♡︎Capitolo 4

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Il ragazzo che mi aveva aiutata iniziò ad andarsene senza proferire parola, mentre Katsuki ancora mi teneva per il polso.
Ad un certo punto si accovaccia a terra ed inizia a respirare pesantemente.

"Katsuki ohi! Che succede??" gli chiedo preoccupata abbassandomi leggermente "Merda...ero-ero così in pensiero e preoccupato che stavo per sentirmi male." dice tra respiro e l'altro.

Mi inginocchio e lo abbraccio, la sua testa sul mio petto "Ehi tranquillo, è tutto ok, ora solo cerca di respirare con calma." cerco di tranquillizzarlo accarezzandogli la schiena. "Tsk, dovrei essere io quello a tranquillizzarti invece sei tu, tra l'altro non sono neanche arrivato in tempo e ti ha salvata quel tizio che neanche conosci."

Me ne rimango in silenzio non sapendo cosa rispondere, poi mi giro guardando la schiena quel ragazzo che stava andando per la sua strada, non si perché ma qualcosa dentro di me mi diceva che lo conoscevo.

Lascio perdere e ci alziamo entrambi per poi dirigerci verso scuola, tenendoci per mano.

Un paio di giorni più tardi, tornata a casa da scuola il pomeriggio, mi stavo rilassando sul letto a leggere un manga, quando mia madre entra in stanza "[t/n], potresti andare a fare la spesa? Sono molto stanca dopo una giornata di lavoro, ti ho messo la lista nel tavolo della cucina"

"Ugh, ok va bene"

Detto questo mi vesto velocemente mettendomi dei pantaloni della tuta e una felpa sopra ed esco.

Il combini non è troppo distante da casa, infatti ci metto qualche minuto per arrivare. Giro tra gli scaffali prendendo tutto quello di cui avevo bisogno, del pane, insalata, latte, uova e altro.

Mi mancava solo un'ultima cosa ma ovviamente doveva stare nel ripiano più alto quindi non ci arrivai, pur essendo abbastanza alta, nella media insomma, non mi lamento.

A questo punto mi metto in punta di piedi per arrivare a prendere quella cosa ma nel mentre noto che qualcuno di avvicina a me e con tutta tranquillità me lo prende "Ecco tieni" dice porgendomelo.

"Oh!" esclamo guardando il ragazzo corvino davanti a me "Sei quello che mi ha salvata l'altro giorno!"
Fa qualche secondo di pausa, forse per associare il mio viso a quello della scorsa volta "S-si sono io"

Rimaniamo a guardarci in silenzio per qualche istante quando decido di rompere quell'attimo di imbarazzo "Giusto! Vuoi che ti offro un caffè? Non sono ancora riuscita a ringraziarti come si deve" dico sinceramente mettendo ciò che mi serviva nel carrello.

"Ok si certo"

A questo punto finisco di fare la spesa e ci dirigiamo al piccolo bar proprio vicino al supermercato.
Ci sediamo in un tavolino con due sedie all'interno e ordiniamo, io prendo una cioccolata calda dato il freddo e lui un semplice caffè.

"Non è stata la prima volta che ci siamo incontrati quella..." ok questo era del tutto inaspettato "Mh?"

"Penso che tu non ti ricordi ma eravamo credo amici i primi anni delle elementari."

Rimango in silenzio per permettergli di proseguire, questa cosa mi sta incuriosendo sempre di più.

"Ero un bambino un po' grassottello, gli occhiali e i denti storti, mi bullizzavano molte volte ed ero troppo debole e senza palle per difendermi. Un giorno mentre stavo per essere picchiato arrivasti tu e non so come riuscisti a mandarli via spaventandoli con il tuo quirk, i giorni seguenti mi aiutasti ad aprirmi con i professori e i miei genitori, che però non la presero bene, infatti cambiai scuola e non ti rividi più, fin quando un paio di anni fa ti incontrai in biblioteca ma non avevo né il coraggio e neanche l'occasione per parlarti, poi l'altro giorno ti ho vista mentre quel tizio ti stava inseguendo e la prima cosa che mi è venuta in mente da fare è stata quella di aiutarti."

Ero senza parole. Mentre raccontava l'accaduto mi rivennero in mente alcuni ricordi che avevo completamente cancellato dalla mia mente
"Uff, ehm, non so che dire, si effettivamente credo di ricordarmi di te, come ti chiamavi?" chiedo leggermente nervosa.

"Haru"

"Mi ricordo, è un piacere rivederti"

"Anche per me" mi sorride.

Ammetto che aveva fatto un glow up assurdo, insomma è praticamente diverso da com'era da bambino, per forza non lo avevo riconosciuto.
Veramente un bel ragazzo.

Aspetta però io ho un fidanzato.

"Ah! Se non mi sbaglio hai due anni in più di me giusto?"

"Si è vero, ne ho 19, compiuti questo mese"

Finiamo di bere ciò che avevamo preso, pago e usciamo dal bar.

"P-possiamo scambiarci i numeri se ti va...magari per uscire qualche altra volta" era rosso in viso probabilmente dall'imbarazzo e si grattò la nuca con la mano. Mi faceva quasi tenerezza.

"Ma si certo! È una buona idea." gli do il mio telefono e lui ci scrive il suo numero, poi io faccio lo stesso.

"Allora di nuovo, mi ha fatto piacere parlare con te." gli dico sorridendogli

"A-anche per me". dice e poi ognuno se ne va per la sua strada.

Ora che ci ripenso l'ho incontrato un paio di mesi prima che conoscessi Katsuki e Izuku, anche se non abbiamo trascorso molto tempo insieme quello è stato un bel periodo, soprattutto perché avevo appena scoperto quale fosse il mio quirk e utilizzandolo in quel modo capii che sarei voluta diventare un'eroina.

Torno a casa e ripongo tutto su i banconi della cucina, poi mi dirigo in camera, mi spoglio per poi mettermi in pijama e accendere il telefono.

Trovo subito un messaggio.

Sconosciuto
Sono io, di nuovo grazie per oggi.

Io
Figurati, grazie a te

Haru
Buona notte.

Io
Anche a te.

Poco dopo mi arriva una telefonata da Katsuki, strano, ma in ogni caso rispondo subito.

"Hey come va??" gli chiedo io

"Cosa ci facevi con quel tizio oggi?" mi chiede, la sua voce cupa.

"Uh, l'ho incontrato al combini per caso e gli ho voluto offrire un caffè per ringraziarlo, stai tranquillo."

Sento dall'altra parte Katsuki fare un respiro profondo per poi riprendere a parlare "Ok, scusa, di questo periodo sono molto stressato..."

"Non ti preoccupare, qualunque cosa ci sono lo sai, puoi parlare con me."

"mhmh, allora buonanotte, ci vediamo"

"Si, notte"

|The Promise 2| BakugouKatsukixReaderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora