NOI CONTRO IL MONDO

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Pov's Omar

Sentivo le palpebre pesanti, lentamente riuscì ad aprire gli occhi, mi ritrovai in una stanza d'ospedale, ero da solo e i ricordi lentamente fiorivano, ricordo le facce dei miei genitori, la faccia del dottore, le lacrime che mi segnavano il viso e poi... Il buio.
EDVIN, cazzo dovevo andare da lui, mi tolsi di scatto la coperta che avevo addosso, mi alzo di scatto e un giramento di testa mi fa risiedere sul letto, ero attaccato ad una flebo, feci passare qualche minuto e mi rialzai, questa volta però lentamente.
Uscì piano dalla stanza, seduto davanti alla porta c'era mia madre, appena alzò la testa e mi vide scoppió in un pianto felice e mi venne in contro abbracciandomi forte, io ricambiai ma la mia testa era altrove, il mio unico pensiero in questo momento era lui, il mio piccolo biondino, avevo bisogno di vederlo, sperando di no ricevere brutte notizie "dov'é" dissi con voce spezzata "chi amore" disse mia madre con voce tremante "Edvin, dov'é mamma, dov'é" la sua faccia si spense, il sorriso se ne andò, eh io iniziai a preoccuparmi, non poteva essere successo veramente, "dai amore entriamo in camera" "NO, NO VOGLIO SAPERE DOV'È, HO BISOGNO DI LUI ADESSO" non avevo mai alzato la voce nei confronti di mia madre, ma questa volta non ragionavo, lei infatti rimase scioccata, la sua faccia era stupita ma comprensiva allo stesso tempo, avevo catturato l'attenzione di tutti nel corridoio, ci guardavano con facce tristi, ovviamente chi è che in ospedale è felice.
Mia madre mi prese piano per il polso e mi portò con delicatezza in stanza, non avevo forze per contraddirla "amore perfavire, riattaccato la flebo, e calmati" "calmarmi? Mamma ma sei seria? Non sto capendo cosa è successo a Edvin-" in quel momento la porta si aprì, ma non ci feci caso, sicuramente era qualche infermiere o mio padre, così continuai a parlare "Ho solo bisogno di vedere Edvin, avevate tutti delle facce sconvolte quando sono arrivato, stavate piangendo tutti, l'infermiere aveva la solita faccia del NON CE L'HA FATTA, non posso calmarmi, l'amore della mia vita, la persona per cui farei di tutto, è probabilmente morta, e voi non fate altro che prendermi per il culo, dicendomi cazzate e tu mi dici calmarmi? Spiegami come posso calmarmi, sapendo che colui che mi ha sempre migliorato le giornate con un suo semice sorriso, è in uno di quei letti, probabilmente coperto fino in volto? Mi manca, tanto, mi mancano le sue labbra, la sua risata, mi manca svegliarmi e darli fastidio, mi mancano le sue labbra, mi manca l'aria perché era lui a darmi l'ossigeno. Ti prego dimmi solo come sta"
"sto bene piccolo" una voce, la sua voce mi fece irrigidire, mi girai di scatto e lui era lì, con le stampelle e un gesso alla gamba sinistra, ma era lì, davanti ai miei occhi "mamma dimmi che non è un effetto della botta alla testa che ho preso, ti prego" non ci credevo, i miei occhi non credevano a quello che avevano davanti "no amore" disse mia mamma con un sorriso in volto, lui appoggió la schiena al muro per reggersi in piedi, io corsi verso di lui, e li salta in braccio, "eieiei piano piccolo" mi ero dimenticato del gesso, ma in quel momento mi importava solo di lui, le nostre labbra si unirono in un lento e caloroso bacio, mia madre in tanto uscì dalla stanza chiudendo la porta, essendo che Edvin prima che io mi buttassi su di lui, era entrato in stanza appoggiandosi al muro, "quanto cazzo mi sei mancato" lì dissi abbracciando forte "piccolo mi sei mancato anche tu, ma adesso che ne dici se ci mettiamo sul letto, sai, tu sei leggero ma quel gesso non tanto" scoppiammo a ridere e io incastrai il mio viso nel suo collo, scesi dalle sue braccia, e lo aiutai stendersi sul letto, con la schiena appoggiata allo schienale
Mi misi a cavalcioni sulle sue coscie, e iniziai a sorridere come uno scemo,
Edvin: "ohh cosa ridi"
Io: " non lo so, sono felice"
EDVIN : " lo sono anch'io"
Edvin: " aniway, riguarda quella sera, mi dispiace, sono stato un vero e proprio stronzo, non dovevo reagire così, è solo che per me non è facile, é la prima volta che è successo, ma ora ho capito che vog-" non lo lascia finire di parlare e mi attacca alle sue labbra," non mi importa, ti capisco, ormai è passato" lo guardai e li sorrisi lui fece lo stesso, quanto mi era mancato quel sorriso mamma mia.
"ti amo stupido"
"ti amo anch'io scemo" mi guastó i capelli e ci unimmo in un breve ma dolce bacio.
Mi distesi accanto a lui, con la faccio appoggiata al petto del mio amore, presi il computer che mia madre fortunatamente mi aveva portato, e iniziammo a vedere i filmati di noi da piccolini, c'era uno dove io e Edvin ci picchiavamo in una lotta con i cuscini e quando lui si stancó e si distese sul letto, io arrivai con un piccolo secchio pieno di acqua gelida e gli è lo lanciai addosso, lui sobbalzó dal letto e inizio a rincorrermi per tutta la casa, fino a quando non mi prese e lui era sopra di me, "guarda qui" mi disse Edvin indicando i nostri sguardi sullo schermo " ecco cosa intendevano i nostri genitori quando ci hanno detto che c era qualcosa che andava oltre l amicizia" ah ero l'unico che lo sapeva da anni bene.
Passammo l'intera serata così, abbracciati, nella mia stanza, vedendo i video di noi da piccoli, le nostre mamme erano andate a prenderci il burgher kink essendo che il cibo dell'ospedale faceva letteralmente schifo, e finalmente arrivarono con i nostri ordini, avevo una fame da lupo, "ei piccolo con calma" disse Edvin con voce divertita, " non mangio da 2 giorni amore, non puoi dirmi di fare con calma" scoppiammo a ridere entrambi, mi mancavano questi nostri momenti insieme, ci guardiamo negli occhi, in quel momento c' eravamo solo noi, io e Lui, il resto non contava, eravamo noi contro il mondo "mi mancavano questi momenti" disse lui, "promettimi che non accadrà più una cosa del genere" "te lo prometto curly".
Iniziammo a mangiare, io per la fame che avevo mi divorati tutto "ei ti sei sporcato" avevo mangiato così veloce che non mi ero accorto di essermi sporcato "dove? Non vedo" "al lato della bocca" non era il momento ma " mi pulisci tu? " dissi sotto voce, avvicinandomi di più al suo viso, lui sorrise e con il pollice mi tolse la salsa dal viso, e mi bació lentamente, quanto mi era mancato.

UNA FOLLIA PER AMORE... 💙 (Omar&Edvin) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora