capitolo 6

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𝐇𝐢𝐧𝐚𝐭𝐚'𝐬 𝐩𝐨𝐯

Non so che cosa era successo la sera prima, stavamo vedendo un film tutti insieme ed ero ancora mezzo addormentato. Sentivo qualcosa affianco a me, era caldo e comodo, mi dava conforto. Decisi di aprire gli occhi e quello che mi ritrovai davanti fu un corvino addormentato.

Sarò sincero, stavo per urlare.

Stavo per urlare sia per lo spavento che per il fatto che lui stesse dormendo nel mio letto, ma riuscii a trattenermi.

Perché stava dormendo nel mio letto? E PERCHE' ERAVAMO COSI' VICINI!?

Decisi di soffermarmi sul suo petto. Era muscoloso: gli addominali erano abbastanza scolpiti per la sua età, fin troppo. Iniziai ad arrossire senza controllo e il battito aumentava sempre di più. Quando mi ripresi decisi di riaddormentarmi ma stavolta appoggiai la mia schiena contro il suo petto. Non so perché lo feci ma in quel momento non ci pensai. Ero comodo, mi sentivo... tranquillo. Lo sentì stringermi di più a se, anche se stava dormendo, lui voleva che gli stessi vicino.

𝐐𝐔𝐀𝐋𝐂𝐇𝐄 𝐎𝐑𝐀 𝐃𝐎𝐏𝐎.

Al risveglio ero solo. Non c'era nessuno vicino a me. Certo non mi aspettavo che rimanessimo lì per sempre, però un po' ci speravo.

Decido di alzarmi, mi metto le ciabatte e scendo nel piano di sotto.

"TOBIOOOO NE VOGLIO ANCORA TI PREGO."

"Natsu non posso ne rimangono solo tre, poi tuo fratello rimane a digiuno."

"UFFA E' SEMPRE COLPA DI SHOYO. ALMENO POSSO AVERE UNA BRIOCHE?"

"No Natsu su non fare così, hai già mangiato troppe cose. Poi ti fa male la pancia e alla fine tuo fratello se la prende con me."

Appena arrivai in cucina calò il silenzio.

"Uh- buongiorno!" dissi sorridendo.

"Oh sei vivo, pensavamo fossi morto. Natsu aveva già preparato il funerale." disse il corvino

"EI MA VOI DUE VI METTETE CONTRO DI ME PURE DI MATTIN- aspetta. E' TAMAGO KAKE QUELLO CHE SENTO?"

"SI SHOYO E TOBIO E' UN BRAVISSIMO CUOCO. HA DETTO CHE VOLEVA FARLI DATO CHE GLI AVEVI DETTO CHE E' IL TUO PIATTO PREFERITO" disse Natsu entusiasta.

"SUL SERIO KAGS??"

"beh ecco io- STUPIDO HINATA MANGIA E BASTA" disse arrossendo sempre di più.

Scoppiai in lacrime per le risate. Era bellissimo quando arrossiva per merito mio.

Finita la colazione mandai subito Natau a lavarsi anche se era domenica e quindi poteva fare tutto con più calma, ma la cacciai letteralmente dalla cucina.

Rimanemmo solo noi due, io e lui.

Nessuno osò parlare così decisi di sistemare e pulire la cucina. Quando ad un certo punto sento la sua voce vicino a me.. fin troppo vicina.

"Grazie per l'ospitalità, e per avermi fatto dormire qui, anche se sei stato insistente come al solito." Disse sfidandomi.

"Tsk. Guarda che puoi anche risparmiarti quel sorriso da imbecille. E poi non ti ho costretto a rimanere, potevi anche andartene tranquillamente." Dissi seccato.

Accadde tutto troppo velocemente e lui era a due centimetri dal mio viso.

"Io invece ricordo che tu mi hai pregato di rimanere sta notte." disse sussurrandomi all'orecchio in un modo abbastanza provocante.

"E-EHI. DI' UN PO' MA SEI IMPAZZITO PER CASO??" dissi mentre diventavo tutt'uno con un pomodoro.

Rendendosi conto di quello che era successo, arrossì pure lui.

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