Capitolo 36

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POV. YASMIN RAMSEY

Prima, mentre io e Norah eravamo in giardino, anche Alisa e Mabel si erano aggiunte a noi.

Poi verso ora di pranzo, una cameriera ci era venuta, a chiamare per pranzare.

In questo momento sono insieme agli altri, nella sala da pranzo.

Poco fa abbiamo mangiato i cibi deliziosi, fatti da Maria.
E ora stiamo mangiando il tiramisù, che ha fatto Keira.

Quando, Keira è entrata nella sala, per servire il tiramisù.
Ho notato gli sguardi, che le lanciava Austin.

Poi ho notato, che fin quando Keira è stata nella sala Austin, non ha smesso un secondo di fissarla.

Penso proprio, che tra loro due ci sia qualcosa oppure che in un futuro non molto lontano, tra di loro nascerà qualcosa.

Mentre sto mangiando il tiramisù, noto che Jennifer, mi sta fissando con odio.

Penso che quella che dovrebbe guardarla con odio, sono io e non lei.

Ignorando i suoi sguardi, io continuo a mangiare.

In tutto ciò Adam, sta parlando con suo padre che ho scoperto poco fa, si chiama Albert.

"Albert secondo me, devi controllare tua figlia e soprattutto devi controllare, quello che dice e fa" dice Adam al padre di Jennifer.

"Ma signore..." dice Albert.

"Niente ma signore, tienila a bada è un consiglio" dice mio marito.
Interrompendo il padre di Jennifer e fissandolo, con uno sguardo freddo e glaciale.

"Certo, come vuole lei" dice Albert, in risposta a mio marito.
Per poi abbassare, lo sguardo sul suo tiramisù.

"Io e Jennifer ora andiamo a casa, che mia moglie ci starà aspettando" dice Albert.
Dopo che ha finito di mangiare il suo dolce.

"Andate pure, una cameriera vi accompagnerà alla porta" dice Adam ad Albert, con una voce autoritaria.

"Arrivederci signora Margaret" dice Jennifer alla nonna di Adam.

Per poi alzarsi, dalla sua sedia e poi uscire insieme al padre, dalla sala da pranzo.
Guardandomi un'ultima volta, con odio.

"Adam come puoi dire ad Albert, di tenere a bada Jennifer, come?
E perché, glielo hai detto?" chiede la nonna di Adam a lui, con una voce un po' arrabbiata.

"Nonna, posso ordinare ciò che voglio ai miei uomini.
Ah e secondo me, è meglio se non sai perché glielo detto" dice Adam a sua nonna, con una voce seria e fissandola negli occhi.

"Ma Adam..." dice Margaret.

"Niente ma nonna, so ciò che faccio e so anche, perché lo faccio ed essendo il capo non sono obbligato, a dare spiegazioni a nessuno, a nessuno" dice Adam con una voce seria e fredda.
Fissando negli occhi sua nonna, Margaret.

"Certo, hai ragione caro nipote fa come vuoi" dice Margaret ad Adam, con un finto sorriso in faccia.
Per poi uscire dal salotto.

"Vuoi chiedermi qualcosa?" mi chiede Adam forse vedendo, che sono pensierosa.
Dopo che tutti, sono usciti dal salotto.

"Io... In realtà... Volevo chiederti, che perché non hai detto a tua nonna, ciò che ha fatto Jennifer?" chiedo ad Adam.
Inizialmente balbettando, ma poi facendomi coraggio.

"Come ho detto a mia nonna, io non devo spiegazioni a nessuno.
Nemmeno a te, cara moglie" mi dice Adam, con una voce seria ed accarezzandomi quasi dolcemente la guancia.

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