C'era una volta Becco d' Uccello, un' antica cittadina pittoresca.
Le case si ergevano su un macigno pietroso sporgente sul mare.
L'autunno stava entrando in punta di piedi nell'abitato.
Il vento era freddo e tagliente. Per le vie del paese si sentiva
odore di caldarroste e di legna bruciata. In questo borgo abitava Katy,
una nonna speciale. Di sera, superata l'ora di cena, narrava al suo nipote Lorenzo,
passate vicende di famiglia.
Era un giorno d'Ottobre, la maestra della scuola Sant'Agata li invitò
alla festa dei nonni.
Entrando videro l'aula magna tappezzata di verde come un giardino.
Essa era allietata dalla presenza di altri nonni e nonne:
burattinaie, musicisti, narratrici e cantarine.
I bambini sgranavano gli occhi estasiati nell'udire storie
fantastiche. Nello stesso momento c'era un pericolo in agguato:
era una strega con la scopa che trapassava nel cielo con un suono chiaro e forte.
Brigantella era il suo nome. Era davvero una Birba!
Aveva una chioma argentea e occhi color del cielo.
Indossava un mantello di luce.
"Bene, bene! Ingannero' tutti con un bell'aspetto alla festa dei nonni.
"Ah ah ah !" pensò tra sé e sé Brigantella.
Entrando sentì:
" Che la festa abbia iniziò!" Era Katy che gridava gioiosamente.
I nonni musicisti allietavano con le loro melodie il rinfresco
a base di dolci e delizie salate che erano sulla tavola in bella presenza.
Molti bambini si tuffavano nel buffet, alcuni nonni si arrabbattavano
a ballare con i nipotini scatenati.
Improvvisamente iniziarono le scaramucce di Brigantella.
Pensa e ripensa e... " Plook" che fracasso aveva architettato la strega.
Una nonna inciampò con il vestito e trascinò con sé cadendo la tovaglia imbandita.
Il pavimento era scivoloso. Nonni e nipoti cadevano ridendo a più non posso.
"Ah ah ah!" rideva la strega osservando la scena.