Capitolo 8

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2 SETTIMANE DOPO

Jimin sedeva a gambe incrociate sul letto di Jungkook, con addosso solo una sua maglietta, non avrebbe avuto senso mettere la biancheria intima, visto che facevano sesso continuamente.

Davanti a sé aveva il computer del corvino e stava facendo una ricerca per un saggio, quando, per errore cliccò sulla cronologia e rimase incredulo a fissare lo schermo del pc.

Come fare capire ad un ragazzo di essere innamorato di lui.

Come rendere felice il proprio fidanzato.

Come si comporta il partner perfetto.

Rimase spiazzato, con il cuore che batteva a mille nella cassa toracica e gli occhi bagnati dalla commozione.

Jungkook era l'essere più prezioso del mondo.

Si alzò in fretta del letto, per raggiungerlo, quando la sua strada si scontrò con quella del signor Newton.

"Procione maligno, smetti di guardami il cazzo. Sono giorni che lo vedi, non serve che ti scandalizzi."

La bestia gli fece un ringhio e si allontanò.

"Kookie." Quasi urlò, quando arrivò nella cucina in cui il padrone di casa stava preparando la cena.

"Hai litigato con Newton? È appena passato di qui arrabbiato."

"Ci odiamo come al solito." Liquidò in fretta il discorso. "Senti, mi sono scordato di dirtelo, ma tu mi piaci tantissimo. Sei la persona che mi piace di più sull'intero pianeta."

Jungkook, rimasto finora di spalle, rivolto verso i fornelli, si voltò verso di lui e, improvvisamente, Jimin si pentì di essere andato a fare quella dichiarazione con solo una maglietta e i gioielli di famiglia al vento. Avrebbe dovuto mettersi i pantaloni, si sentiva così nudo sotto lo sguardo del corvino, che non proferiva parola.

"Anche tu sei la mia persona preferita." Mormorò sincero, in difficoltà con l'espressione delle sue emozioni.

"Lo so." Annuì Jimin. "Hai voglia di fare l'amore con me?"

"L'amore?"

"È la stessa cosa di fare sesso, tecnicamente parlando. Quando due persone si piacciono e nutrono dei sentimenti l'uno per l'altro, allora fanno l'amore, perché mettono ciò che provano nell'atto del sesso." Spiegò, con le guance arrossate. "Io vorrei fare l'amore con te." Sussurrò, mordendosi il labbro. "Tu?"

"Se questa è la definizione, io..." rifletté il corvino, assimilando le parole dell'altro, "ho sempre fatto l'amore con te."

Il cuore di Jimin perse un battito e la sua bocca carnosa si aprì in un sorriso luminoso. "Sei il miglior fidanzato del mondo." Affermò sicuro, buttandogli le braccia al collo e lanciandosi in avanti con un saltello, in modo che l'altro lo prendesse al volo in braccio. "Portami a letto e non farmi uscire fino a domani."

"E la cena?" Chiese ingenuamente.

"Ho fame solo di te."

Jungkook annuì e lo portò in camera sua. Lo adagiò dolcemente sul letto e poi gli mise le mani nel retro delle ginocchia, per tenergli le gambe alzate e separate.

L'area del cerchio || JIKOOKDove le storie prendono vita. Scoprilo ora