[Capitolo 5]

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Hope si è svegliata con quella che sembrava la peggiore sbornia della sua vita.

La luce minima che brilla attraverso le fessure nei muri del seminterrato, nei suoi occhi, sembrava che tutto il sole stesse splendendo direttamente nella stanza. Hope ha dovuto strizzare gli occhi per vedere qualcosa intorno a lei.

Poteva sentire ogni paio di passi che camminavano sui piani sopra di lei, ogni scheggia di legno nel pavimento, ogni fottuto cuore che batteva da tutti nella scuola.

La cosa più rumorosa, però, e la sensazione che stava mandando Hope al limite, era chiunque fosse in piedi accanto a lei, accarezzandole i capelli dal viso come se fossero in un fottuto romanzo rosa.

I familiari occhi verdi la fissarono, allargandosi quando si resero conto che era sveglia, poi increspandosi mentre sorridevano.

La speranza era già affamata. La sua vista lampeggiava tra chiara e dorata, e le vene scure, senza dubbio, sono apparse sulle sue guance, mentre sentiva i suoi canini affilarsi in due zanne, facendole dolere le gengive.

"Hope", dice la persona accanto a lei, la loro voce dolce e profonda, prima di alzarsi.

"Dottor Saltzman!" gridano, prima che Hope li tiri indietro per il braccio e non si prenda il tempo di affondare i denti nella morbida carne del loro collo, proprio dove aveva visto ogni vampiro farlo migliaia di volte prima.

Solo che tutte le altre volte che aveva visto qualcuno nutrirsi, non aveva mai provato la stessa euforia, la stessa soddisfazione che provavano loro. A volte Hope si chiedeva cosa ci fosse di così attraente nel sangue. L'aveva già assaggiato, certo, ma pensava a suo padre; che annegherebbe nella roba se ne avesse la possibilità.

Solo ora fa clic. Chiunque si stia nutrendo ha iniziato a dimenarsi, i loro calci e sciami sono diventati più rapidi e presi dal panico prima di rallentare tutti insieme, cadendo inerte tra le braccia di Hope prima che lei abbia drenato l'ultima goccia.

Si è appena staccata dal corpo e l'ha lasciato cadere senza vita sul pavimento prima che una vocina echeggiasse nel suo orecchio, come se fosse sott'acqua.

L'avrebbe riconosciuto ovunque, però; la morbidezza della voce, il modo in cui si fletteva, Hope sapeva esattamente a chi apparteneva.

Josie.

Correre come un vampiro era diverso che correre come un lupo. Non era così liberatorio, non riusciva a sentire lo sporco sotto i suoi piedi, i suoi polmoni non stavano pompando alla fine, e non riusciva a sentire il rilascio della svolta.

Ma questa volta non le importava.

Non poteva arrivare a Josie abbastanza velocemente.

Una volta che vide Finch sopra Josie, intrappolandola sul divano con quel fottuto ginocchio tra le gambe, la vista di Hope si offuscò intorno a lei, la tonalità dorata tornò mentre afferrava Finch per la gola, inchiodandola brutalmente contro il muro.

Se riusciva a sentire Josie che le urlava di smetterla, Hope lo ignorò, ogni senso del suo corpo, ogni atomo, era sintonizzato su Finch, che ora le stava afferrando la gola, il viso che diventava viola.

Una volta che la voce di Josie entra nella sua testa, e lei può sentirla chiamare il suo nome, Hope fa cadere Finch sul pavimento, che poi scappa via come un fottuto cucciolo.

Josie deve dire qualcosa, ma Hope può solo fissarla, gli occhi fissi sui movimenti del suo viso, ogni fibra nei suoi occhi, il broncio capovolto delle sue labbra. Prima che Hope possa registrare il bagliore rosso proveniente dai piedi di Josie, la bruna sussurra un incantesimo e tutto si oscura.

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Quando Hope si svegliò di nuovo, ogni briciola di rabbia, rabbia e violenza dell'Old Mill stava ancora pulsando attraverso il suo corpo, quasi come se fosse stata sulla punta della sua lingua per tutto il tempo.

È tornata nel seminterrato, a dimenarsi con le catene che l'aiutano a trattenersi al letto prima che un altro incantesimo venga sussurrato nell'aria, e Hope si sente immediatamente meglio.

Hope dà un'altra occhiata a Josie, che è seduta accanto a lei, sollevando le dita dal braccio di Hope con tale delicatezza, quasi come se pensasse che la speranza potrebbe agire.

Josie dice qualcosa su suo padre, che senza dubbio ha speranza in questo momento. Era molto irremovibile nel fatto che non voleva che Hope si trasformasse nel tribrido, e ora lei è andata e ha ucciso qualcuno.

Oh mio Dio, ha ucciso qualcuno.

"Landon sta bene," dice Josie, riportando l'attenzione di Hope su di lei. "Anche Finch."

L'ultima parte va oltre la sua testa, Hope sente solo quella di Landon

Ripensa solo a poche ore prima, quando aveva guardato negli occhi verdi che le sembravano così familiari, e li aveva prosciugati di ogni goccia di vita che avevano da offrire.

Hope sente che la sua testa e il suo corpo si stanno scontrando. Vuole espellere il sangue di Landon, tirarlo fuori da lei, tornare a quando si è uccisa e cambiare qualcosa, qualsiasi cosa per rendere tutto migliore.

"Ho dovuto convincere Finch che non eri un mostro", dice Josie, il che fa sì che il sangue bollente di Hope si trasformi in un ribollire in piena regola proprio sotto la sua pelle.

"Non un mostro," dice Hope alla fine, le parole che le sembrano estranee in bocca, come se stesse ascoltando se stessa dirlo dall'esterno del suo corpo.

Josie sembra sorpresa che Hope parli, riprendendosi da dove era seduta, ma continua a parlare mentre Hope si è distratta.

"Ti lascio dormire, ok?" dice Josie dopo un po', alzandosi per andarsene. "Ma tornerò domani per controllarti."

Josie si gira per andarsene, ma Hope si allunga, afferrando la pelle del suo braccio che ora si sente incredibilmente morbido mentre le dita di Hope lo avvolgono intorno.

"Grazie," dice Hope, la sua voce sembra di nuovo strana. Josie sorride e si china, la scollatura della sua maglietta è appoggiata appena sopra il naso di Hope mentre preme un bacio sulla fronte di Hope, le sue labbra sfiorano solo leggermente la pelle prima di tirarsi indietro, lasciando Hope senza fiato al piccolo contatto. Guardare Josie allontanarsi, i suoi fianchi che oscillano leggermente mentre esce dal seminterrato, si sente come un coltello nel petto di Hope. Il punto in cui Josie ha baciato ronza, la sensazione delle sue labbra ancora lì.

Hope si addormenta a quella sensazione e vede Josie dietro le sue palpebre.

I don't want anybody else touching you (like i do)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora