Gabriel

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La mattinata più strana della sua vita pensò Angelica mentre faceva sorrisi di circostanza ai suoi nuovi vicini di casa, quella stessa mattina precisi come un orologio svizzero si erano presentati con un cesto pieno di cibi sottovuoto e vini pregiati presentandosi come i loro nuovi vicini di casa, la famiglia Feller. Ella e Angelica che erano sedute sul divano sgranocchiando schifezze davanti a vecchie soap opere per casalinghe annoiate, colte alla sprovvista non poterono fare altro che farli accomodare in casa, naturalmente erano davvero grate per il pensiero carino e li accolsero con un gran sorriso. La famiglia era composta da Mary, una donna di mezza età esile con grandi occhioni neri circondati da rughette appena visibili e una folta chioma biondo platino, Bob un uomo alto con pochi capelli in testa sistemati in modo da farli sembrare più folti, due occhietti vispi e blu e una visibile pancia che sporgeva dai pantaloni, ad angelica infondette subito una grande simpatia, il terzo era il figlio Michael un ragazzone alto almeno 1.90 ma nonostante ciò molto magro, aveva lo stesso colore degli occhi del padre e la forma della madre. Per tutta la mattina Michael non smise di guardare Angelica e lei molto imbarazzata gli sorrideva cercando di non arrossire come era solito succederle, in fin dei conti era un bel ragazzo ma lei non riusciva a togliersi dalla testa Gabriel il modo in cui le sorrideva, l'oceano che aveva al posto degli occhi e le sensazioni provate al contatto con la sua pelle quando si erano stretti la mano, non riusciva a smettere di pensare a lui ed era una cosa che le dava fastidio non voleva soffrire di nuovo e nello stesso tempo si sentiva stupida a provare tutto ciò per un quasi sconosciuto, stette a pensarci ancora per qualche minuto e poi arrivò alla conclusione che probabilmente Gabriel la attirava soltanto per la sua bellezza, come era successo a tutte le ragazze della scuola che alla fine ci avevano rinunciato, ora doveva farlo anche lei anche se nel profondo del suo cuore sapeva che non era così. Mentre rimuginava suoi suoi sentimenti sua mamma discuteva con i nuovi vicini sui posti da visitare, i ristoranti migliori della città e quelli che invece doveva evitare, poi cominciarono a fare domande ad Angelica su come si trovava nella nuova città e se si era ambientata, e Michael che fino ad ora sembrava annoiato tranne che per la presenza di lei, si raddrizzò sulla sedia e ascoltò ogni sua risposta molto interessato. La mattina stava procedendo bene ma poi Angelica si accorse di non aver ancora confermato l'invito di Cristy a Megan allora si alzò chiedendo scusa a tutti e dicendo che aveva una faccenda importante da sbrigare poi salutò ringraziando ancora per il pensiero carino e si dileguò in camera sua sentendo gli occhi di michael puntati sulla schiena.

Alle 4.00 in punto l'amica si era presentata in casa sua dicendo che era di vitale importanza prepararsi insieme, e come al solito fece sorridere Angelica, dopo le presentazioni alla madre salirono al piano di sopra e Megan chiuse la porta poi prese il borsone che aveva dietro lo aprì ed estrasse un magnifico vestitino nero con due aperture sui fianchi coperte da un leggero strato di pizzo trasparente e uno scollo a cuore, lei rimase a bocca aperta non aveva nulla del genere nel suo armadio che somigliasse a quello... anzi nel suo armadio non aveva praticamente vestiti da sera, non aveva pensato a quel piccolo particolare e ora non aveva nulla da mettersi, sconsolata decise che avrebbe messo jeans una camicetta scollata che le aveva regalato sua madre -" Megan è davvero bellissimo, mettilo voglio vedere come ti sta" l'amica aggrottò la fronte e le sorrise -" ma che hai capito Ange, questo è per te l'ho trovato nel mio armadio e ho pensato che addosso a te starebbe benissimo allora te l'ho portato" Angelica era senza parole abbracciò l'amica e la ringraziò -" oh ma le sorprese non sono finite" dalla borsa che pareva quella di Mary Poppins tirò fuori un bellissimo paio di dècolletè nere lucide e gliele porse -" queste con quell'abitino staranno benissimo" Angelica le sorrise -" sono bellissime, in effetti non avevo nulla da mettermi di appropriato per una festa" l'amica le sorrise come se già lo sapesse poi tirò fuori un'altro abito simile al suo solo bianco e un paio di scarpe blu con il tacco -" questi invece sono i miei" posizionò l'abito in corrispondenza del corpo -" come sto?" Angelica le sorrise, Megan era davvero bellissima anche senza abito -" stai benissimo" l'amica la ringraziò e porse l'abito nero ad Angelica che aveva già in mano le scarpe -" per te va bene se mi cambio qui? -"sisi certo io vado in bagno a farmi una doccia 10 minuti e sono da te".

Angelica fece una doccia veloce poi si asciugò i lunghi capelli neri lasciandogli le loro onde naturali dopo di che prese il beauty- case, si mise un po' di mascara e un lucida labbra rosa, una volta soddisfatta indossò l'intimo, il vestito gentilmente prestato da Megan e le dècolletè. Appena rientrata in camera l'amica spalancò la bocca -" wow Angelica stai benissimo" lei si guardò allo specchio, quasi non si riconosceva, non si era mai agghindata per una festa e vedersi in quel modo le faceva uno strano effetto -" beh anche tu non sei da meno" disse guardandola e sorridendole.

Il locale era super affollato e trovarono a stento Cristy che era seduta accanto ad un ragazzo e lo stava baciando appassionatamente Megan tossicchiò imbarazzata -" oh eccovi ragazze pensavo non veniste più, lui è George un mio amico" amico amico proprio non sembrava pensò Angelica divertita, George strinse le mani alle ragazze e ad un'occhiata di Cristy si dileguò. La musica era assordante ma in fin dei conti si stava divertendo, non si ricordava l'ultima volta in cui aveva passato una serata con le amiche, lei aveva ordinato un Mojito mentre le amiche 2 Alaska, sentiva già il peso dell'alcool ma non era ubriaca solo un po' di mal di testa poi ad un certo punto Cristy propose di andare a ballare ma Angelica non ne aveva voglia quindi disse alle amiche di andare e che le aspettava seduta li, loro un po' titubanti si dileguarono in mezzo alla folla. Angelica sorseggiava il liquido freddo e ad ogni sorso le bruciava lo stomaco, inevitabilmente pensò a Gabriel voleva averlo li, voleva baciarlo, riavere un contatto con la sua pelle... ad un tratto sentì un odore famigliare, si girò di scatto e vide l'oggetto dei suoi sogni dietro di lei, avvampò e sentì un dolore piacevole alla bocca dello stomaco si fissarono per un tempo indefinito poi Angelica si decise a parlare -" ehi ciao Gabriel" disse cercando di non arrossire, lui indossava un paio di jeans e un maglione nero che gli fasciava i muscoli, come al solito lei rimase interdetta dal suo fascino, lui prese posto accanto a lei e le sorrise -" che ci fai qui tutta sola" lei forse un po' troppo spavalda grazie all'alcool gli rispose-" potrei farti la stessa domanda" lui rise e la osservò maliziosamente poi indicò un tavolo in fondo, tre ragazzi ridevano e scherzavano mentre bevevano cocktail, lei arrossì imbarazzata -" oh si.. sono qui con un'amica... è andata a ballare" lui ascoltava ogni parola di Angelica attentamente come se stesse cercando di leggerle nel pensiero -" e tu perchè non balli?" e ora cosa avrebbe dovuto dirgli? che aveva male alla testa solo per tre sorsi di Mojito? le mani erano sudate fradice, si accorse che tremava leggermente e quel dolore allo stomaco non voleva andarsene, girò il volto lui piantò gli occhi nei suoi, si osservarono, senza dire una parola, in fondo non ce n'era bisogno a lei bastava averlo accanto, ad un tratto Gabriel parlò -" ti va di fare un giro fuori? -"si, va bene" lui l'aiutò ad alzarsi e uscirono da quel posto assordante.

Camminavano da circa un minuto senza proferire parola d'un tratto Gabriel si fermò e la osservò -"sei bellissima" Angelica avvampò sentiva che da un momento all'altro il cuore le sarebbe schizzato fuori dalla gabbia toracica -" G..grazie" si erano fermati e lei era appoggiata ad un muro alcool e Gabriel insieme non andavano bene per il suo povero cuore, lui le si avvicinò pericolosamente poi il cellulare squillò "maledetto arnese bastardo" pensò, lo tirò fuori dalla borsa e vide che era Megan -" pronto" -" Angelica dove sei? dobbiamo andare è tardi ti aspetto qui muoviti" intanto vide che lui la stava osservando i lineamenti induriti e la mascella contratta -" s...si arrivo" -" poi mi spieghi cos'è successo" disse Megan ridacchiando dopo di che attaccò. Rimise il cellulare in borsa, poi alzò gli occhi e Gabriel era a pochi centimetri dal suo viso non se n'era accorta, il cuore riprese a battere forte e il petto le faceva su e giù velocemente, il cuore le diceva di restare li e baciarlo ma sapeva che doveva andare da Megan -" Gabriel io dev.." lui le posizionò un dito sulla bocca -"shh.. non voglio lasciarti andare" -allora non farlo" detto ciò lui posizionò le carnose labbra sulle sue e in quel preciso istante il mondo intorno a loro svanì"

Salve a tutti spero che questo nuovo capitolo vi piaccia buona lettura"


Protetta dal lupoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora