, abbastanza maturo, ed abbastanza pazzo, da aver sviluppato l'idea di poter usufruire della guerra per potersi creare il suo regno personale, e chi meglio dei nord coreani avrebbero saputo aiutarlo; il problema si era dimostrato nel gestire tutti i nuovi vampiri che erano stati creati, cosa non affatto facile se non si hanno le giuste conoscenze, ed era stato proprio questo a farli scoprire. L'unità inviata per la ricognizione da Mr Sakurada, non era un unità d'attacco, per questo quando era stata colta di sorpresa ne fu sopraffatta, non senza aver riportato alcuni risultati, riuscendo in qualche modo a sterminare la maggior parte dei nemici, e tra di essi Felix aveva eliminato il compagno della persona che stava manovrando tutti i fili, suscitandone di conseguenza la vendetta. Questo li portava al punto in cui erano ora.
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Ambrosia | minsung |
FanfictionStoria Momentaneamente Sospesa.(Lavori in corso....) Vivere nell'ombra è essenziale per un vampiro; non solo perché questo fattore permette di agire seguendo la propria volontà, ma favorisce anche un'esistenza pacifica a contatto con gli esseri uman...