capitolo 2
La prima cosa che Angelica vide fu la finestra che si affacciava sulla foresta, il paesaggio era fantastico aveva sempre sognato una camera così... il letto a baldacchino era sistemato di fianco alla finestra, le grandi pareti bianche facevano presentare la cameretta aperta e luminosa, tutti gli armadi erano in legno antico levigato e c'era una grossa scrivania da ufficio verniciata di un lilla carico, lo stesso colore delle lenzuola e dei cuscini. Rimase 2 minuti o più ad osservarla fin quando non si decise ad entrare, poggiò le valige vicino all'armadio e corse subito alla finestra per aprirla e osservare meglio la foresta, litigò con la maniglia per 1 minuto fino a quando non si aprì e un'ondata d'aria fresca la investì scompigliandole i lunghi capelli neri e cancellando l'odore stantio della stanza sostituendolo con un leggero profumo di muschio e di erba tagliata, Angelica salì sul cornicione, vi si sedette sopra e finalmente si rilassò, abbandonando tutti pensieri e le preoccupazione che l'avevano perseguitata per giorni, ma ben presto quell'emozione di felicità quasi sconosciuta per Angelica si trasformò in angoscia e preoccupazione le si appannarono gli occhi e le lacrime sgorgarono una dietro l'altra -" no Angelica ti sei ripromessa che non sarebbe più accaduto, basta" si ripetè queste parole quasi come un mantra, si asciugò le lacrime con il maglioncino blu di cashmere e scese dal cornicione proprio mentre sua mamma la chiamava -" tesoro vai a farti la doccia io vado a comprare qualcosa da mangiare, torno subito" -" ok mamma a dopo."
Ringraziò il cielo di aver ascoltato la sua saggia mamma e di averla lasciata andare prima di lei nella nuova casa per sistemarla prima del suo arrivo, ci mise 5 buoni minuti per rintracciare il bagno ma poi lo trovò e come il resto della casa era bellissimo, le piastrelle che contornavano le pareti erano fatte a mosaico di un bianco tendente all'azzurro, un grande specchio sopra due lavandini e vari armadietti sovrastanti, i sanitari erano di un bianco splendente ma la cosa che colpì più di tutto Angelica era la doccia di una grandezza smisurata, potevano starci tranquillamente tre persone, bhe di certo non era abituata a tutto quel lusso e per un momento fu quasi felice di essersi trasferita... per un momento. Si tolse i vestiti e l'intimo ma prima di andare dentro la doccia si concesse un istante per guardare in che condizioni era; i lunghi capelli neri erano tutti scarmigliati, i grandi occhi grigi ancora arrossati dal pianto come anche le labbra carnose, sospirò a quella visuale ed entro in doccia. Si rilassò cullata dall'acqua calda che le bagnava il corpo, voleva che quel momento non finisse mai ma poi la voce squillante della madre che stava rientrando la fece tornare nella realtà e si lavò velocemente il corpo e i capelli. -"Angelica, sono arrivata sei ancora in doccia? -" no mamma ho finito arrivo" -" sbrigati ho comprato il tuo piatto preferito". A quelle parole si rese conto che aveva davvero fame allora si infilò in fretta dei pantaloncini del pigiama e una canottiera e scese le scale con ancora i capelli bagnati.
-" è davvero buono mamma" disse Angelica prendendo un altro boccone di filetto di carne -" eh si lo so, c'è un posto qui vicino che lo fa davvero bene, comunque Angelica domani vuoi che ti accompagno io nella tua nuova scuola?" ed ecco di nuovo quella sensazione di angoscia e ansia, l'aveva completamente dimenticato -" mamma.." disse prendendo l'ultimo boccone di carne -" ora non ne voglio parlare ci penserò domani" sua madre sospirò e cominciò a sparecchiare mentre Angelica si alzò per andare a scegliere uno dei film in dvd che aveva portato dalla vecchia casa -" ti va bene "Piume di struzzo"? in quel momento un film comico faceva al caso suo.. -" si, tu comincia a guardarlo io arrivo."
-" tesoro vai a letto il film è finito eri davvero stanca e ti sei addormentata" Angelica mugugnò qualcosa di incomprensibile e si alzò per andare in camera sua -" buonanotte mamma" -" notte tesoro". Arrivata nella sua stanza si stese nel letto, era davvero comodo e si lasciò cullare dalle lenzuola fresche. ma prima che il sonno prendesse il sopravvento Angelica potè giurare di aver visto in lontananza, nella foresta oscura, due grandi occhi blu splendenti che la fissavano e poi.. un ululato.