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Certi baci non si dimenticano. Nemmeno se ti fanno il lavaggio del cervello per farti dimenticare ogni singola cosa. Lui era partito da mesi. E ci voleva ancora una vita perché tornasse. Ci sentivamo si e no due,al massimo tre volte a settimana per cinque minuti. Per il resto silenzio. Portavo sempre al dito quell'anellino. Chissà se lui lo indossava mai.
Io lo guardavo con amore,un po come si guardano le cose belle che sai che forse non saranno mai tue.

Una sera lo chiamai nella casa di Oxford in cui abitava da già ben 5 mesi. Mi mancava e non lo sentivo da una settimana. Ero preoccupata perché non rispondeva al telefono e di solito quando chiamavo io,rispondeva subito.

Quella sera però mi rispose al telefono una voce femminile.
"Hello"
"Tony?!"
"I'm so sorry i'm Jessy,Tony is in the bed...ehm" Pensavo che avessi sbagliato prima che lei aggiungesse che Tony era a letto.
"Who are you?" Le chiesi chi cazzo fosse con voce palesemente arrabbiata.
"Oh,i'm Tony's girl-friend".

Mi crollò il mondo sulle spalle. Sentii il peso della terra schiacciarmi lentamente e dolorosamente verso il basso. Si era fidanzato. Staccai il telefono ed ero talmente incredula e frustrata da non riuscire nemmeno a piangere.
Ridotta come uno zombie in meno di tre secondi ,mi gettai sul letto. Chiamai Alessandra
"...Ale"
"Rori,tesoro come stai?"
Iniziai a piangere...
"Rori? Tra due minuti sono da te,preparati andiamo a mangiare un boccone al mc"
Venne da me e io mi precipitai nella sua macchina. Adoravo il modo con cui lei mi capiva. Era simbiosi pura.
Non parlai e lei non fece domande.
Quando arrivammo al Mc lei mi guardò con aria imperturbabile.
"Rori perché hai pianto?"
"...ma,io non ho pianto" sorrisi con gli occhi pieni di lacrime.
Mi abbracciò. "Stupida idiota,lo sai che con me non puoi mentire" e schioccò un occhiolino tenerissimo.
Risi,ma per pochi istanti,poi lei mi chiese ancora cosa fosse successo e li crollai.
Sapete no? Quando cerchi di tenerti tutto dentro,cerchi di non piangere,cerchi di sorridere e di essere forte. Poi arriva qualcuno e dice "cos'hai?" E li crolli. Perché vorresti dire tutto e niente. Non sai da dove partire. Non sai nemmeno più cosa dire perché non sai nemmeno cosa ti faccia più male tra tutto quello che ti sta uccidendo.
Le spiegai tutto. Lei non si stancava mai di ascoltarmi. E io le ero grata.
Le confidai tutto quello che avevo dentro,col magone,togliendomi un peso dalle spalle. Sollevata perché avevo cacciato tutto quello che mi logorava,atterrita perché quando le cose le dici agli altri diventano più reali,e da li non scappi più.

Le ombre del passato.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora