Capitolo I.

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Avete presente quando vi svegliate, osservate il muro di fronte a voi - che non ha nulla di particolare - e sorridete come ebeti? Quel giorno di metà Settembre era proprio così che mi sentivo. Per mia fortuna quella mattina mia madre era uscita presto, così non avrei dovuto sorbirmi le sue urla isteriche mattutine, che mi avrebbero mandata al manicomio. Mi alzai dal letto, avvicinandomi alla cabina armadio, da dove presi un paio di jeans ed una maglietta con su scritto "Chocolate Kiss". Quello era il primo giorno di scuola dopo le vacanze estive, erano successe tante di quelle cose durante l'estate, che appena sarei entrata nel cortile sarebbe stato un vero incubo per i professori.
Dopo essermi preparata per bene mi recai fuori dalla casa, andando alla fermata dell'autobus, dove la mia migliore amica mi aspettava.
Non feci neanche in tempo a fermarmi davanti al cartello, che Alice mi saltò in braccio come un koala.
« Mar! Quanto mi sei mancata! »
Ricambiai l'abbraccio della mia amica, sorridendo come quella mattina, mentre osservavo il muro della mia camera.
« Liz! Ho tante di quelle cose da raccontarti! »
Senza neanche accorgermene, l'autobus era arrivato, obbligandomi a salire, per cominciare una giornata di scuola.
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La scuola si ergeva di fronte a noi, in tutto il suo splendore.
I ragazzi erano sparsi per tutto il cortile, mentre aspettavano che l'edificio venisse aperto dal bidello. Io stavo chiacchierando con le mie più care amiche, raccontando tutto ciò che mi era accaduto durante l'estate; quando due braccia mi circondarono i fianchi, ed una bocca si posava sulla mia. Ecco ciò che stavo aspettando di dire alle mie amiche: avevo trovato un ragazzo.
Non era una brutta ragazza, però non proprio il tipo di tutti. Avevo lunghi capelli castani - al contrario di Alice - ed occhi azzurri, che erano la cosa che più amavo di me stessa.
Dopo essermi staccata dal bacio, feci un sorriso rivolgendomi alle ragazze, che mi guardavano stupite.
« Ragazze, questo è Mattia. »
Alice la guardava di sottecchi, mentre un sorriso malizioso le si dipingeva sul volto.
« Uhm, siete fidanzati? »
"Amo il suo tatto. "
Pensai, mentre Mattia mi guardava raggiante, e le ragazze sorridevano soddisfatte.
« Sì. Tu devi essere Alice, piacere Mattia. Mar mi ha parlato molto di te. »
Alice l'osservò come per studiarlo bene, non sapeva perché ma sentiva che all'amica quel ragazzo non le ispirava granchè fiducia, certo si vedeva che aveva occhi solo che per me, ma non le piaceva ugualmente.
« Piacere. »

La mia migliore amica stava squadrando Mattia da capo a piedi, e la cosa mi inquietava.
Intanto Elisa mi guardava con sguardo malizioso, mentre Jacopo - il migliore amico del mio ragazzo - si avvicinava a noi, con sguardo rivolto alle mie amiche. Le stava studiando, e non sarebbe stato felice finché una di quelle che gli interessavano, non fosse caduta ai suoi piedi. Che disgusto. Ma purtroppo non posso scegliere gli amici di Mattia, altrimenti finiremo per litigare. Jacopo si avvicinò lentamente ad una delle mie amiche, mentre lei lo guardava male.
« Cosa ti guardi? »
Chiede Giulia, mentre lui le mette un braccio intorno alle spalle, come nello stesso istante fa Mattia con me.
« Jacopo stai lontano da lei, non è una delle tue troiette. »
Esclamo rivolta al moro, quanto mi da fastidio il comportamento di questo ragazzo! È così idiota, ed opportunista, che a volte avrei voglia di spaccargli il naso.
« Piacere Jacopo, e tu chi sei? »
Giulia è divertita, e ciò mi rassicura, perché è una ragazza che non la dà vinta a nessuno senza combattere.
« Non sono interessata, puoi evitare di provarci con me. »
Mentre loro continuano il loro discorso, dove Giulia gli tiene testa, la campanella suona, portandoci all'interno dell'edificio nelle diverse classi. Io, Alice, Alessandra, Elisa e Simona ci dirigiamo verso il piano superiore, dove si trovano le classi del Liceo Scientifico. Sarà una lunga giornata.
Entriamo nella prima classe a destra, la V B; io ed Alice ci accaparriamo il quarto banco vicino alla finestra, mentre Alessandra ed Elisa si mettono dietro di noi. Simona ci saluta, e si va a mettere vicino al suo ragazzo dall'altra parte della classe, non oso immaginare cosa facciano, quando la prof spiega.
« Allora, raccontaci un po' di questo Mattia, sono proprio curiosa di sapere, chi sia la persona che è finalmente riuscita a conquistarti. »
Feci un respiro profondo, mentre con sguardo sognante le osservo.
Mio Dio, sono proprio cotta!
« Mh, l'ho conosciuto questa estate, si è trasferito da Milano qui a Roma, ed abita alla palazzina di fronte alla mia. Una sera sono uscita con Francesca ed Elena, e mi ha chiesto il numero. »
Stavo letteralmente sclerando, e le mie amiche non erano da meno.
« Voi invece? Cosa mi raccontate? »
Chiesi per sviare la conversazione, ero imbarazzata, già sapevo che avrebbero cominciato a fare domande del tipo "Lo avete fatto?" oppure "Quanto ce l'ha lungo?", meglio tagliare subito il discorso.
« Oh beh niente, io racconto solo che non sopporto più quel coglione di Andrea, mi assilla Dio! »
Amavo Elisa, era sempre così spontanea, non era cambiata affatto durante l'estate.
« Lascialo stare, e se ci riesci mandalo a fanculo. »
Propose Alice. Io e lei siamo identiche, stesso carattere, stessi occhi e stesse passioni. Avevamo tutte in comune la passione per la lettura, infatti eravamo le più brave della classe in Italiano.
La prof fece il suo ingresso in aula, e dietro di lei, eccolo, il mio peggiore incubo: Gabriele.
Avevo sperato per tutta l'estate che gli fosse caduto un pianoforte in testa, costringendolo a casa per l'interno anno scolastico, ma a quanto pare ciò non era accaduto.
« Di buon ora Muzzi! »
Fischiò il ragazzo di Simona. Alessandro era il migliore amico di Gabriele, e per ciò non correva buon sangue tra di noi. Io non sopportavo lui, perché era uguale al suo amico, e lui non sopportava me, perché stavo sulle palle a Gabriele. Una cosa abbastanza equa.

Angolo Autrice:
Buongiorno ragazzi! Come ve la passate? Ed eccomi qui con una nuova storia. Spero che vi piaccia, e che passiate in tanti.
Baci Mar.

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