Capitolo 8

27 5 26
                                    


Oggi è una di quelle giornate in cui ti svegli felice, dal lato giusto del letto. Vedi tutto il mondo sorriderti e tutto andare per il verso giusto.

Uno di quei giorni in cui mi sento come il vento, libera. Senza che gli altri mi giudicano ma posso passare indisturbata, come un folata di aria calda ad Agosto con l'afa che ti soffoca. Mi sento importante ed è tutta la mattina che sorrido e rispondo bene.

Forse è stata la telefonata di Sara in cui mi ha riferito quello che ha scoperto su Megan. Mi sono sbagliata ieri su di lei, dalle ricerche risulta che ha avuto un trauma da giovane che la porta ad essere possessiva e dimenticare alcune volte la realtà in cui stiamo vivendo perché la ferisce troppo e preferisce rifugiarsi nel suo passato felice. In cui lei sorride e si sente amata, ieri sera io ho fatto scattare in lei qualcosa che l'ha fatta tornare indietro nel tempo e si è sentita in dovere di proteggere Harry.

Su di loro Sara non ha ancora trovato notizie, ma da alcune foto che ho recuperato in modo assolutamente legale suppongo che loro due in passato fossero molto legati fra di loro. Sospetto che ci deve essere sotto una relazione di amore molto grande che è finita bene con l'approvazione di entrambi se lei quando si sente in pericolo la sua mente decide di rifugiarsi in quel periodo per non soffrire.

Per questo ora sono sulla mia auto con direzione il campus in cui studia Megan per poter parlare pacificamente con lei in un luogo neutro in cui io non rischio la mia vita se prende il sopravvento la parte assassina.

Appena parcheggiare l'auto fuori dall'università mi dirigo con passo deciso verso i dormitori femminili, attirando lo sguardo di molte persone su di me. Beh non penso sia da tutti i giorni vedere una ragazza con una torta più alta di lei che non avete mai visto marciare con passo deciso.

Arrivata alla sua stanza, la 269 busso e attendo qualche minuto finché non mi apre qualcuno.

<< Chi cerchi?>> mi chiede una voce che non conosco, << ciao, sto cercando Megan Tomlinson>> rispondo. << oh, non è qui ora ma puoi entrare dentro e aspettare se vuoi>> mi dice spostandosi per farmi passare

vado dritta verso il tavolo e appoggio la torta su di esso, mi giro verso la ragazza << piacere sono Rosa Bianco>> dico mentre allungo la mano

<< piacere mio Rosa, io sono Emily Parker, a cosa serve la torta?>>,<< ho fatto una cazzata con Megan e voglio farmi perdonare>> rispondo mentre sento la porta aprirsi e una figura bassa con un completo blu notte entrare

<< oh Emily le lezioni oggi sono state pesantissime, e tu che ci fai qui?>> mi chiede con sguardo all'inizio stupito, poi curioso e infine arrabbiato verso di me

<< Megan volevo scusarmi con te per quello che ti ho detto e fatto al Bar. Ero solo stressata e arrabbiata, non volevo sfogarmi su di te. Ho anche portato la torta con Nutella e Ferrero Rocher>> dico mentre mi metto dietro al pacco sporgendo la faccia e facendo la faccia da cucciolo indifeso

la vedo tintinnare sulla prossima decisione da prendere, inizia ad avvicinarsi e apre il cassetto estraendo un coltello con il quale e si avvicina a me in modo lento e felpato: All'improvviso si butta su di me e io irrigidisco il mio corpo pronta all'impatto che dovrei sentire.

Invece mi ritrovo avvolta da un calore confortante e una testolina che si appoggia al mio petto e due braccia che mi stringono forte al suo corpo. All'inizio non ricambio ma dopo qualche secondo e il suo viso che si solleva verso di me imbronciato decido di ricambiare l'abbraccio e vedo un meraviglioso sorriso solcare la sua faccia.

A quella vista sento qualcosa muoversi all'interno del mio petto, un pezzo che ho bloccato e chiuso anni fa che ha subito una crepa. Non riesco a capire questo gnomo come abbia fatto con un solo sorriso a scalfire il mio muro indistruttibile che mi sono costruita attorno anni fa per proteggermi da tutto quello che esterno.

Esattamente come la rosa che ricopre il suo stello di spine invisibile all'occhio umano con le quali si protegge da coloro che non hanno rispetto per lei e vogliono solo farle del male, io ho costruito questo muro attorno al mio cuore fragile e ancora immaturo.

<< dai Emily assaggiamo la torta che mi ha portato Rosa>> dice continuando a mantenere il suo sorriso mentre si avvicina alla confezione e inizia ad aprirla rimanendo con la bocca spalancata vedendo tre piani di pura goduria ed estasi per le papille gustative davanti a lei.

I suoi occhi si accendono di una luce particolare che assomiglia a quello dei bambini quando ricevono qualcosa di inaspettato e iniziano a saltellare sul posto dalla felicità battendo le mani mentre una risata tenera ed innocente abbandona le labbra minuscole.

La stessa reazione ha Megan tranne che per la sua età sembra una foca spastica che sta per annegare.

dopo aver fatto un balzo tutt'altro che agile mi abbraccia di nuovo baciandomi la guancia e sento un'altra scossa attraversare il mio cuore.

Ci sediamo tutte a tavola con la nostra fetta di torta mentre mangiamo e chiacchieriamo come delle vecchie amiche.

In questo momento capisco che le crepe fatte da Megan portano alla parte del mio cuore la quale contiene l'amore fraterno che mi è stato negato. Senza saperlo quel piccolo uragano sta diventando qualcuno di veramente importante per me che sarà la causa di cose belle e brutte nella mia vita.

La cosa più bella che mi donerà sarà una figura che mi sosterrà sempre e l'amore della mia vita, la mia anima gemella. lei mi salverà la vita senza saperlo.

Mentre penso a ciò mi dirigo fuori dai dormitori andando verso la mia macchina mentre percepisco uno sguardo di fuoco sulla mia schiena, mi giro ma non vedo niente dietro di me così decido di aumentare il passo e paro con il telecomando la macchina in modo da buttarmi al suo interno senza dover rallentare il passo.

Tiro la maniglia aprendo con forza la portiera entrando con un balzo e chiudendola provocando un tonfo che rimbomba per tutto il parcheggio e si sente fino all'interno della struttura. attivo la sicura e accendo velocemente il motore quando accendendo gli anabbaglianti noto una figura correre verso la mia direzione.

Senza farmi prendere dal panico accendo gli abbaglianti per stordirlo e velocemente parto in quinta sgommando, sospiro sollevata quando dagli specchietto anteriore non vedo più niente. 

Noto una chiamata in arrivo da Sissi e decido di rispondere, << hola nomade, com'è andata?>>  mi chiede, << salve nana , molto bene....>> non finisco la frase che sento qualcosa ticchettare in sottofondo con un suono quasi inudibile 

<<porca troia Sissi, sono nel bosco vicino all'università di Megan e c'è una fottuta bomba che sta per esplodere. I freni non funzionano cazzo e le porte non si aprono>> riesco a dire solo ciò prima che cada il collegamento e l'orologio della mia vita inizia a rallentare la suo corsa fino a quasi fermarsi poi si vede tutto rosso mentre riesco a sfondare il finestrino e a saltare dal veicolo in corsa a 120 km/h e mi schianto sul marciapiede non riuscendo più a percepire nulla se non un calore circondarmi ma questo mi mette i brividi.

--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Buona sera splendori, come state? 

questo capitolo è molto importante per riuscire a capire Megan, spero vi sia piaciuto ci vediamo al prossimo aggiornamento.

all the love,Eya

PASSIONS// H.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora