Chapter 9 - Savannah

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Quando scesi dal treno del binario 9 3/4, mi sembrava di essere in una favola.
Violet, la ragazza che si sedette accanto a me durante tutto il viaggio mi aveva raccontato della magia che sprigionava il posto, del castello sulle alture, del Lago Nero e di sicuro non avrei creduto a niente di ciò se non l'avessi visto con i miei stessi occhi. Violet si era dimostrata subito una ragazza in gamba, sveglia e altrettanto bella. E quando le dissi che ero una Argoporimenois, rispose con:
-Oh ma certo come ho fatto a non capirlo subito?- . Aveva occhi viola (probabilmente per questo il nome Violet) e capelli color tramonto e, a sue parole, veniva da una grande famiglia di maghi purosangue, i Wesley che avevano l'assurda caratteristica dei capelli arancio pastello.
Il castello era diverso da tutti quelli visti in foto, raccontati nella storia e certamente non medievale. Era una costruzione completamente a sé, con uno stile proprio e un'atmosfera a dir poco stupefacente, costruito su alte colline verdi chiaro e al di sotto di esso il famoso "Lago Nero".
-Oh tranquilla Sav, non si estende per così poco. Ci sono le serre per Erbologia, la casetta di Hagrid il guarda caccia, per non parlare della Foresta Proibita.- disse con noncuranza Violet.
E mi aveva chiamata Sav.
-Non mi sembra il posto adatto per bighellonare in giro- replicai.
-No di certo, ma dicono che durante il suo primo anno ad Hogwarts, Harry Potter abbia trovato un unicorno!- disse fremente Violet.
-Ah e chi è questo Harry?- domandai e quando Violet stava per rispondere un uomo sui due/tre metri, che Violet diceva di essere il guarda caccia, ruggì:
-Primo anno! Primo anno da questa parte! Che sciocco mi sono anche dimenticato. Primo anno e signorina Stark! Signorina Stark?-
Violet mi guardò e disse che ci saremmo trovate nella sala grande, al tavolo dei Corvonero, ma sarei stata una Corvonero? Diceva che erano intelligenti, stravaganti, creativi e spiriti liberi legati ai libri. Ero veramente così?
Mi accodai ai piccoli del primo anno quando Hagrid mi fece cenno di venire davanti e diamine ci andai.
-OhOhOh ecco la nostra piccola star, bene piccolina, sono Hagrid il Guardacaccia e soni stato mandato qui, a nome di Silente per accompagnarti personalmente.- disse infine.
- V-veramente? Dove dobbiamo andare?-
-Silente è un uomo a cui piace gurovagare nel castello, ma in questo caso sarà di certo nel suo studio.- mi sorprese, ho sempre pensato che i gigati fossero stupidi, bravi solo a battere i bastoni per terra, quello che mi sorprese però era la sintonia tra Silente e Hagrid e quanto l'uno conosceva l'altro.
-Benissimo piccolini attraverseremo il lago in barca, Sark con me, gli altri si scelgano un compagno. Sulla riva troverete la professoressa McGranitt che vi accompagnerà nella Sala Grande per la Cerimonia di Smistamento nella Case. Auguri intrepidi maghi!- ruggì di nuovo l'uomo.
Durante la traversata mi stupivo di quanto fosse bella e tenebrosa l'acqua del lago e carica di pensieri mi sfuggì dalla bocca:
-Hagrid ma tu sei un gigante?-
-Oh no stellina, i giganti sono tutti stupidi e non sanno parlare. Io sono un Mezzogigante, un ibrido.- disse con un certo orgoglio.
-Quindi tutte le storie che ci raccontavano da piccoli, su sirene, mostri, creature e così via, esistono?- chiesi con una certa speranza.
-Oh perbacco se esistono! Abbiamo un popolo di Tritoni e Sirene qui sotto di noi, sono un popolo di guerrieri, meglio non disturbarli.
Su stellina scendi e vieni con me- rispose.
Scendemmo entrami sulla riva opposta e ci incamminammo per l'ufficio.
Non so dire quanto mi piaceva guardarmi intorno e nemmeno quante volte Hagrid mi disse di muovermi, eravamo in ritardo.
Trovammo statue che chiedevano cose assurde e Hagrid ripose con cose ancor più assurde tipo "Apifrizzole" ma a quanto pare funzionavano finché raggiungemmo l'ufficio.
-Oh cara eccoti qui. Grazie mille Amico, ora puoi andare- Hagrid fece un inchino e se ne andò via di corsa.- Bene signorina Stark, lei effettuerà l'analisi del Cappello Parlante alla fine di tutti. Avrei voluto raccontarle cose ma non ne abbiamo modo, mi prenda il braccio e trattenga il respiro.- senza indugiare, afferrai il braccio del Preside e il mondo per un attimo scomparve, riapparendo poi in un corridoio alto più di due Hagrid.
-Farò la mia entrata ora, il mio discorso , smisteremo i ragazzini e ti manderò a chiamare dal professor Piton e a quel punto entrerai tu e verrai avanti. Chiaro?-
- S-si. Aspetto, mi chiamano, cammino.- dissi ripassando le parole di Silente.
-Bene piccola, a dopo.- e scomparve di nuovo.
Aspettai e aspettai, i piccoli dovevano essere tanti, poi venne a chiamarmi il famoso professor Piton. Con aria di austera superiorità disse -Bene, a momenti il preside aprirà i portoni, sai già cosa fare. Buonaserata.- mi squadrò ancora un po prima di lasciare il corridoio.
Dieci secondi dopo le porte si aprirono, presi un bel respiro e iniziai a camminare.
Non mi sentivo in imbarazzo, felice più che altro, stavo per scoprire chi ero e cosa ero veramente.
Silente prese a dire - Ragazzi e Ragazze, Studenti, Maghi, Professori. Sono lieto di presentarvi la nostra nuova arrivata qui ad Hogwarts: Savannah Stark, la prima e forse ultima Argoporimenois che vedrete. Ciò significa che la magia che scorre in lei si presentò in ritardo e questo è dono raro e prezioso. Vi accorgerete in seguito. Ora smisteremo la nostra amica in una delle quattro Case: Grifondoro, Tassorosso, Corvonero e Serpeverde. Professoressa McGranitt a lei l'onore.-
Mi fecero accomodare su un piccolo sgabello, la vista qui quattro tavoli ricorrenti alle quattro Case; la professoressa appoggio il cappello rattoppato sul capo e iniziò a prendere forma e una voce.
"Gli Stark che da tanto non se ne vedono,
Coraggiosi Grifondoro loro erano,
Coraggiosa o meno,
Ragazza mia, Corvonero!"
Esplosione generale del tavolo Blu-Argento.

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