Da quella notte passarono 2 settimane,e per esattamente 2 settimane,composte da 14 giorni,noi parlammo esattamente 14 giorni.
Poi però io dovevo fare l'esame di terza media e per più di una settimana non lo risposi. In realtà non sapevo nemmeno se mi stesse contattando.
Ma evidentemente lo aveva fatto,e arrabbiato del fatto che non lo avessi risposto,esattamente il 10 maggio venne a prendermi a scuola.
Non lo dimenticherò mai. Lo vidi la fuori e subito mi vennero tremila pensieri lugubri per la testa.
"Oh no è qui per quella"
"Oh no si sarà fidanzato (?)"
Pensai a tutto. Anzi no, a tutto no.
Non pensai che lui fosse venuto per me.
E invece, sorpresa delle sorprese ,lui era li proprio per me.Io avevo vergogna e non capii che lui era li per me fin quando molto disinteressatamente gli passai accanto e lui,con la delicatezza di un elefante tra i cristalli,mi afferrò per un braccio.
"Piccoletta,nessuna può prendersi il lusso di non pensarmi". Disse
Quel suo ego smisurato mi faceva voltare lo stomaco. Ma la sua faccia,il suo corpo,e il modo di chiamarmi "Piccoletta" e di sussurrarmi all'orecchio soffiando lievemente sul mio collo,mi facevano impazzire.
"Tony mi fai male,lasciami il braccio"
Dissi divincolandomi.Mi prese per mano e mi portò con lui in un luogo meno affollato. Mentre lo seguivo,mano nella mano,un ragazzo mi chiamò e istintivamente mi voltai.
"Auroraaaaaaaaa"
"Bernard non c'è bisogno che urli come un cafone. Che cacchio vuoi?"Tony mi guardò perplesso nel sentirmi parlare come una scaricatrice di porto mentre Bernard mi veniva incontro.
"Rori volevo solo dirti che oggi io e Chris veniamo da te"
"Okay Bernard..." Dissi perplessa.
Non avevo intenzione del perché venissero,però vidi Tony guardarmi un malo modo e strinse sempre di più la presa sulla mia mano.
"...mi fai male"
"Perché vengono quelli da te?"
Era geloso?...
"A parte che quelli sono i miei migliori amici,e poi non lo so nemmeno io"
Non parlò,mi chiese il cellulare e salvò il suo numero nella mia rubrica.Poi se ne andò.
Non appena arrivai a casa trovai un suo messaggio.
"Mi irrita il fatto che quelli vengano a casa tua. xx Tony"
Risposi subito.
"Sono i miei migliori amici,e poi che te ne frega?"
"Mi da fastidio che tu parli con altri maschi al di fuori di me"
Pensai che fosse uno psicopatico.
Ma da qui ebbe inizio un rapporto che non sapevamo nemmeno noi cosa fosse,non eravamo amici,non eravamo fidanzati,non eravamo migliori amici.
Eravamo. E qualsiasi cosa fossimo stati ci andava bene.
Insieme eravamo felici,non ci staccavamo mai.
Lui era il mio fratello maggiore,il mio migliore amico,il mio confidente.
Il vero problema è che lui per me era anche un altra cosa:era il mio grande amore segreto. Parlavo di lui soltanto con la mia migliore amica. Ed era abbastanza straziante vedere che lui continuava a vedermi come una semplice amica,quando io invece l'ho amato dal primo momento in cui l'ho visto.
Questa "relazione" senza identificazione,andò avanti per ben nove mesi.
Intanto io avevo iniziato a frequentare il liceo scientifico,contro voglia,ritrovandomi però a vivere nel suo stesso contesto. Andavamo nella stessa scuola,uscivamo insieme,molti dei nostri prof erano uguali. E lui mi dava anche ripetizioni di matematica. Così mentre io frequentavo il 1º anno,lui frequentava il 3º e mi faceva da prof privato dato che era un ragazzo genio.
In quei lunghi e interminabili nove mesi,lui diventò il mio appoggio in tutto,senza lui non riuscivo a fare molto. Mi ero aggrappata a lui come se fosse la mia unica ancora di salvezza,anche se a lui comunque non dispiaceva.
Però,lui era infame. Aveva un masso al posto del cuore. Era buono solo con me. Un po come se mi avesse presa sotto la sua ala. Ma comunque non mancava nel farmi piangere e disperare.
Ricordo che per ben 3 volte mi fece uno scherzetto di merda.
Consisteva nel chiedermi "ti vuoi mettere con me?" E io "si." E lui "no scherzavo,era solo per vedere sei eri ancora innamorata di me."
Insomma,non mi voleva. Ma non voleva nemmeno che io volessi qualcun altro.
Potreste pensare "ua che stupida ci è cascata 3 volte"
Si è vero ero stupida. Però poi decisi di non cascarci più.Finché poi il 26 gennaio mi chiamò dicendomi che doveva assolutamente PARLARMI.
Preoccupata scesi e andai a casa sua.
Appena arrivai lo trovai con dei fiori in mano e un braccialetto "ops!"."Ehi devo aiutarti a vestirti per un appuntamento?"
Dissi ridendo nervosamente. Non era la prima volta che capitava una cosa del genere.Però lui si avvicinò e disse
"Questi sono per te"Mi venne da piangere perché sapevo che era un altra presa per il culo.
Tentò di baciarmi,ma lo respinsi e gli dissi che non ci sarei più cascata.
Lui si incazzò e disse che ero una stronza.
Il giorno dopo trovai il suo buongiorno.
"Ho lasciato i fiori e il regalo a tua mamma. Te li darà lei. So che ora hai paura,ma le tue paure le faremo passare insieme. Da oggi in poi sei mia,non potevo più senza dirtelo. Buongiorno piccoletta"
Iniziai a piangere. Avevo paura. Dopo un anno il ragazzo che da sempre avevo amato in segreto,mi amava,ed io piangevo.
Sapevo che tra di noi non sarebbe durata. E non avrei voluto perderlo. Perdere lui sarebbe stato come perdere me.
Ancora adesso dopo 4 anni. Lo racconto e piango.
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Le ombre del passato.
RomanceScrivo perché non posso parlargli. Scrivo perché avrei dovuto dimenticarlo. Scrivo perché sono andata avanti. Scrivo perché sono stata proprio io a mandarlo via. Scrivo perché questo vuoto non si colma. Scrivo perché faccio finta di nulla,ma poi cer...