Capitolo 47

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POV. YASMIN RAMSEY

Sono seduta per terra e sto piangendo, vedendo la porta della villa.

La porta tramite la quale ero entrata nella mia nuova vita e nella vita della famiglia Miller.

Oggi vedendo quella porta, sto piangendo perché mio marito mi ha separata da lui.

Mi chiedo come farò a vivere senza Adam.

Io ormai lo amo e potrei fare qualsiasi cosa per lui, ma non stargli lontana.

"Signora, il signor Miller la vuole fuori da qui il prima possibile.
Se si può alzare, così che l'accompagno a casa di sua zia" dice un'uomo alle mie spalle.

Ma io ignorandolo continuo a piangere.
Vedendo la villa Miller e ricordando i ricordi passati con mio marito e il resto dei membri della famiglia.

"Signora, la prego, si alzi e non renda le cose difficili per noi, che dobbiamo rispondere ai ordini del signor Miller" mi dice di nuovo, l'uomo di prima alle mie spalle.

Questa volta ascolto l'uomo e cerco di alzarmi.
Ma non riuscendo ad alzarmi da per terra, cado di nuovo.

Sto cercando di alzarmi un'altra volta, quando vedo una mano davanti a me.

Allora alzo lo sguardo e vedo la nonna di Adam, che mi sta porgendo la sua mano, a quanto pare, per aiutarmi ad alzarmi dall'asfalto.

Allora con l'aiuto di Margaret, mi alzo in piedi, facendomi forza.

"Non me l'aspettavo che potessi commettere uno sbaglio così grande, sapendo com'è fatto mio nipote" mi dice la nonna di mio marito.

Mentre io sto asciugando le lacrime dagli occhi.

"Signora Margaret, io non avevo intenzioni di nascondere questa cosa ad Adam.
Ma l'ho nascosta per Norah, perché so che lei, lo avrebbe detto presto ad Adam.
La prego, dica lei qualcosa ad Adam.
Lo convinca lei a non mandarmi via" dico io a Margaret, lasciandomi sfuggire delle lacrime dagli occhi.

"Sentimi attentamente, ragazzina.
Io non sono qua, per sentire i tuoi lagnosi pianti.
Anzi sono qua semplicemente per ringraziarti, per aver commesso questo sbaglio per cui te ne stai andando dalla mia vita" mi dice Margaret con una voce acida e velenosa.

"No...non dica così sign...signora Marg...Margaret.
La prego, con...convinca Adam a farmi rest...restare qua" dico io a Margaret, piangendo e singhiozzando.

"Senti, non piangere che mi stai facendo venire il mal di testa.
E poi ragazzina, ormai sai meglio di me che mio nipote, non sente il parere di nessuno, nemmeno il mio.
Quindi non supplicarmi.
E poi io vorrei solo ringraziare mio nipote, per averti cacciata dalla mia vita, anche perché non sei nemmeno stata capace di darmi il mio pro nipote, che tanto desidero.
Ora non ti voglio più vedere, quindi vattene da qua.
Jago, porta questa ragazza dove la devi portare, che nemmeno mio nipote la vuole vedere qua, per più di un minuto ancora" dice Margaret seria e con la sua solita voce astiosa e maligna.

Mentre io continuando a piangere, seguo l'uomo che mi stava chiamando prima, che a quanto pare si chiama Jago.

"Tutti voi, ricordatevi di non far mai più entrare questa ragazza in questa villa, perché questi sono ordini di mio nipote" dice Margaret alle mie spalle ai uomini di Adam.

Mentre io sto andando tra le lacrime, verso la macchina.

Appena mi sono seduta nella macchina.
Abbasso subito il finestrino, per vedere un'ultima volta la villa, dove ho tanti ricordi e dove è presente mio marito, il mio amore.

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