POV. YASMIN RAMSEYAdam, si avvicina lentamente a me.
Dopo, che ho staccato la chiamata."Con chi parlavi, mogliettina?
Chi è che ti manca, così tanto?" mi chiede Adam, con una voce leggermente arrabbiata.Avanzando, poi con passi decisi verso di me.
Mentre, io faccio passi indietro per stare distante, da lui.
Ad un certo punto, senza accorgermene.
Vado, a sbattere contro il muro vicino, al comodino.
Adam, vedendo che vado a sbattere, contro il muro.
Fa un sorriso malizioso.Poi, facendo un ultimo passo si avvicina, a me.
Poi, mi alza il mio mento con le sue mani, e mi analizza il viso.
Mi chiedo, con chi crede che stavo parlando.
Non è forse geloso.
Non penso, lui geloso è impossibile."Quindi, non parli?
Forse nella mia assenza, qualcuno ti ha mangiato la lingua, mogliettina?" dice Adam, guardandomi negli occhi."Parlavo con mia sorella, Leila" rispondo io, con quel poco coraggio che ho.
Per poi, abbassare lo sguardo."Ah ok" dice, Adam.
Togliendo, dal viso la sua espressione infastidita, e arrabbiata.
"Allora, sai parlare.
Per fortuna, che non hai perso la lingua.
Comunque, non mi saluti come si deve mogliettina" dice Adam.Per poi, avvicinarsi lentamente alle mie labbra.
Provo, a liberare il mio mento dalla sua presa.
Ma, lui ignorando i miei tentativi, di liberarmi.
Mi bacia, poggiando la mano libera sul mio fianco.
Socchiudo, le labbra sentendo un pizzicotto, sul fianco.
Mentre, ho le labbra socchiuse.
Lui infila la sua lingua, nella mia bocca.Sentendo, qualcuno bussare.
Adam si stacca, dalle mie labbra."Signore, posso entrare?" chiede, una voce femminile.
Dietro la porta della stanza, dopo aver bussato."Entra e dimmi che cazzo vuoi?" chiede, Adam incazzato.
Staccandosi, dalle mie labbra alla ragazza che sta bussando, alla porta.
"Mi dispiace, di avervi disturbato signore.
Ma, la signora Amanda mi ha ordinato di portare il pranzo, per lei e per la signora Yasmin" dice la cameriera, che stava bussando alla porta, con una voce tremante."Bene, allora muoviti a mettere il pranzo, sul tavolino e poi vattene" dice Adam, alla povera ragazza con una voce fredda e incavolata.
Quando, la ragazza mi guarda io le sorrido, dolcemente.
Poi lei, mettendo il pranzo sul tavolino e chiudendo la porta.
Se ne va, uscendo dalla stanza."E te, come mai non hai pranzato?" mi chiede, Adam.
Dopo, che la cameriera se n'è andata.
"Non avevo fame" gli rispondo, io.
"Bene, ora ti sarà venuta la fame.
Quindi, ti siedi difronte a me e pranziamo, insieme" mi dice, Adam.Per poi, andarsi a sedere sulla poltrona davanti al tavolino, seguito da me.
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Love for Eternity
RomanceAdam Miller ha venticinque anni, capelli color carbone, occhi freddi azzurri. È freddo, stronzo, manipolatore, attraente, bello, senza anima, capo ovvero re della mafia americana. Yasmin Ramsey ha ventidue anni, occhi color marrone, terra e capelli...