STO BENE

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Pov's Omar

Sentivo le palpebre pesanti, cercai di aprire gli occhi, e lentamente ci riuscì, vedevo ancora tutto un po offuscato, ma l'immagine davanti a me era ben chiara, mi ero addormentato tra le braccia del ragazzo che amavo più di quanto ami me stesso, non che ci voglia assai essendo che la mia autostima è pari a 0, ma per me contava tanto. Avevo veramente bisogno di stare un po tra le sue braccia "ti stai illudendo, non crederai davvero che lui ti ama, ti sta accanto perché li fai pena" eccola qui, dinuovo la voce, avevo paura, era troppo presto non potevo perdonarlo avevo bisogno di un po di tempo per me stesso.
Decisi di alzarmi, ma forse lo feci troppo velocemente perché la testa tornò a girare ma poi passò, andai in bagno, avevo bisogno di bagnarmi un po la faccia, entrai in bagno e mi soffermai sulla mia faccia, ero orrendo, capisco perché mi prendono in giro faccio veramente schifo, al mio ritorno in stanza, Edvin era sveglio, appena mi vide mi saltò addosso dandomi un abbraccio che poteva distruggermi "dio curly mi hai fatto prendere un colpo, mi stavo preoccupando e non poco" era tenero da parte sua, ma non mi fidavo, la voce nella mia testa aveva ragione lì facevo solo pena "sto bene, ora puoi tornare nella tua stanza" lì disse mentre andavo verso il letto con voce stanca, " sto andando a parlare con i miei" mi disse, ma non lo stavo ascoltando, annuì solamente " lì dirò che sono gay" a quelle parole mi girai lentamente " che mi sono fottutamente innamorato di un ragazzo fantastico, che avevo la mia anima gemella accanto da anni e me ne sono accorto solo ora, che questo ragazzo é forte, molto forte, ha una voce che fa venire la pelle d'oca" gli occhi si riempirono di lacrime "non ti illudere non parla di te" ahh zitta stupida voce, " parlo di te piccolo" mi disse vedendo che ero strano, si avvicinò, eh le nostre labbra si unirono, era un bacio dolce dopo un po le nostre lingue si unirono, dopo che ci staccano lui mi guardò negli occhi dicendomi "quando torno voglio trovarti con quel bel sorriso, e vestito elegante ti porto da una parte" mi diede un bacio veloce e uscì dalla stanza correndo e felice.
Era presto, si, ma potevo darli un ultima possibilità magari, decisi di farmi un bagno, inizia ad aprire l'acqua calda,  mentre  aspettavo che la vasca si riempisse, mi appoggiai al lavandino e vidi il telefono di Edvin, decisi di accenderlo e vidi tanti messaggi da parte della sua migliore amica Wilma

*messaggi da Wilma🏃‍♀️💛*

Wilma: aoo Edvinnnn, bheee com'é andata?
Wilma: che sei morto ancor prima di dirglielo
Wilma: si ok sei morto
Wilma: ma daiii ohh, che devi solo dirli che ti fa pena e che non lo vuoi veramente
Wilma: fai così dilli "caro amore mio, Omar piccino, ora non andare a piangere dalla mammina ma non mi piaci e ti ho usato pe divertirmi l'altra sera bacini hahhahahah
Wilma: tanto me le hai dette ieri ste cose
Wilma : quando resuscita rispondi notteeee
A quelle parole le lacrime mi rigavano il viso, scendevano una dopo l'altra. Decisi di andare a vedere le chat precedenti

*chat tra Wilma e Edvin*

Edvin: amo, ho fatto na cazzata
Wilma: uh mado che hai fattooo
Edvin: ieri sera ho scolato con Omar
Wilma: oh cazzooo che merdaaa
Edvin: no dai, però cioè io non sono gay
Wima: almeno ora lo sai
Edvin: si mado
Wilma:devi dirglielo,
Edvin:non  posso dirli che l'ho usato dai
Wilma:invece devi, ora devo andare ciaooooo

Rimasi scioccato "oh povero illuso, vedi quando non vuoi ascoltarmi, io ho sempre ragione, fai prima a toglierti di mezzo, fai un piacere a tutti, c'é una lametta lì sul mobile usala che fai prima" la voce ha sempre avuto ragione, le diedi ascolto, presi la lametta, chiusi l'acqua e inizia a farmi i tagli prima uno, non sentii dolore, sapevo di meritarlo, né feci un altro, poi un altro ancora e andando avanti così fino a quando non arrivai a far ne 15, l'acqua era ormai rossa, il mio braccio era pieno di sangue, me lo fasciai e uscii di casa correndo, non me ne fregava del ritorno a casa di Edvin, dovevo uscire e cercare di dimenticare anche se era impossibile.
Correvo, mi scontravo con le persone, decisi di andare nel mio posto segreto, non ci andavo da un po di anni, siamo venuti qui quando avevo 10 anni, e ricordo ancora la strada, era una specie di grotta, quel posto lo conosceva pure Edvin, ma non sarebbe venuto a cercarmi e non credo si ricordi ancora la strada, mi accascia a terra e iniziai a piangere, la testa iniziò a girare, respiro affannato e poi BUIO.

UNA FOLLIA PER AMORE... 💙 (Omar&Edvin) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora