Osservavo attentamente l'orgoglio, Scienze era una vera palla, sopratutto quando Alice non c'era.
Quella mattina anche io avevo fatto la mia entrata in ritardo, e sono rimasta sconvolta dal fatto che Alice non era ancora in classe.
Meno quindici.
Le lancette dell'orologio tenevano i miei occhi incollati all'apparecchio, senza prestare troppa attenzione alla lezione. Quando ero entrata in classe, la professoressa stava interrogando una delle mie migliori amiche: Elisa.
Meno dieci.
Alice mi aveva mandato un messaggio verso le 8.30, dicendomi che sarebbe entrata alla seconda ora. Non vedevo l'ora che entrasse da quella porta, dovevo raccontarle tutto quello che era successo davanti scuola con Gabriele.
Meno cinque.
La professoressa si apprestò a terminare l'interrogazione di Elisa, facendole l'ultima domanda.
Meno due.
Elisa tornò al posto accanto al mio, cominciando a imprecare in aramaico contro l'insegnante, come biasimarla. La professoressa ci dettò i compiti, mentre il mio sguardo era sempre concentrato sull'orologio, li avrei copiati a ricreazione.
La campanella suonò, portando via con sé la professoressa di Chimica. Di Alice non c'era traccia, il nulla più totale. Gli inviai un messaggio, al quale rispose poco dopo.
" Oggi non vengo, ci vediamo oggi pomeriggio a casa tua. "
Rimisi il telefono in tasca, mentre la professoressa di Latino entrava. Mi fissò per un momento, e poi spostò il suo sguardo altrove, sapevo cosa stava per fare, e la cosa mi preoccupava.
« Chi ha preso il voto più alto all'ultimo compito? »
Chiese alla classe la professoressa, mentre tutti si giravano nella mia direzione. Alzai la mano, mentre i miei compagni dicevano all'unisono il mio nome.
« Perfetto. Oggi faremo dei gruppi di studio - creati dalla sottoscritta. Fiorini, Muzzi e D'Ambrosio* il primo gruppo; il secondo Tanati, Morgano e Lamoti...»
Andò avanti così per quasi mezz'ora, il mio cuore aveva perso un battito quando aveva pronunciato il mio cognome accanto a quello di Gabriele, per grazia di Dio c'era anche Elisa con noi.
Il resto dell'ora lo passammo a fare delle prove per l'esame di maturità che avremo svolto a Giugno, l'ansia si faceva sentire sin da subito. La campanella suonò, mentre tutti gli studenti uscivano dalle classi per godersi la meritata ricreazione.
Presi il portafoglio dallo zaino, e mi diressi al bar della scuola, che era come sempre zeppo.
« Cosa prendi? »
Una voce maschile che conoscevo piuttosto bene, mi fece girare nella sua direzione, mentre mi salutava con un abbraccio.
Okay, tutto ciò era decisamente strano.
L'intera fila cominciò a fissarci, beh d'altronde non accadeva tutti i giorni che Gabriele Muzzi abbracciasse una ragazza, men che meno una come me.
« Oh, ehm ciao! Io prendo un pacchetto di croccantelle, tu? »
Gabriele mi fece un sorriso, mentre si passava una mano tra i capelli.
« Una panino con il prosciutto. »
Io gli sorrisi di rimando, mentre fissavo gli occhi azzurri, che mi fecero distrarre in pochi secondi.
Dopo che ebbi preso la merenda, uscí fuori al cortile insieme alle mie amiche.- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -
Tornai a casa che erano quasi le due, varcai l'uscio e sentí il suono di una risata.
Lasciai lo zaino in salotto, e salì le scale, mentre mi avvicinavo alla porta di mio fratello, che era socchiusa.
Okay, non volevo decisamente sapere cosa stessero facendo là dentro. Tornai in cucina e cominciai a mangiare, mentre mi mettevo d'accordo con Elisa per studiare quel pomeriggio. Dopo che ebbi finito di mangiare, i piccioncini venirono a salutarmi.
« Toh, guarda chi si è degnato di venire a salutare la sua migliore amica. Oh guarda c'è anche il ragazzo che si è degnato di scendere a conversare con la sorella, che cuore buono. »
Disse sarcastica, mentre le gote di Alice si dipingevano di rosso.
« Vi chiederei se volete unirmi a me, ma io sto uscendo per andare a studiare a casa di Elisa. Ah, oggi abbiamo fatto i gruppi di studio, e te sei capitata con Simona e Francesco**. »
Feci un sorriso ironico, presi la borsa dal divano ed uscí di casa. Chiamai Gabriele, che dopo due squilli mi rispose subito.
‹ Martina? Cosa succede? ›
‹ Niente, solo che Elisa mi ha chiesto di avvertirti se puoi andare a casa sua tra mezz'ora. ›
‹ Va bene, ci vediamo lì. ›
Chiusi la telefonata, e presi il primo autobus che passava. In meno di dieci minuti sarei arrivata a casa di Elisa, non vedevo l'ora, almeno mi sarei tolta dalla testa lo spettacolino di Alice e Federico.
[...]
Scesi dall'autobus e mi diressi verso il portone, per poi citofonare al suo interno. Salì fino al sesto piano e poi entrai in casa, dove ad aspettarmi c'erano Elisa, e Chiara sua sorella.
L'abbracciai, e ci buttammo sul divano, aspettando l'arrivo di Gabriele. Non ci volle molto prima che il citofono facesse di nuovo quello sgradevole suono, facendomi balzare - letteralmente. Il ragazzo varcò la porta, mentre Chiara gli saltava praticamente in braccio. Questa non la sapevo.
« Okay, direi che è ora di andare a studiare. »
Dissi io, facendo scollare Chiara da Gabriele. Non credevo che fosse così patetica.
Mi diressi in camera di Elisa, mentre lei si sedeva accanto a me sul letto e Gabriele si siedeva alla sedia della scrivania.
« Okay con cosa cominciamo? »
Ci chiese Gabriele, mentre io aprivo in automatico il libro di Latino.
Passammo così le suore ore successive, lui che cercava di farmi parlare ed io che lo ignoravo completamente. Non ero la sua ragazza, gli avevo specificatamente detto di no, ma ciò non voleva dire che non mi desse fastidio il fatto che Chiara si strusciasse su di lui in ogni momento.
« Bene direi che posso tornare a casa, ci vediamo mercoledì pomeriggio. »
Gabriele mi seguì fuori di casa, non senza aver salutato come si deve la sua amichetta.
« Martina aspettami! »
Cominciai a camminare più velocemente, non avevo voglia di parlare con lui. Ero quasi arrivata alla fermata dell'autobus, quando una mano mi bloccò il polso, mi girai nella sua direzione, i miei occhi verdi sprizzavano fuoco, vere e proprie fiamme.
« Cosa vuoi? »
Sbottai infastidita, mentre lui mi guardava perplesso.
Non poteva capire cosa mi stava succedendo, non lo capivo neanche io.
« Cosa voglio io? Corri come un'indemoniata, come se avessi paura che ti facessi qualcosa. »
Piantai i miei occhi nei suoi, e lui fece di rimando.
« Vuoi veramente saperlo? »
Lui annuì convinto, ed io presi fiato.
« Beh per cominciare Chiara si è comportata come se fossi l'unico uomo al mondo, avrei potuto vomitare da un momento all'altro. Ti si è piantata vicino, e non si è staccata neanche un secondo, sembrava una cozza appiccicata allo scoglio.
Oh quanto ho dovuto combattere per non scoppiare a riderle in faccia, ti giuro mi veniva spontaneo dal cuore. »
Dopo aver pronunciato quelle parole, diedi uno strattone alla sua mano e girai i tacchi.
« Anche io sono geloso. »
La sua voce mi colpì come un secchio di acqua gelida, facendomi girare verso di lui.
« Come scusa? »
Forse non avevo capito bene.
« Sono geloso, ed anche molto, di Mattia, di Alessandro perfino di tuo fratello. Chiara non conta nulla per me, è solo un passatempo. »
Non feci in tempo a replicare che mi prese i fianchi, eravamo a pochi centimetri di distanza.
« Ma non posso farci nulla, perché non sei la mia fidanzata, e dico cose praticamente insensate, e me ne rendo conto. »
Gabriele sorrisi, e lo guardai attentamente. Non lo avevo mai visto così fa vicino, come gli occhi azzurri si illuminavano per ogni cosa, o come i capelli gli scompigliassero il vento, era fantastico.
« Non so se è meglio farmi baciare da te, o scappare lontano rinchiudendomi nel mio mondo fantastico. »
Gabriele si avvicinò ancora di più, mi mancava il fiato.
« Io direi la prima. »
E senza neanche pensarci, nel momento in cui stava per posare le labbra sulle mie, girai la testa, ricevendo un bacio sulla guancia.
Non gliela avrei data vinta facilmente.Angolo Autrice:
Buongiorno gente!
Sono felicissima di come sta andando questa storia, ed udite udite MILLE VISUALIZZAZIONI.
Vi amo tutti!Ora passiamo al momento della " pubblicità " :
- Per chi è fan di Glee, gli consiglio di passare a leggere la storia del mio amico alex_demigod.
- Per chi invece ama le storie soprannaturali, deve assolutamente passare a leggere la storia della mia Aliz, che ha ispirato il personaggio di Chiara (in realtà non è così, ma shh): @LikeTheWolf (BadMoon).
* D'Ambrosio è il cognome di Elisa, con presta volto Leighton Meester.
**Francesco è il ragazzo più odioso della classe che frequenta Martina.
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Chocolate Kiss.
RomanceIl destino a volte gioca brutti scherzi, Martina non si sarebbe mai aspettata di ritrovarsi innamorata così tanto di una persona. Ma il fato è crudele, e la vita non va mai come si vorrebbe. • Dal capitolo IX. « Cosa mi devi dire? » Chiesi incre...