5_Trasformazione

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Taehyung osservò Jimin dormire, steso al suo fianco sul letto.
Erano finiti in camera del maggiore per parlare, così che Taehyung potesse spiegare tutto con calma. Alla fine il più piccolo era caduto tra le braccia di Morfeo per le troppe emozioni non appena aveva toccato il materasso.
Taehyung gli accarezzava delicatamente i capelli e proprio mentre passava le dita tra quelle ciocche viola il ragazzo riaprì gli occhi.

"Buongiorno" sussurrò il castano con un leggero sorriso che Jimin ricambiò subito.
Si guardarono entrambi negli occhi, poi Jimin si avvicinò lentamente a Taehyung e gli lasciò un piccolo bacio a stampo sulle labbra.

Il vampiro non si mosse, continuò a fissarlo senza fare niente.
"Perché l'hai fatto?" chiese poi tranquillo. Non era arrabbiato, aspettava quel momento da anni a dir la verità, ma sapeva che, dopo un bacio, niente sarebbe più stato come prima.
Quindi, anche se l'idea lo aveva sfiorato tante volte, non si era mai azzardato ad avvicinarsi a Jimin più del necessario.

Jimin sorrise. "Perché sapevo che non lo avresti mai fatto tu per primo. E perché qualunque cosa mi dirai non cambierò idea". "Jimin..." iniziò ma il viola lo fermò. "Voglio stare con te Taehyung, per sempre".
"Vedremo se la penserai così anche dopo questa conversazione. Cambierai idea". "Non lo farò" lo disse con una convinzione tale che il corvino poté solo sospirare.

"Okay allora, da dove parto?". "Come sei diventato un vampiro, per esempio" propose Jimin. Taehyung annuì.
"Quindi da quando sono nato". "Sei nato così?" chiese confuso Jimin. "No no ma... Sono nato il 30 dicembre...". "Questo già lo so" alzò gli occhi al cielo Jimin. "...del 1746" terminò. "Ah... AH" esclamò il minore spalancando gli occhi.

"Quindi c'eri alla grande guerra?" chiese poi. Taehyung alzò un sopracciglio. "Sì... Pensavo avresti reagito diversamente" confessò.
"L'ho letto Twilight sai". Taehyung rimase qualche secondo in silenzio, poi scoppiò a ridere. "Jimin io non brillo al sole" gli fece notare. L'altro semplicemente alzò le spalle.

"Tornado a noi sono nato nel 1746, nel bel mezzo della dinastia Joseon, e i miei genitori erano abbastanza benestanti.
Purtroppo morirono durante un viaggio e rimanemmo solo io e mia sorella, che badò a me come una madre.
A 24 anni poi, stavo tornando a casa dopo una serata con dei miei amici. Fui sfortunato e mi presero di mira dei ladri. Cercai di difendermi ma uno di loro mi pugnalò allo stomaco.
Fortuna vuole che proprio in quel momento passarono per di lì Namjoon e Seokjin. Li pregai di aiutarmi e all'inizio non sapevano come fare, volevano lasciarmi lì perché era troppo tardi.

Poi però devono aver visto con quanta decisione volessi vivere, così mi aiutarono nell'unico modo che conoscevano. Mordendomi e trasformandomi in vampiro.
Gliene sono grato, nonostante tutto. Volevo vivere e lo voglio tuttora.
A dir la verità è stato tutto grazie a mia sorella. Lei era la persona più importante della mia vita, non potevo lasciarla sola" però Taehyung fece un sorriso amaro.

"Peccato che poi mi abbia ripudiato per quello che sono diventato. Non c'è stato verso di convincerla che ero sempre io. Ha tentato di uccidermi, così l'ho lasciata e me ne sono andato dalla città. Non l'ho più vista.

Ecco perché non avrei mai voluto che tu scoprissi il mio segreto, avevo una paura fottuta che avresti reagito come lei" disse guardando l'amico.

Jimin strinse una sua mano tra le sue. "Non lo farei mai, mi dispiace tanto Taehyung" lo rassicurò.
"È quasi acqua passata. Comunque a parte le zanne e gli occhi rossi, che compaiono quando beviamo sangue o proviamo emozioni intense e particolari, non abbiamo niente di diverso dagli esseri umani... Immortalità a parte".

"Ma perché dovete bere sangue se siete identici agli umani?" domandò allora Jimin confuso. "Semplice, nelle nostre vene il sangue è fermo, non pulsa. Quindi dobbiamo rigenerare le cellule morte in qualche maniera, ecco a cosa servono le zanne.
Inoltre quest'ultime le usiamo nei rari casi in cui qualche persona debba venire trasformata, servono per passare parte del nostro DNA".

"Capisco" Jimin annuì. "Fanno male?" chiese poi indicando la bocca di Taehyung, che negò.
"Come se fosse un piccolo prelievo. Senti solo che entrano e poi quasi niente".
Jimin deglutì, non gli erano mai piaciuti gli aghi a dirla tutta.

Prese un respiro profondo poi parlò. "Quindi che aspetti? Mordimi pure" acconsentì serrando gli occhi e preparandosi alla sensazione, lasciando il suo collo leggermente esposto.
Ma non accade nulla.

Li riaprì titubante e scoprì Taehyung che scuoteva la testa in segno negativo. "Non ti trasformerò Jimin". Il minore si accigliò. "Allora lo chiederò a Namjoon o a Jin" ribatté.
"Non ci pensare nemmeno" Taehyung si arrabbiò.
"Perché no?". "Perché... perché... Perché di no, non puoi e basta".

"E chi lo decide, tu?" anche Jimin si irritò leggermente. "Forse credi che cambierei idea su di noi dopo poco tempo e ti darei la colpa? Mi consideri così superficiale?" gli chiese. Taehyung negò. "Allora cosa?".
Il corvino sospirò. "Jimin, non voglio che il sangue nelle tue vene smetta di scorrere. Quello che hai è prezioso, il calore che solo gli umani emanano è la cosa che più mi manca del mio vecchio corpo" confessò.

"Taehyung" disse Jimin prendendogli la faccia tra le mani e guardandolo dritto negli occhi.
"Il mio sangue pulserà sempre per te".

_____

"Jimin vuole essere trasformato" annunciò Taehyung quando i due scesero dalle scale mano nella mano.
Entrambi avevano un'espressione determinata e guardavano i due vampiri più anziani a testa alta. Non avrebbero accettato un no come risposta.

Namjoon annuì. "Immaginavo".

The blood in your veins [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora