14 Giugno - 03:12
nel buio silenzioso si poterono udire dei rumori indefiniti provenire dal cortile di una specifica casa nel south side di Chicago: casa Gallagher.
all'interno della veicolo abbandonato si potevano notare due figure ben definite, seppur vi fossero i finestrini appannati dal calore interno scontratosi con il freddo esterno.
la chioma rossa si ritrovò con il viso nell'incavo del collo della ragazza mentre quest'ultima lasciava futuri segni, seppur non permanenti, sulla schiena dell'altro.
i loro ansimi echeggiavano per tutto il veicolo, mentre le spinte del maggiore s'intensificavano e il desiderio sessuale fra i due prendeva pieno controllo dei loro corpi.
quando poté sentire le gambe di Eve tremare, attorno al proprio bacino, in cerca di un appiglio a cui aggrapparsi per lasciarsi dominare dall'orgasmo imminente, i movimenti divennero più veloci così che entrambi poterono concludere insieme.
a venir per prima fu la bionda che ansimò il cognome del nemico senza paura di poter esser sentita da un plausibile spettatore mentre poco dopo la seguì il rosso che le lasciò, all'altezza della clavicola, un morso profondo.
ci avrebbe messo del tempo per guarire, ma non sembrava causarle problemi al momento.Ian e Evdokiya.
due opposti.
impossibile, eppure.Ian si lasciò cadere su un fianco facendo si che cadesse di schiena, l'uno spalla contro l'altro, in silenzio, l'unico suono di cui potevano godere in quel momento erano i loro respiri caldi, affannati, che cercavano di calmarsi.
il primo ad alzarsi fu Eve che con calma si mise a cercare la propria dipendenza nella tasca dei pantaloni ed una volta trovato l'intero pacchetto ne cedette una al nemico.
senza proferire parola entrambi si accesero la sigaretta, marlboro rosse, lasciando che il vento freddo sfregasse sulla loro pelle sudata.
si guardava di nascosto, sperando che l'altro non lo vedesse.
-" non credo che questa cosa debba essere detta in giro, anche perché non credo che qualcuno ci crederebbe molto. "- parlò per prima la bionda, che mai si era fatta scrupoli nel dire la propria opinione come in quel esatto momento.
dal ragazzo sfuggì una risata, seppur breve, veritiera seguita da un verso di approvazione.
calò nuovamente il vuoto fra i due, finché entrambi con la sigaretta ormai finita si guardarono negli occhi.non dissero nulla.
però si capirono al volo, senza parole.l'orologio segnava ormai le 05:27 mentre Evdokiya si ritrovava sopra il Gallagher a concludere il quinto round.
si muoveva oramai sfinita, il proprio seno fra le grandi mani del rosso mentre le proprie reggevano il suo peso appoggiate alle ginocchia del ragazzo, i capelli raccolti in una coda disordinata ricadevano alcuni sulla fronte sudata.
quando Ian si sollevò col busto andandogli a stuzzicare i capezzoli, oramai fin troppo rossi e turgidi, preferì spostare le esili mani fra i suoi capelli.
-"Gallagher."- quasi ringhiò per attirare la sua attenzione, ciò che accadde, facendo si che potesse baciarlo.
non un semplice bacio, un bacio pieno di ira, desiderio, consapevoli di odiarsi.
-"Milkovich"- sussurrò lui, invece, sulle labbra di lei prima di riservarsi nell'ennesimo preservativo usato che si unì poi a tutti gli altri.[515 parole]
ash

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ammettilo [ian gallagher]
Fanfiction[ IN REVISIONE: "Ammettilo" •Ian Gallagher• ] 9 feb 2018 - 21:24 "arriva un momento in cui devi prendere il controllo della tua vita" ⸻ ✶ ⸻ ( shameless - ian gallagher x fem oc! ) CHAPTER THREE «non mi sei mai piaciuto, la tua falsità mi fa ribrezz...