Arrivati alla mattina della partenza mi svegliai tra le braccia dell'uomo che amo. Le rosee luci dell'alba lo sfioravano accarezzando il resto della stanza, mentre i suoi morbidi ricci ricadevano indisturbati sulla fronte.
Guardai il telefono e capii che dovevo darmi una mossa.
In quel preciso momento Tom si svegliò, e come ogni volta mi persi nei suoi occhi.
Tom: buongiorno
disse con la faccia spiaccicata sul cuscino
Scar: ma buongiorno anche a te
Tom: ci ho ripensato
Scar: a cosa?
Tom: non partiamo più, stiamo tutte le vacanze qui, daiii
Scar: sei sempre il solito
dissi ridacchiando per poi alzarmi, non ci volle molto prima che lui facesse lo stesso, mi bloccò sorpassandomi, per poi mettersi sullo stipite della porta inclinando leggermente la testa per guardarmi. Dopo vari secondi affogò ciò che stavo per dire in un bacio, ma non un bacio qualunque...
Scar: e questo a cosa lo devo?
Tom: al mio compleanno
Scar: ma oggi non è il tuo compleanno
Tom: mai stato uno che segue le regoleMi prese per mano e scendemmo in cucina, a trovarci c'erano Sam, Harry, Paddy e.... Anna??
Scar: Ma che cazzo-
Anna: ciao anche a te
Sam: beh, come dire, diciamo che io e lei siamo, ecco, amici...
Anna: amici?
Sam: si
Anna: oh si sì, giusto, a m i c i...
Harry: ok persone strane, quando si parte?
Tom: Oggi deficiente
Harry: questo lo sapevo, ma a che ora?
Scar: behh ( dissi guardando l'orologio) ci conviene sbrigarci, e in fretta.Ci dirigemmo verso il jet che ci avrebbe portato in Italia, ero molto distratta e l'avevano notato tutti, continuavo a guardare la mia amica che era comparsa da un giorno all'altro in casa di Tom. Mi misi su un sedile più tosto appartato, essendo un jet privato non c'erano molti posti nascosti, insomma di solito viaggiano poche persone, ma quel posto era stranamente nascosto, troppo nascosto... sorvolai sul dubbio e iniziai ad ascoltare la musica senza dare conto a nessuno.
Girai un attimo la testa trovando tutti che mi fissavano con aria confusa, poi vidi Tom arrivare accanto a me.
Tom: Tutto ok?
Scar: Si sì
Tom: Sicura? se vuoi andiamo in un altro, solo noi, non è un problema.
Scar: No no, mi piace stare da sola.
Tom: Beh allora non ti piacerà che io mi sieda al tuo fianco.
Scar: Devo dire che non mi dispiace.
Tom: come non dettoDisse con quel maledetto sorrisino che mi faceva venire la voglia di ucciderlo ma nello stesso tempo di non volermi più staccare da lui.
Ci guardammo un attimo e poi si mise anche lui ad ascoltare la musica, appoggiando la sua testa sulla mia spalla.Il viaggio fu abbastanza normale, mi addormentai per qualche minuto ma del resto parlai con gli altri anche se peró Anna non spiccicò parola.
Continuo ad essere confusa ma secondo me è solo imbarazzata per la situazione. Immersa tra mille pensieri mi accorsi che il jet era atterrato.
Scar: SONO TORNATA!
Harry: c'era bisogno di urlare?
Sam: o mio dio, potrò finalmente assaggiare il cibo italiano. NON VEDO L'ORA!
Tom: ma che problemi avete?
disse con la voce impastata dal sonno, mentre si svegliava.Scendemmo tutti, finché Anna non si avvicinò a me.
Anna: ti posso parlare?
Scar: certo!
Anna: ho percaso rovinato qualcosa? Ti ho vista triste sul jet.
Scar: no tranquilla, ero solamente persa nei miei pensieri, ora andiamo, perché sto morendo di fame.
Sam:Allora? Muoviamoci che ho famee, Anna vieni dai.
disse mettendogli il braccio attorno alla spalla.
Nel preciso istante Tom mi prese facendomi volteggiare, non so bene il motivo ma questa vacanza iniziava bene.Ehilà, scusate per il capitolo corto ma era troppo che non pubblicavo, ne approfitto anche per ringraziare tutti quelli che leggono la mia storia,il numero di lettori è cresciuto tantissimo, apparte questo (ANNA HAI VISTO CHE HO AGGIORNATO?!) detto ciò
Giovedì avrete un nuovo capitolo, ciaoooo <3
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SHE FEEL IN LOVE WITH A ENGLISH MAN
Fiksi Penggemar"Se potessi rivivere un solo giorno sarebbe sempre lo stesso, noioso , lavoro, golf e film. Ma quel giorno, quando mi guardasti davanti al mio portone con quegli occhi accesi che brillavano di ingenuità, le tue labbra che cercavano di comporre una...