CAPITOLO XX.

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Accarezzo la testa di Nagisa, che sta dormendo appoggiato sul mio petto.

Io invece non riesco a prendere sonno, sento che c'è qualcosa che non va.

È passato quasi un mese dal giorno dell'orientamento, eppure non mi ha ancora detto niente... So che ha parlato con Natsuya, ma quando cerco di chiedergli com'è andata dice che c'è ancora tempo.

Ogni tanto lo trovo a parlottare con Nitori, ma non vuole mai dirmi di cosa.

Io penso che andrò all'università di Tokyo, dove vanno anche Makoto e Nao, anche se farò dei corsi differenti.

Ma prima di prendere una decisione definitiva, vorrei sapere cosa farà Nagisa; mi piacerebbe rimanere al suo fianco il più possibile.

Ormai penso che non potrei più stare senza la dose di gioia giornaliera che averlo al mio fianco mi procura.

Non voglio allontanarmi da lui.

- Va tutto bene, Rei-chan?- biascica.

- Solo un po' di fatica a dormire- mormoro.

Senza aprire gli occhi, si sposta su di me con tutto il corpo e mi dà un bacio, prima di appoggiare la testa sul cuscino, poco sopra la mia spalla, e rimettersi a dormire.

La sua dolcezza mi fa sorridere; avvolgo le braccia attorno al suo corpo, stringendolo a me.

Chiudo gli occhi e riesco a prendere sonno.

Il giorno dopo, Nagisa mi trascina in giro per la scuola a cercare Momotaro.

- Non puoi aspettare l'allenamento?- gli chiedo.

- Ci sarebbe anche Ai-chan, non voglio farlo sentire escluso; e poi potrebbe insospettirsi. Durante la pausa invece, saremo più liberi. Eccolo: Momo-chan!-.

Il ragazzo è in corridoio a parlare con Ayumi... È passato da Gou a lei? O è una coincidenza?

- Oh, Nagisacchi! Rei!- inizia a sbracciarsi, come se non l'avessimo visto.

- Ciao Ayumi-chan! Come va?- chiede Nagisa.

- Tutto bene grazie- mormora lei.

- Ti dobbiamo rubare Momo-chan; ci vediamo pomeriggio al club!- con la mano con cui non mi sta trascinando, Nagisa afferra Momo ed inizia a camminare.

A vederla da fuori sembra quasi che stia rapendo entrambi... Peccato che sia troppo basso e tenero per sembrare un rapitore.

- Dove stiamo andando?- chiede Momo.

- In un posto tranquillo- Nagisa ci porta fuori dall'edificio, nel giardino interno, fino ad un albero non troppo distante dall'entrata.

- Rei-chan, blocchiamogli ogni via di fuga!- esclama Nagisa, lasciando andare le nostre mani e spingendo l'altro contro l'albero.

- Non è mica un prigioniero-.

- Si invece! Dai Rei-chan!-.

Sospiro e mi metto davanti a Momo.

- È un nuovo gioco? Devo scappare?- ridacchia Momotaro.

- Il gioco si chiama "dicci cos'è successo con Ai-chan quando siete rimasti soli dato che vi comportate in modo strano da allora e adesso lui vuole andarsene"-.

- Il nome mi sembra un po' lungo, Nagisa-kun- gli faccio notare.

- L'ho inventato al momento- risponde con una linguaccia.

Osservo Momotaro: ha smesso di sorridere e tiene lo sguardo basso.

- Momo, stai bene?- gli chiedo.

- Quindi alla fine ha deciso di andarsene- mormora.

REIGISA-IL TUO SORRISO SEGRETODove le storie prendono vita. Scoprilo ora