CAPITOLO I.

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- Qual'è il tuo nome?-.

- Che ti importa? Neanche ci conosciamo-.

- Ma io voglio diventare tuo amico!-.

- Tu vuoi solo convincermi a nuotare...-.

- Anche-.

- Perché io?-.

- Perché gli altri sono tutti più grandi di me e mi sento solo-.

- E non puoi cercare qualcun altro? Io odio il nuoto-.

- Perché?-.

- Ci siamo evoluti per vivere sulla terraferma, perché dovrei tornare in acqua?-.

- Perché è divertente!-.

- Nagisa-kun, muoviti!-.

Qualcuno mi scuote violentemente ed apro gli occhi, trovandomi Rei di fronte.

- Ti sei infiltrato in casa mia!- esclamo, alzandomi di scatto.

Mi guardo intorno: perché sono sul pavimento?

- Veramente sei tu che sei in casa mia... Sei arrivato ieri sera dicendo che non ti saresti mai svegliato da solo, quindi dovevo pensarci io- mi ricorda.

Mi spunta un sorriso.

- Hai ragione: dobbiamo andare a scuola!- esclamo, alzandomi.

Lui inarca un sopracciglio.

- Da quando la scuola ti emoziona così tanto?-.

- Da mai: ma sarà divertente vivere di nuovo con tutti voi!- affermo, afferrando il mio cellulare.

- Siamo solo nella stessa stanza... Cosa che tra l'altro già accade- mi ricorda.

Non lo ascolto ed inizio a controllare i nuovi messaggi.

- Rin-chan non vuole fare colazione con noi- mi lamento.

- Vestiti invece di stare al cellulare; se vuoi fare colazione con i pancake dobbiamo andare-.

- Hey!- protesto quando mi sfila telefono dalle mani.

Mi alzo e provo a saltellare, cercando di riprenderlo, ma lui lo alza sopra la sua testa.

Sbuffo e faccio una veloce corsa verso il letto, da lì spicco un salto e gli atterro sulle spalle.

Lui per la sorpresa abbassa il braccio ed io recupero il cellulare, scendendo poi dalla sua schiena.

- Potevi saltare, ci saresti arrivato- mormora lui.

- Non voglio sprecare troppe forze- rispondo.

- Quindi ti sei inventato un percorso di parkour?-.

In effetti...

- Era più divertente!- esclamo.

- Dovevo aspettarmelo- Rei scuote la testa.

- Vestiti, dobbiamo andare- mi ripete poi, uscendo dalla stanza.

Decido di fare come mi ha detto e vado verso la mia valigia.

Prendo la divisa scolastica e vado nel bagno di Rei.

Studiamo spesso insieme, e mi è capitato più volte di dormire qui; mamma si fida di lui perché i miei voti sono aumentati da quando mi aiuta, per cui è più che d'accordo.

In poche parole, con la scusa dello studio, questa è diventata come la mia seconda casa.

Rei vive praticamente da solo, i suoi ci sono raramente, quindi è come se fosse casa nostra; mi rifugio qui ogni volta che non mi sento bene a casa mia.

REIGISA-IL TUO SORRISO SEGRETODove le storie prendono vita. Scoprilo ora