♡︎Capitolo 7

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Come avevamo deciso quel pomeriggio, più precisamente verso le 18:00, andiamo giù in paese.

La casa vacanze dei Bakugo era leggermente a qualche km di distanza da quest'ultimo, infatti con la neve e con la macchina è stato un po' difficile raggiungere la nostra destinazione ma alla fine ce l'abbiamo fatta.

Non ci sono parole per descrivere il freddo che faceva. Indossavo un maglione chiaro, sotto una maglietta termica e sopra un cappotto marroncino chiaro e lungo, mi arrivava praticamente a metà coscia; ovviamente non poteva mancare una sciarpa calda. Poi dei semplici jeans scuri e degli scarponcini comodi.

"Allora ragazzi se volete vi lasciamo visitare le bancarelle da soli, anche noi faremo lo stesso. Ci vediamo tra un'ora in questo esatto puntoe mi raccomando non perdetevi, c'è molta gente" ci dice la mamma di Katsuki

"Tsk non trattarci come dei ragazzini, abbiamo 17 anni, vecchia!" risponde il biondo irritato, sento puzza di guai "Eppure solo un bambino maleducato parlerebbe in questo modo con sua madre!" controbatte lei "Che hai detto?!" il biondo è pronto ad attaccare ed io lo prendo velocemente per un braccio e ci allontaniamo "Ok va bene, a dopo" dico velocemente agli altri.

"Ma come si permette..." continua a borbottare Katsuki "Non offenderti ma secondo me ha ragione-non ho tempo di continuare a parlare che subito mi fulmina con lo sguardo- Voglio dire, non dovresti trattarla così, è tua mamma e fa tanto per te"

"Mpfh" si limita a fare, preferisco non continuare con questo discorso.

Ci fermiamo in un paio di bancarelle, una che vendeva dei dolci tipici natalizi, decorazioni e tante lucine e piccoli alberelli di Natale, ovviamente c'era altro ma per colpa di tutta quella massa di gente non siamo riusciti a vedere molto.

Sento le mani che mi gelano, forse avrei dovuto indossare dei quanti, neanche mettendole in tasca si riscaldano. Credo che Bakugo lo abbia notato, infatti, facendo il finto scocciato, mi prende le mani e prova a riscaldarmele con il suo quirk, dopodichè prende la mia mano destra tra la sua sinistra e le mette dentro la tasca del suo giaccone.

Classica scena di un film romantico.

Non avrei mai pensato che fosse capace di fare cose simili, mi sorprende sempre di più.

Katsuki non dice una parola e continua a camminare, dando uno sguardo ogni tanto a qualche oggetto esposto.

Mi fermo per un secondo avendo adocchiato una bancarella che vendeva guanti molto carini e anche dei cappelli caldi. Immagino che Katsuki sia dietro di me e inizio a scegliere ciò che mi serviva.

"Scusi signora quanto vengono questi?" chiedo all'anziana venditrice mostrandole appunto un paio di guanti natalizi "Oh cara quelli vengono 1,290¥ (circa 10€)"

Tiro fuori il portafoglio e pago velocemente, decido di indossare subito ciò che avevo comprato.

Mi giro aspettandomi Katsuki proprio li davanti invece non c'era, solo tutta gente ammassata che dal mio punto di vista era come se non si muovesse.

Mi faccio prendere subito un po' dall'ansia. Odio questo genere di situazioni, mi manca l'aria, stando da sola soprattutto è peggio, nessuno a cui puoi stringere la mano per tranquillizzarti.

Faccio dei respiri profondi e mi immergo nella folla cercando un punto meno affollato.
Molti mi spingono cercando anche loro di passare, prendendomi anche a brutte parole urlandomi di darmi una mossa.

Guardo da tutte le parti cercando qualcosa che somigliasse a quell'ammasso di capelli biondi ma niente di niente.

Continuo a camminare cercando di mantenere la calma. Potrei chiamarlo ma qui non prende quasi per niente, è inutile.

All'improvviso qualcuno alla mia destra mi afferra il polso e mi porta con sé, fortunatamente era solo Katsuki.

"Ma dove diamine eri finita?!"

"E-Ero in una bancarella a comprare dei guanti-dico mostrandoglieli-pensavo te ne fossi accorto e quando mi sono girata non c'eri"

"Merda...in ogni caso tutto bene?" mi chiede guardandomi negli occhi "Si tutto bene, mi era solo venuta un po' d'ansia, ora è meglio se torniamo dai nostri genitori" dico controllando l'orologio da polso.

Per Natale era tutto pronto. Le decorazioni nel salotto, le lucine, e soprattutto il grande albero di natale che abbiamo addobbato tutti insieme con molta fatica.

Mancavano solamente i regali li sotto, infatti ognuno di noi ne mise uno o due che poi sarebbero stati aperti la mattina del 25.

"Oh! Quello è il mio regalo non è vero?" chiedo a Katsuki rivolgendo lo sguardo alla scatola che portava tra le mani.
Se la mise subito dietro alla schiena e mi fulminò con gli occhi "Non nono affari tuoi".

Mi scappa una piccola risatina e decido di lasciar perdere.

Anche io metto il suo regalo sotto l'albero come anche mia mamma e i genitori di Katsuki.
Ovviamente viene l'ora della cena di Natale.

Mangiammo tante cose buone preparate dalla signora Bakugo, mia mamma ed anche Il biondino a quanto pare ha aiutato a cucinare.

"È tutto delizioso!" esclamo tra un boccone e l'altro, Mitsuki mi sorride "Ti ringrazio tesoro"

Finita la cena iniziamo a sparecchiare e a lavare i piatti, per poi ognuno ritirarsi nelle proprie stanze.

"Ugh sono così piena...non credo di riuscire più a camminare" mi lamento buttandomi di faccia sul letto con Katsuki dietro di me.

"Lo sai che la maggior parte del lavoro l'ho fatto io si?" si adula lui. Mi giro mettendomi seduta nel bordo del materasso e gli stampo un bacio sulle labbra "Lo so! Infatti sei stato bravissimo" noto un leggero rossore sulle sue gote e poi in un milli secondo mi circonda con le sue braccia lasciandomi tanti piccoli bacetti sul collo, facendomi quasi venire il solletico.

"E dai smettila!" cerco di dimenarmi ma è tutto inutile. "nah" fa lui continuando con il suo lavoro.

Con il peso del suo corpo perdo l'equilibrio e cado di schiena sul letto con lui ancora sopra di me che intanto si era fermato.

Non ci volle molto prima che iniziò a farmi veramente il solletico, sui fianchi soprattutto, è il mio punto debole. Schiamazzo e rido, anche lui sembra si stia divertendo e poi si ferma.

Entrambi ansimanti prendiamo aria per qualche secondo, io con ancora il sorriso stampato sul volto
"Ti amo" se ne esce all'improvviso.

Non che non lo sapessi, solo che lo dice veramente di rado e quando lo dice mi fa saltare un battito.

"Anche io. Ti amo anche io."

Detto questo entrambi ci addormentiamo, non vedendo l'ora di aprire i regali come dei bambini.

|The Promise 2| BakugouKatsukixReaderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora