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Non appena riaprì gli occhi ci ritrovammo esattamente nello stesso punto nel quale eravamo prima che vedessi i suoi i ricordi, le mie mani su suo volto, le sue sul mio.

Mi allontanai lentamente ancora turbata dall'ultimo ricordo che Loki mi aveva mostrato.

-Sai, se il tuo obiettivo era quello di convincermi che fra di noi ci fosse qualcosa  e che t'importasse di me, non credo che mostrarmi l'ultimo ricordo sia stata una buona idea.

-Ti avevo detto che ti avrei mostrato tutto.

-Avresti potuto ometterlo e l'avresti passata liscia ugualmente mostrandomi qualcos'altro, così non avresti avuto tempo per questo.

-Ma io non volevo ingannarti. Volevo che tu sapessi.

-Sì, be', non è servito a molto. -Sospirai.

-Vuoi dire che non ricordi nulla? -Scossi la testa. -Dannazione! -Imprecò tirando un calcio contro un masso enorme ai suoi piedi facendolo volare. -Quanto tempo abbiamo ancora? -Guardai l'orologio. Cinque minuti.

Senza dire nulla presi la mano di Loki e mi smaterializzai. Forse avevo capito cosa fare, ma non ne ero del tutto certa. In fin dei conti, l'ultimo ricordo non era stato poi così inutile.

-Perché siamo sul tetto di un grattacielo? -Domandò Loki guardandosi intorno.

-Ho detto che non ricordo nulla, ma non che non ti credo. -Dissi guardandolo negli occhi.

-Tu mi credi? -Domandò sorpreso.

-Quello che mi hai mostrato è reale, non potresti essertelo inventato neanche volendo, lo avrei capito subito. Quindi o sei completamente fuori di testa o stai dicendo la verità. -Risposi mentre una folata di vento gli scompigliò i lunghi capelli scuri.

-Sì, peccato che non serva a nulla. -Affermò con tono rassegnato.

-Adesso ti farò una domanda e voglio che tu mi risponda sinceramente. Niente giochetti, niente bugie.

-Di che si tratta? -Domandò allarmato.

-Tu mi amavi?

-Ma che razza di domanda è?! Hai visto i miei ricordi, hai sentito quello che provavo!

-Ho bisogno che tu me lo dica Loki. Devo sentirtelo dire.

-Io...

-Hai circa tre minuti prima che il tempo scada, decidi in fretta. -Loki ci pensò qualche secondo. -In tal caso credo di potermene andare.

-Sì! -Rispose afferrandomi un braccio per impedirmi di allontanarmi. -Io ti amavo e ti amo ancora Echo e non potrei mai amare nessun altro se non te. So che da quello che hai visto poco fa non si direbbe, ma è la verità.

-Hai detto che avresti fatto qualunque cosa per il mio amore. -Osservai ripetendo le parole che avevo sentito su Lamentis-3.

-Dimmi cosa vuoi che faccia. Ti darò quello che vuoi.

-Io mi sono fidata di te, adesso devi essere tu a fidarti di me. -Dissi sparendo e riapparendo sul bordo del terrazzo.

-Echo, cosa vuoi fare? -Domandò lui allarmato. Per tutta risposta io allungai la mano verso di lui senza dire nulla. Loki mi guardò titubante per poi stringerla.

-Spero tu abbia ragione. -Dissi lasciandomi cadere all'indietro mentre Loki mi stringeva a sé. Dopo qualche secondo sentì il dolore pervadermi tutto il corpo, poi il buio.

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Non appena Loki riprese coscienza lo sentì, un dolore lancinante al petto. Era come se qualcuno gli avesse infilato la mano nel petto e avesse iniziato a stringere il suo cuore sempre più forte, era come se fosse sul punto di frantumarsi, ma senza mai farlo. Nella sua vita non aveva mai provato niente del genere, nemmeno mentre Thanos gli spezzava le ossa del collo.

Strangers - Ricordi perduti Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora