JongTae is the way [IN PAUSA]

Passeggiata Mattutina

'Beh...si è fatta ora di andarsene credo' Si Xiu Min, hai totalmente ragione.
'Ciao Taeminnie!' Kai saltò al collo di Taemin abbracciandolo.
TOGLI LE TUE SUDICE MANI DAL MIO ANGELO.
Finalmente se ne andarono e io e Taemin andammo in camera.
'Domani dobbiamo preparare le valigie! Non ti senti eccitato? '
Come cavolo fai ad essere così allegro sapendo di dover stare separati per un mese?
'Sono un po' triste, Taemin. Non mi va l'idea di stare lontano da te un intero mese. Okay, staremo nella stessa città, nello stesso edificio, ma saremo comunque separati. Durante la permanenza a Parigi sicuramente mi peserà di più... Non voglio stare lontano da te nemmeno un giorno,nemmeno un'ora e non mi fa certo piacere dover rimanere con Kai. Non mi è mai stato molto simpatico sai? Mi da profondamente fastidio il fatto che ti stia così attaccato ed è soprattutto il fatto che lo assecondi che non mi piace.' Finalmente mi ero liberato.
'Awwwwww'
'Awwww cosa?'
'Sei geloso!'
'Io geloso? Ahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahah ah ah ah. SI, e anche parecchio'
... Uffa...
'Jong, ti direi di smettere di essere geloso perché non ce n'è il minimo bisogno.... Però...'
'COSA PERÒ?'
'Sei troppo carino quando sei geloso,continua ad esserlo'
'Cosa intendi dire con continua ad esserlo? Spero che non voglia dire che mi darai motivi per esserlo!'
'Ma per nulla tesoro! Oh! Aspetta! Mi è venuto in mente di dover telefonare Kai!' scoppiò a ridere.
'Non prendermi in giro!'
Lo tirai a me e lo strinsi scaricando tutta la gelosia che avevo accumulato.
'Jonghyun, lasciando da parte gli scherzi, sai che ti amo, non c'è bisogno di essere geloso'
Taemin non mi chiama quasi mai Jonghyun per esteso, ma il fatto che lo fece mi dimostrò che era serio.
Ci baciammo a lungo ed il bacio portò poi a... Non penso ci sia proprio bisogno di dirlo. C'è da dire però, che dalla prima volta eravamo migliorati. Non mi metto a raccontare i dettagli altrimenti diventa 'Cinquanta sfumature di Jonghyun e Taemin' e non è ciò che voglio, ma lasciatevi dire che era stato anche meglio della prima volta.

'Joong dai svegliati! Ho Preparato anche la tua valigia così possiamo passare la giornata insieme! Dai amore su!'
Ma quanto lo amo.
'Come farò un mese senza di te?'
'Non lo so ma intanto alzati, usciamo'
Non mi andava di uscire. Avrei preferito passare la giornata diversamente... Se capite cosa intendo... Insomma mi si prospettava un mese di astinenza! Poco dopo avremmo dovuto fare un concerto e poi programmi e interviste e tutto di nuovo all'infinito. Quando avremmo recuperato?
Mi vestii e io e Taemin uscimmo di casa.
'Dov'è che andiamo? '
'A mettere questi nei due posti che più hanno significato per me' mi diede un sacchetto contenente due lucchetti e ci dirigemmo verso il parco.
'Ricordi questa panchina? Tre anni fa caddi poco distante da qui e mi portasti in braccio fino a questa panchina. Stavi piangendo ma nascondevi le lacrime. Non era nulla di grave ma tu mi portasti ugualmente in braccio fino a casa. Questo è uno dei posti più importanti per me. Ho intenzione di lasciare una piccola parte della mia anima. Così rimarrà in me, ma la chiave l'avrai tu. Dovrai essere tu un giorno a decidere se lasciarlo o no.' chiuse il lucchetto attorno al sottile bracciolo della panchina e mi consegnò una piccola chiave appesa ad una catenina argentata.
'Taemin, perché lo stai facendo?'
'Voglio cancellare i tuoi dubbi. Voglio farti capire che l'unica persona che ha accesso al mio cuore sei tu.'
'Non ce n'era bisogno' gli alzai un po' il mento e lo baciai.
Mi prese la mano e riprendemmo la passeggiata mattutina. Arrivammo davanti allo studio del programma a cui partecipammo con i Super Junior.
'Di questo posto non c'è nemmeno bisogno di parlare. È da qui che è iniziato tutto.' lo anticipai io.
'Il primo bacio, se così si può definire' aggiunse lui. 'Ma non ho intenzione di metterlo qui.'
Arrivammo poco più avanti, davanti ad una gelateria ancora chiusa.
'5 aprile 2011. Gettando una carta mi cadde nel bidone un sottilissimo bracciale d'oro a cui tenevo tanto. Ti tuffasti letteralmente nella pattumiera per riprenderlo. Quando lo ritrovasti mi dicesti "scusa, si è sporcato". In quel momento ciò che provavo per te si accentuò ulteriormente. Può sembrare banale ma per me è un posto importante, è qui che ho capito che non avrei potuto amare nessuno all'infuori di te'.
Mi sciolgo. Definitivamente.
'Non è banale.' repressi le lacrime 'È semplicemente bellissimo' e lo abbracciai. Tornando a casa mano nella mano incontrammo l'ultima persona che avrei voluto vedere. 'Taeminnie! Che ci fai qui?'
GRRRRRRRRRR
Strinsi la mano di Taemin ancora più forte e lui accarezzò il dorso della mia, molto probabilmente per tranquillizzarmi.
'Ah Jonghyun ci sei anche tu'
Non sono proprio quel che si definisce "invisibile" piccolo bastardo.
'Kai! Che ci fai qui da solo?'
'Da solo?! Oh... No... Dovrebbe esserci Lay da qualche parte... Penso si sia perso. Beh capita! Dovevamo andare in lavanderia a ritirare dei vestiti per il viaggio. Voi invece?'
'Una passeggiata'
'Visto che ho perso Lay, mi unisco a voi!'
Stavo quasi per sgretolare la mano di Taemin.
'Scusa Kai, abbiamo finito e dobbiamo tornare a casa, i ragazzi ci stanno aspettando per fare colazione. Ci vediamo domani okay?'
'Hmmmpf okay. Ciao Taeminnie!!! Ciao Jonghyun. '
Ci allontanammo.
'Hai intenzione di staccarmi la mano?'
'Scusa. Mi fa un brutto effetto.'
'L'ho notato ahahahahahahah'
Ritornammo a casa e, stremati dalla lunga,lunghissima passeggiata, andammo di nuovo a letto.
Taemin prese una penna dal comodino e si sedette. Mi alzò la maglia e mi scrisse "Ti amo" sul cuore.
'Non avrò la possibilità di dirtelo molto spesso durante questo mese,ma questa non se ne andrà via facilmente perché l'ho scritta dentro.'
Mi passò la penna e feci la stessa cosa. Passammo il resto della mattinata a coccolarci e dormimmo per quasi tutto il pomeriggio, in attesa della partenza del giorno successivo.
Sentivo già la sua mancanza e sentivo già la rabbia per la futura convivenza con Kai.
L'unica cosa positiva era che Taemin era al sicuro dal quel piccolo antipatico bastardo.